MENU
19 Marzo 2024 05:24
19 Marzo 2024 05:24

Meloni-Nordio: semaforo verde sulla separazione delle carriere, stop uso distorto intercettazioni

Sul tavolo la separazione delle carriere, stop all'uso distorto delle intercettazioni, un piano carcerario che garantisca la certezza della pena, un cambio di passo per fronteggiare la criminalità diffusa cioè leggi rapina, scippi, spacci.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per discutere dei prossimi provvedimenti in tema di giustizia. “Dare ai cittadini una giustizia giusta e veloce è una priorità assoluta di questo governo e un impegno che abbiamo preso con gli italiani. Siamo determinati a mantenerlo nel più breve tempo possibile“, afferma la Meloni.

Alcuni dei pilastri definiti oggi nell’atteso incontro a Palazzo Chigi, tra la premier Meloni e il ministro Nordio, a cui hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano (che è un magistrato n.d.r.)e quello alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Separazione delle carriere, stop all’uso distorto delle intercettazioni, un piano carcerario che garantisca la certezza della pena, un cambio di passo per fronteggiare la criminalità diffusa cioè leggi rapina, scippi, spacci.

Primo punto, la separazione delle carriere, “che siamo determinati a portare avanti“, assicurano fonti di governo in prima linea sul dossier. Ma Meloni, nel colloquio col Guardasigilli, ha rimarcato anche la necessità di varare un piano carcerario legato inevitabilmente a doppio filo con la certezza della pena, così come un cambio di passo nel fronteggiare la criminalità diffusa “che flagella la vita quotidiana dei cittadini” , avrebbe rimarcato il presidente del Consiglio, “dunque è una priorità“.

Riflessioni anche l’utilizzo delle intercettazioni: non è in discussione lo strumento, ma non possiamo nemmeno accettare un uso distorto che si traduce in gogna mediatica, fughe di notizie, delegittimazione di persone ferite nella loro onorabilità, il ragionamento al tavolo. Il ministro Nordio ha quindi sollevato la questione della cosiddetta paura della firma, rimarcando la necessità di una revisione dei reati contro la Pubblica amministrazione, che consenta agli amministratori di operare con serenità, con certezza, ovvero sapendo se gli atti firmati costituiscono o meno un illecito.

Questo per garantire anche velocità amministrativa, una necessità imposta a maggior ragione dalla sfida che attende l’Italia sul Pnrr: dunque certezza del diritto, stop norme evanescenti che costringono l’amministratore pubblico a lavorare nell’incertezza. Stabilite le priorità nella riunione di oggi, a breve verrà stilato un cronoprogramma: quindì ci sarà presto un nuovo appuntamento, riferiscono le stesse fonti.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Massimo Casanova, la denuncia dell' eurodeputato e patron del Papeete: "Hanno provato a investirmi"
Chat dei pm e giornalisti con la talpa della Procura di Perugia: interviene il Procuratore generale
Elezioni Abruzzo, Marsilio confermato governatore. La leader di FdI e premier Meloni: "Non tradiremo fiducia". Nessun "effetto Sardegna".
Il verminaio delle toghe rosse
Regionali Abruzzo: vittoria per Marsilio ed il centrodestra. Affossato il campo largo del centrosinistra. Exit poll e risultati in diretta
Regionali Abruzzo, bufera sulle calunnie di Travaglio e Scanzi. Fratelli di Italia : "Agiremo in ogni sede"
Cerca
Archivi
Meloni-von der Leyen blindano l’Egitto sui migranti: "Fermare gli sbarchi"
L’opinione del Direttore
Nuovo incidente mortale in Puglia: 3 morti e 3 feriti
Basilicata, non è altro Ohio, voto locale non indica destino Paese
Massimo Casanova, la denuncia dell' eurodeputato e patron del Papeete: "Hanno provato a investirmi"

Cerca nel sito