La procura di Palermo ha impugnato la sentenza di assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini, che lo scorso dicembre era stato assolto dall’accusa di sequestro di persone e rifiuto di atti d’ufficio nel “processo Open Arms“. I magistrati hanno depositato il ricorso in Corte di Cassazione contro la sentenza. La Procura ha deciso di fare il “ricorso per saltum” per evitare il giudizio di appello e ottenere direttamente una pronuncia della Suprema Corte.

Meloni: “Surreale accanimento dopo fallimentare processo di tre anni”
Sul ricorso contro la sentenza di assoluzione per Salviniu è intervenuta la premier Giorgia Meloni: “È surreale – scrive suoi social la presidente del Consiglio – questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni a un ministro che voleva far rispettare la legge concluso con un’assoluzione piena. Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia”.
Salvini: “Difesa confini non è reato, ma qualcuno non si rassegna”
“Ho fatto più di trenta udienze, il Tribunale mi ha assolto perché il fatto non sussiste riconoscendo che difendere i confini non è un reato. Evidentemente qualcuno non si rassegna, andiamo avanti: non mi preoccupo”, il commento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a margine di un evento a Milano. Secondo Salvini “non c’è alcuno scontro tra politica e magistratura, e infatti ringrazio il Tribunale di Palermo e sottoscrivo tutte le 268 pagine che motivano la mia totale assoluzione, arrivata dopo decine di udienze e anni di approfondimenti”