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10 Dicembre 2025 05:58

Test anti-blackout di Terna ed Enel. Solo 35 minuti per “riaccendere” l’Italia dal confine della Francia a Brindisi

Le prove effettuate hanno visto la partecipazione di 120 tecnici di Terna ed Enel e interessato 1.400 km di linee elettriche da Villarodin in Francia a Brindisi

Un test di “riaccensione” su oltre 1.400 km di linee elettriche, dalla Francia alla Puglia. Domenica 9 aprile, 120 tecnici di Terna, grazie anche alla collaborazione di Enel Produzione, hanno verificato la prontezza della rete elettrica con una prova simulata anti black-out che, partita dalla stazione elettrica francese di Villarodin ed arrivata alla stazione di Brindisi Sud, ha coinvolto 6 regioni (Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Puglia). Da record anche i tempi: solo 35 minuti per “riaccendere” l’Italia dal confine nord a Brindisi.

Operazioni come questa sono necessarie per verificare le condizioni del sistema elettrico e migliorarne la qualità e sicurezza. La prova ha testato il funzionamento di tutti gli elementi di rete che devono garantire in condizioni di emergenza (black-out parziali o totali) il ripristino del servizio elettrico e la gestione coordinata del disservizio con il gestore di rete estero.

La prova ha dimostrato e confermato che, in caso di blackout diffuso, è possibile attraversare con una lunga “autostrada elettrica”, partendo dall’estero, tutta l’Italia, arrivando a dare energia ai principali centri di produzione nazionali. Il successo apre nuovi orizzonti alle strategie di ripresa del servizio elettrico in tempi rapidi dopo un blackout esteso, e conferma la possibilità di creare un’arteria energetica che unisca il nord e il sud della Penisola in breve tempo.

La rete elettrica italiana ha risposto in modo positivo al test, confermando la sua estrema flessibilità e affidabilità, nonché l’eccellenza tecnica raggiunta. Già a partire dal 2012 Terna aveva condotto con successo test simili, sia su questa direttrice che su quella che parte dalla Svizzera, ma questa è la prima volta che si arriva dalla Francia fino a “riaccendere” la centrale di Brindisi​

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