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30 Aprile 2024 01:55
30 Aprile 2024 01:55

“Scoppiata una turbina”. Esplosione alla diga di Suviana: 4 morti, 5 feriti e 4 dispersi.

Alcuni ustionati in gravi condizioni trasferiti in elisoccorso negli ospedali di Cesena e Parma. Sono in corso le ricerche, ma anche le indagini per capire quanti operai erano coinvolti in quel momento nei lavori.

Salgono a 4 i morti provocati dall’esplosione, avvenuta nella centrale a Bargi nei pressi del lago di Suviana nel bolognese. Secondo quanto fa sapere la prefettura di Bologna, il bilancio ancora provvisorio è di 5 feriti gravi, 4 dispersi e 3 illesi. I feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa. La commemorazione delle vittime si terrà domani mercoledì 10 aprile, alle 11.

Nella centrale elettrica di Suviana, secondo le prime informazioni, si è verificato uno scoppio nel piano dove si trovano i trasformatori. Lo ha detto il comandante dei Vigili del Fuoco di Bologna, Calogero Turturici, che ha aggiunto che al momento non è possibile fare ipotesi sulle cause dell’incidente.

Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Polizia Locale di Camugnano e si sono alzati in volo tre mezzi dell’elisoccorso. Il bilancio è in corso di aggiornamento perché ci sarebbero ancora persone da portare fuori dall’impianto. Secondo le prime informazioni l’esplosione sarebbe avvenuta in un generatore collegato a una turbina.

È stato ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena, nel reparto grandi ustionati, il più grave dei feriti dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana, nel Bolognese. Secondo quanto si apprende, le condizioni dell’uomo sono critiche ed è in prognosi riservata. Nello stesso nosocomio è stato trasportato anche un altro operaio ferito che ha riportato ustioni di minore gravita’.

“E’ un pomeriggio tristissimo per Camugnano e tutta la provincia di Bologna, una sciagura veramente immane”, ha detto a ‘Étv Rete 7′, il prefetto di Bologna Attilio Visconti, che si è recato sul luogo dell’esplosione. “Si trattava di lavori non di manutenzione ma di messa in opera di adeguamenti della centrale e purtroppo una turbina è esplosa“.

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha fatto sapere di essere in diretto contatto con il Prefetto di Bologna e di seguire l’evolversi della situazione alla centrale idroelettrica della diga di Suviana, dove nel pomeriggio si è verificata una esplosione.

Meloni: “Terribile notizia”

“Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese”, queste le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi“.

Il sindaco Lepore: “Incendio in una turbina che era in manutenzione”

Le criticità per i soccorritori sono legate “all’acqua”, ha spiegato, a ‘SkyTg24‘, il sindaco di Bologna Matteo Lepore che si è recato alla centrale a Bargi. “L’incendio è stato domato, la struttura viene considerata non in pericolo di crollo, ma molte delle stanze sono allagate e quindi bisogna capire dove i dispersi hanno trovato rifugio o sono eventualmente collocati”, ha spiegato . Tutto, secondo la ricostruzione del sindaco, sarebbe avvenuto a “circa 70 metri profondità, dove c’è stato un incendio in una turbina che era in manutenzione, il crollo strutturale di un solaio, delle tubature che si sono aperte e hanno inondato le camere. I sommozzatori stanno intervenendo“.

“I feriti sono in condizioni gravi, ma hanno ricevuto soccorsi immediati”. “Questa centrale è molto importante – ha detto ancora – fa parte del lago di Suviana. Questa turbina era ferma da diversi mesi e in manutenzione“. Il sindaco spiega di non avere notizia di incidenti recenti nella centrale e “di certo non di questa entità“. “Le cause andranno approfondite“, ha concluso.

Presidente Emilia Romagna Bonaccini: “Scesa in campo subito la Protezione Civile”

“L’esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana è una tragedia che lascia senza parole e che ha sconvolto nel profondo tutta la comunità emiliano-romagnola”, ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. “Alle vittime, alle loro famiglie, così come ai feriti, trasportati in varie strutture ospedaliere, va la vicinanza e il cordoglio di tutta la Regione”. “Abbiamo messo immediatamente a disposizione tutte le nostre strutture, a partire dalla Protezione civile – ha aggiunto Bonaccini -. Ai soccorritori, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai sanitari e a chiunque sta prestando aiuto in queste ore drammatiche va il nostro ringraziamento, che voglio estendere anche alle tantissime manifestazioni di solidarietà e offerta di aiuto che abbiamo ricevuto in queste ore. Bisognerà conoscere le ragioni di quanto successo. Adesso il dolore sovrasta ogni cosa, ma non dimentichiamoci che la sicurezza sul lavoro deve diventare nei fatti la priorità per il Paese

Mattarella telefona a Bonaccini: “Solidarietà di tutto il Paese”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è messo in contatto con il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, rende noto il Quirinale, dal quale ha assunto informazioni sulla tragedia avvenuta nella centrale elettrica del Lago di Suviana. Nel corso della telefonata, si legge in un comunicato, il Presidente Mattarella ha espresso il suo cordoglio per gli operai deceduti e solidarietà ai feriti, alle famiglie e ai colleghi di lavoro delle vittime, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente.

Enel Green Power: “Attivate misure di sicurezza”

Enel Green Power, la società del Gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, ha fatto sapere di di avere “tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale”. Il Ceo di Enel Green Power Salvatore Bernabei e il direttore Italia di Enel Nicola Lanzetta, si sono recati all’impianto di Bargi.

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