MENU
19 Aprile 2024 23:57
19 Aprile 2024 23:57

Nell’archivio di Pinuccio Tatarella a Bari la vera “storia” della destra italiana

L'archivio del politico di Alleanza Nazionale custodito dalla fondazione che porta il suo nome. Il nipote Fabrizio Tatarella: "Per anni la sinistra ha negato l'esistenza di una cultura di destra"

Politico carismatico e uomo di cultura, Giuseppe Tatarella, detto Pinuccio, fu tra i fondatori di Alleanza Nazionale. Parlamentare per un ventennio, militando prima tra le file del Movimento Sociale Italiano e poi nel partito Alleanza Nazionale fondato da Gianfranco Fini, ricoprì la carica di vicepresidente del consiglio e ministro per le Telecomunicazioni nel primo governo Berlusconi (1994). E’ stato senza alcun dubbio il simbolo della destra moderata, abile mediatore ma allo stesso tempo oppositore fermo di quei “poteri forti capaci di orientare le scelte dei decisori politici in tempi di stabilità istituzionale e di rovesciare quelli scomodi”. Persino quelli che sono sempre stati dall’altro lato della barricata, come il sindaco di Milano, Beppe Sala, gli hanno riconosciuto il ruolo di “padre della destra di governo italiana”.

Il giorno dopo la scomparsa di Pinuccio Tatarella, deceduto l’8 febbraio del 1999 all’ospedale Molinette di Torino, Gino Agnese giornalista del quotidiano Il Tempo  scriveva : “Dal suo archivio si ricostruirà la storia della destra” riferendosi alle carte conservate negli anni dal “numero uno-bis di Alleanza Nazionale“, come amava definirsi. Un raccolta incredibile di giornali, libri, manifesti, riviste, volantini, ma anche tante lettere e addirittura bigliettini ricevuti da colleghi autorevoli durante gli anni al servizio delle istituzioni. Un vero e proprio tesoro “storico” che racconta uno spaccato di storia della Repubblica, e che viene conservato dal 2002 negli archivi della Fondazione Tatarella, istituita per volere di suo fratello Salvatore quando era parlamentare europeo.

Fabrizio Tatarella, nipote di Pinuccio ed anima della fondazione di cui è vice presidente, con sede a Bari che ha per obiettivo quello di custodire il patrimonio immateriale della destra italiana, dice“Fu il precursore del centrodestra, un conservatore entrato di diritto nel Pantheon della nostra parte politica. È stata un’emozione quando, nel suo discorso di insediamento, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, lo ha ricordato e tutti si sono alzati in piedi per un lungo e forte applauso”

Un’eredità per troppo tempo relegata ai margini della storia. Una cultura spesso negata e considerata di seconda categoria dalla sinistra-radical chic. “Per troppi anni alla destra italiana è stato negato il diritto ad esistere, per troppo tempo la sinistra, sbagliando, ha sostenuto che in Italia non esisteva una cultura di destra, ma questa storia e questa cultura sono parte integrante della storia della nostra nazione”, rivendica Fabrizio Tatarella. Il lavoro che porta avanti oggi è quello di raccogliere e catalogare “riviste, documenti, libri sulla destra italiana, rendendoli accessibili a tutti affinché studiosi e giovani ricercatori possano approfondire, studiare e far conoscere come in Italia è esistita una destra che è stata esclusa per anni dal gioco democratico e che grazie alla sua evoluzione e alla sua cultura politica, dopo oltre settanta anni è arrivata al governo dell’Italia”.

In Italia non esistono archivi ufficiali dei partiti e dei movimenti di destra, dal Movimento Sociale ad An. Uniche eccezioni la Fondazione Spirito – De Felice e quella dedicata a Pinuccio Tatarella. Nella biblioteca della sede della Fondazione Tararella in via Piccinni nel centro di Bari sono custoditi ed archiviati oltre 12mila volumi: dagli archivi di Pinuccio e Salvatore, ai documenti dell’Msi e di Alleanza Nazionale, le serie rilegate di quotidiani, riviste e periodici della destra, come Il BorgheseIl CandidoIl Secolo d’Italia e molti altri. Negli anni si sono aggiunti alla collezione centinaia di libri .

Il ministero dei Beni Culturali ha definito il materiale conservato nella sede della fondazione “di eccezionale interesse culturale” e di “interesse storico particolarmente rilevante”. Per far conoscere questo patrimonio ogni anno vengono organizzati eventi, convegni, dibattiti, corsi e anche una scuola di formazione politica rivolta ai più giovani.

“Non esistono più le scuole di partito, le sezioni dove si costruiva il pensiero politico e dove si selezionava una classe dirigente adeguata, oggi fondazioni, think thank, riviste, sono gli ultimi luoghi dove vive la sacralità del ragionamento politico e dove studiare la storia e la cultura politica”, spiega il vice presidente dell’istituto culturale, che fa parte dell’Aici. Ora che Giorgia Meloni “ha realizzato il sogno di Pinuccio”, quello di creare “un grande partito conservatore di massa autenticamente alternativo alla sinistra”, prosegue e conclude Fabrizio Tatarella , “la sfida sarà quella di continuare a costruire e custodire il patrimonio storico e culturale della destra”“Costruire una società in cui il senso della tradizione, l’amore verso la patria, intesa come terra dei padri, e verso la famiglia, cellula fondamentale di ogni società, erano, sono e resteranno i valori eterni in grado di portarci fuori da qualunque crisi economica, sociale e geopolitica”.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Al plenum del Csm continua il valzer "lottizzato" fra le correnti, di poltrone ed incarichi per le toghe
Marco Miraglia nominato Console Onorario del Gibuti per il territorio italiano
Puglia, il rimpasto "minimal" di Emiliano . Solo quattro nuovi assessori in giunta ?
La sede del Csm intitolata a Bachelet, la cerimonia con il presidente Mattarella
Conte il "furbetto": finge di uscire per rientrare ottenendo più poltrone per il M5s in Puglia
Mazzarano fuori dal Pd un anno dopo. Ma si tiene la poltrona (e lo stipendio !) di consigliere regionale nonostante la sua condanna definitiva
Cerca
Archivi
Chiuse le indagini sulla Popolare di Bari per una truffa da 8 milioni ai correntisti. 88 indagati
Israele attacca Iran, colpita base militare
I Carabinieri di Bari mettono fine al racket estorsivo nel porto di S. Spirito
Tornano pioggia e freddo nel weekend
Al plenum del Csm continua il valzer "lottizzato" fra le correnti, di poltrone ed incarichi per le toghe

Cerca nel sito