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17 Giugno 2025 06:28

Maurizio De Lucia nominato all’unanimità dal Csm a capo della procura di Palermo

La nomina all'unanimità non accadeva dal 1993, dai tempi di Giancarlo Caselli, mentre le elezioni degli altri procuratori arrivati dopo, da Piero Grasso a Francesco Messineo a Francesco Lo Voi avevano diviso il Csm che si era dovuto affrontare per eleggere il procuratore capo di Palermo, mentre invece oggi tutte le correnti della magistratura e i consiglieri laici hanno votato in favore dell'attuale procuratore di Messina de Lucia.

Nato a Trieste, studi universitari a Napoli, Maurizio De Lucia dopo aver vinto il concorso scelse la procura di Palermo per iniziare la sua carriera in magistratura. Il suo primo incarico, il pool d’indagine sui reati contro la pubblica amministrazione. Poi, nel 1998, l’ingresso nella direzione distrettuale antimafia, dove divenne presto uno dei punti di riferimento per le indagini più delicate. In magistratura dal 1990, è stato prima sostituto a Palermo, poi dal 2009 presso la Direzione nazionale antimafia. Dal 2017 è procuratore a Messina.

A Palermo, tra i vari procedimenti di cui si è occupato quelli relativi alla ricerca di latitanti come Bernardo Provenzano, e dei loro favoreggiatori. Alla Dna è stato coordinatore della Sezione “Cosa Nostra” che aveva come oggetto le Stragi del 1992-93.

il palazzo di giustizia di Palermo

Poi, la nomina a procuratore capo di Messina dove ha condotto inchieste sulle organizzazioni mafiose nell’area dei Nebrodi e sul cosiddetto “caso Siracusa” un radicato sistema corruttivo che coinvolgeva imprenditori, professionisti e un magistrato e fa luce su un complotto che punta a scuotere i vertici dell’ Eni. “Un’esperienza professionale – scrive ancora il Csmche ancor più merita di essere apprezzata in quanto ininterrottamente svolta quale magistrato inquirente impegnato, col corretto apporto degli strumenti della legalità, nel contrasto della criminalità mafiosa e dei fenomeni criminali a questa collegati, a cominciare dalla corruzione e dal malaffare nella pubblica amministrazione“. aggiungendo “solo de Lucia, a differenza degli altri candidati, ha svolto funzioni direttive in un ufficio distrettuale di grandi dimensioni”

Questa mattina, il plenum di Palazzo dei Marescialli ha ratificato all’unanimità l’indicazione della 5a commissione (incarichi e direttivi) del Csm che nel suo parere ha scritto: “Risulta senza dubbio il magistrato più idoneo, per attitudini e merito, al conferimento dell’ufficio messo a concorso” aggiungendo “Vanta un tanto ampio quanto eccellente percorso professionale, sviluppato nelle funzioni requirenti, anche alla Direzione nazionale antimafia e nelle funzioni direttive“. L’insediamento previsto per l’inizio di ottobre.

Importante un’altra considerazione importante del Csm, valutando le sempre più frequenti polemiche negli uffici giudiziari di prima linea: “Ha, altresì, dato ampia prova di saper coinvolgere i magistrati anche nell’attività organizzativa e non si è mai trovato nella posizione di dover risolvere problematiche o situazioni conflittuali interne, proprio per l’attitudine a instaurare un clima di sereno confronto e costruttiva condivisione che ha consentito di impedire l’insorgenza di qualsivoglia contrasto”.

La nomina all’unanimità non accadeva dal 1993, dai tempi di Giancarlo Caselli, mentre le elezioni degli altri procuratori arrivati dopo, da Piero Grasso a Francesco Messineo a Francesco Lo Voi avevano diviso il Csm che si era dovuto affrontare per eleggere il procuratore capo di Palermo, mentre invece oggi tutte le correnti della magistratura e i consiglieri laici hanno votato in favore dell’attuale procuratore di Messina de Lucia.

Nella procura di Palermo, il nuovo procuratore capo de Lucia ritroverà alcuni colleghi con cui ha già lavorato a lungo: la procuratrice aggiunta Marzia Sabella vicaria dell’ufficio, ed il procuratore aggiunto Paolo Guido, attuale coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che si erano candidati entrambi per il vertice della procura. Come Franca Imbergamo, attuale sostituta procuratrice della Direzione Nazionale Antimafia che si occupa del coordinamento delle indagini su Palermo.

il nuovo procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia

“Sono grato al Consiglio superiore della magistratura per una nomina avvenuta all’unanimità – ha commentato il neo procuratore di Palermo –  dunque con la piena condivisione da parte di tutte le sue componenti. Conosco bene Palermo e sono consapevole delle gravi problematiche che mi attendono, proprio per questo spero in tempi brevissimi di poter incontrare i miei nuovi colleghi per iniziare a discutere dei tanti temi che dovremo affrontare, primo tra tutti naturalmente il contrasto a Cosa nostra, in tutte le sue varie forme. In questo momento“. “Il mio pensiero – prosegue de Lucianon può che andare ai tanti, troppi, magistrati, poliziotti e carabinieri che sono caduti per mano mafiosa, la cui memoria cercheremo di onorare con il nostro lavoro in ogni momento”.

Il consigliere Michele Ciambellini, prima del voto, ha concluso la sua relazione dicendosi certo che quella di de Lucia sarà una “direzione sicura in cui tutti potranno avere fiducia“. Nella discussione è intervenuto anche il consigliere Nino Di Matteo, ex pm a Palermo il quale, pur ricordando le diverse visioni avute in passato con de Lucia, ha ricordato “la dedizione al lavoro e la grande conoscenza della realtà criminale palermitana” del collega. Un riconoscimento pieno alla professionalità che si è concluso col voto favorevole del consigliere.

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