La ministra del Turismo, Daniela Santanché, chiude i propri rapporti ed interessi economici con la sua “creatura” Visibilia Editore, il gruppo editoriale per il quale è a processo a Milano per false comunicazioni sociali e rischia un secondo dibattimento per truffa aggravata all’Inps. L’imprenditrice e l’altra sua “creatura” la società Immobiliare Dani hanno ceduto all’ editore bolognese Giorgio Armaroli amministratore delegato e cofondatore di Scripta Maneant Edizioni, tutte le proprie quote detenute, pari al 75% del capitale, di Athena Pubblicità, società a cui fa capo l’89,9% di Visibilia Editore con le sue sei testate: Ciak, Novella 2000, Novella Cucina, Pc Professionale, Ville e Giardini, Visto.
Visibilia ha chiuso il 2024 in perdita per 4,5 milioni e con un giudizio negativo dei revisori sul bilancio, è stata ceduta a titolo gratuito e non comporterà in capo ad Armaroli l’obbligo di un’opa sul restante 10% della società quotata a Piazza Affari, dove l’editore vorrebbe che Visibilia rimanesse quotata. Nell’azionariato di Athena troverà come socio di minoranza attraverso la Alena srl , la giornalista Paola Ferrari, moglie di Marco de Benedetti, alla quale fa capo il restante 25% delle quote azionarie.
Armaroli ha spiegato parlando con Ansa, che si tratta di “un’operazione editoriale che ha come intento quello di restituire a titoli storici e importantissimi lo spazio che meritano” sul mercato. Nessun intento politico, quindi, anche perchè” – ha precisato Armaroli – “le ‘aree’ di appartenenza rispetto alla ministra sono molto distanti”.

Dopo l’estate il piano industriale-editoriale
“Sono nel settore da 40 anni, sapevo che l’azienda era sul mercato, mi sono avvicinato in punta di piedi, ci siamo parlati e conosciuti fino a che ne è nata un’opportunità”, ha quindi aggiunto a proposito dell’operazione con Visibilia. La convinzione di Armaroli è che sia presente un grande potenziale nelle testate, a partire da Novella 2000, rivista con “più di 100 anni i cui archivi custodiscono la storia della nostra vita sociale” e con la quale “hanno collaborato grandi scrittori come Grazia Deledda ed Carlo Emilio Gadda, anche con l’intento di promuovere la scrittura verso persone non troppo alfabetizzate.Si tratta di recuperare la valenza sociale di queste riviste per ridare loro lo spazio che meritano”.
Dopo l’estate arriverà “un nuovo piano industriale” ma oltre agli investimenti necessitano “tempo, lavoro, idee, arricchimenti contenutistici”. Di sicuro “non ci saranno esuberi” perché l’obiettivo, ha garantito a parole Armaroli, “è quello di allargare l’impianto commerciale e stilistico delle riviste”