di Valentina Rito
La sostituta pg Mariella De De Masellis dela procura generale di Cassazione ha risolto il conflitto di competenza sollevato dal procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco dopo il suo rifiuto di trasmettere gli atti alla procura di Cuneo. Il magistrato Onelio Dodero, che riteneva anche lui di essere competente per il caso del pandoro “Pink Christmas” della Balocco, essendo la sede dell’azienda dolciaria nella provincia piemontese. Sarà quindi la Procura di Milano a svolgere l’inchiesta con l’ipotesi di truffa aggravata sulle iniziative benefiche con accordi di sponsorizzazioni di Chiara Ferragni. che risulta indagata anche per la sponsorizzazione alle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e della bambola Trudi.
La procura generale ha deciso in favore di Milano sulla base dell’articolo 9 comma 1 del codice di procedura penale sui criteri suppletivi per determinare la competenza, avendo individuato nel capoluogo lombardo il luogo in cui sarebbe stato commesso un frammento dell’ipotesi di truffa, ovvero il perfezionamento dei contratti siglati tra la Balocco e le società Fenice e Tbs Crew della Ferragni. Nel lungo decreto motivato sono stati esclusi altri criteri, tra cui quella della continuazione e del conseguente “unico disegno criminoso” che – secondo l’aggiunto Fusco – avrebbe commesso l’imprenditrice digitale con la vendita dei tre prodotti “griffati” con la sua immagine in relazione a donazioni per progetti benefici“
Anche Fabio Damato, il general manager di Chiara Ferragni risulta indagato dalla Procura di Milano con l’ipotesi di concorso in truffa aggravata , in relazione alle campagne promozionali per la vendita del pandoro Balocco “Pink Christmas” e quella delle uova di Pasqua Dolci Preziosi. È quanto emerge dal decreto della Procura generale di Cassazione che ha risolto il conflitto di competenza territoriale dell’inchiesta in favore del capoluogo lombardo a discapito di Cuneo.
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