MENU
26 Aprile 2024 02:35
26 Aprile 2024 02:35

Quindici colpi di pistola sparati contro il portone dove abita il pregiudicato Massimiliano Gargiulo

Il pregiudicato agli arresti domiciliari è stato condannato a 23 anni di carcere per il "processo Scarface" sulla malavita tarantina, ed è anche imputato per altri procedimenti

Quattordici bossoli di proiettili calibro 7,65 in strada sono stati recuperati venerdì sera  dagli uomini della polizia scientifica a fronte dei quindici fori infranti nelle vetrate del portone di uno stabile in via Attica a Taranto Due, come gesto dimostrativo rivolto nei confronti del pregiudicato Massimiliano Gargiulo coinvolto nell’ “operazione Scarface“,  che abita proprio in quella nella palazzina ove attualmente è agli arresti domiciliari a seguito della condanna a 23 anni di carcere. Il Gargiulo è ritenuto uno dei pregiudicati più in vista della malavita tarantina, con forti interessi nella lucrosa attività del traffico e spaccio di droga

Gli uomini della Squadra Mobile e della Scientifica della Questura di Taranto si sono precipitati sul posto, subito dopo che la centrale operativa del 113  allertata dai passanti, dopo la raffica di colpi sparata in sequenza  probabilmente da due pistole diverse.

Massimiliano Gargiulo
nella foto il pregiudicato Massimiliano Gargiulo

La dinamica dell’ accaduto portano a pensare ad un “avvertimento” proveniente dall’ambito criminale, per eventuali contrasti maturati nel contorto ambiente malavitoso dello spaccio e traffico di droga. La sparatoria di venerdì sera, sembra quindi essere una vera e propria intimidazione causata da dissapori di questo genere.

Alcune pallottole, sono rimaste conficcate anche nella parete adiacente al portone, proprio all’altezza del citofono. Saranno gli esami balistici quindi a stabilire quante pistole hanno sparato e di conseguenza capire anche quanti uomini abbiamo sparato. Dai primi accertamenti si è pressochè sicuri che a far parte del “commando”  erano almeno in due. Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato sono entrati in possesso anche delle immagini registrate da alcune impianti di telesorveglianza presenti in zona nella speranza che   possano consentire l’identificazione della sparatoria che per fortuna non ha provocato danni a persone.

Le indagini sono in corso alla ricerca di possibili collegamenti per individuare il movente e quindi poter risalire ai responsabili del monito non escludendo altre possibili ragioni, anche se gli investigatori sono convinti che l’avvertimento a colpi di piombo l’altra sera fosse diretto proprio al Gargiulo.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Lello Falco il re delle rapine ai tir incontrò mentre era ai domiciliari l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri. Adesso è in carcere
Giudice cassazionista e la compagna poliziotta condannati per il giro di prostitute nella casa-vacanze di Lecce
La procura di Milano chiede una condanna di tre anni per Giovanni Canio Mazzaro ex compagno di Daniela Santanchè
Agenzia delle Entrate, arrestati tre funzionari per corruzione
Chiusa la seconda indagine su Visibilia: indagata Daniela Santanchè per falso in bilancio
Valensise, l’ex n.2 del DIS guiderà l’Aisi
Cerca
Archivi
L’opinione del Direttore
Il generale Vannacci si candida con la Lega: "Sarò indipendente"
25 aprile, tensioni a Roma e Milano: manifestanti pro Palestina contro Brigata ebraica
25 aprile, il discorso integrale del presidente Mattarella: "Doverosa l'unità sull'antifascismo"
Lello Falco il re delle rapine ai tir incontrò mentre era ai domiciliari l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri. Adesso è in carcere

Cerca nel sito