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19 Dicembre 2025 01:30

La Guardia di Finanza scopre nel foggiano lavoratori in nero nella metà delle aziende controllate. 1 commerciante su 3 non fa lo scontrino

I controlli delle Fiamme Gialle proseguono con mirate attività volte a contrastare tutte le forme di illegalità economico – finanziaria ed il lavoro sommerso, un illecito che danneggia le aziende rispettose delle regole e priva i lavoratori di certezze sulla stabilità e sui diritti relativi al rapporto d’impiego.

Undici lavoratori “in nero” sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Cerignola nel corso dei controlli effettuati nei giorni scorsi. Le attività ispettive hanno riguardato 10 aziende operanti nella ristorazione e nella somministrazione di bevande, 5 delle quali sono risultate non in regola.Le posizioni lavorative esaminate sono state 39, tra cui quelle relative ad un ristorante – pizzeria della città in cui 6 degli 8 lavoratori presenti sono risultati privi di assunzione e di qualsiasi forma di tutela per la loro sicurezza.

Nei confronti del ristorante in questione e di altre tre attività commerciali sono state irrogate sanzioni amministrative per più di 37.000 euro. E’ stata, inoltre, avanzata all’Ispettorato del Lavoro proposta di sospensione dell’esercizio avendo impiegato più del 10% dei dipendenti in nero. I titolari dovranno anche provvedere alla liquidazione della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, alla regolarizzazione ed alla ricostruzione dei rapporti di lavoro irregolari.

Nel corso del medesimo piano ispettivo, il reparto ha eseguito 77 controlli in materia di scontrini, ricevute, memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi nei Comuni di Cerignola, Ascoli Satriano, Stornara, Stornarella, Candela e Rocchetta Sant’Antonio, riscontrando 24 violazioni.
Anche i controlli tesi a garantire il rispetto della normativa sui prezzi dei carburanti per autotrazione hanno portato alla contestazione di violazioni nei confronti di 8 distributori stradali.

I controlli delle Fiamme Gialle proseguono con mirate attività volte a contrastare tutte le forme di illegalità economico – finanziaria ed il lavoro sommerso, un illecito che danneggia le aziende rispettose delle regole e priva i lavoratori di certezze sulla stabilità e sui diritti relativi al rapporto d’impiego.

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