MENU
16 Agosto 2025 15:38

L’ EX GIP DI BARI DE BENEDICTIS ARRESTATO IN CARCERE PER DETENZIONE DI UN ARSENALE DI ARMI DA GUERRA

Dagli atti dell'inchiesta è emerso anche il coinvolgimento di un caporal maggiore dell’Esercito italiano, Antonio Serafino, di 43 anni, che frequentava abitualmente il De Benedictis, che è stato arrestato per la detenzione dell’arsenale da guerra, che era in collegamento con alcuni trafficanti d’armi dell’area metropolitana barese

di REDAZIONE CRONACHE

Come il nostro giornale aveva intuito ed ipotizzato lo scorso 30 aprile in occasione dell’importante sequestro di armi disposto Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce in una masseria di Andria, in provincia di Bari, di proprietà di Antonio Tannoia un imprenditore agricolo 56 anni del posto, incensurato che venne arrestato in flagranza di reato, dove venne rinvenuto un vero e proprio arsenale da guerra:  65 fucili mitragliatori d’assalto tra cui Kalashnikov, Uzi, AK47, M12, AR15, 33 fucili comprese carabine di precisione, 99 pistole, mine anticarro, bombe a mano, circa 300 detonatori e 10 silenziatori per pistole. Un sequestro collegato alla vicenda giudiziaria che ha portato in carcere l’ex gip del Tribunale di Bari, Giuseppe De Beneditis.

Giuseppe De Benedictis, ex gip di Bari attualmente in carcere

L’indagine sul traffico di armi era stata inizialmente avviata dalla Dda di Bari affidata alla Polizia di Stato della Questura di Bari, guidata dal capo della locale squadra mobile, Filippo Portoghese e successivamente trasmessa a Lecce quando venne accertato il coinvolgimento del magistrato barese De Beneditis. Dagli atti dell’inchiesta è emerso anche il coinvolgimento di un caporal maggiore dell’Esercito italiano, Antonio Serafino, di 43 anni, che frequentava abitualmente il De Benedictis, che è stato arrestato per la detenzione dell’arsenale da guerra, che era in collegamento con alcuni trafficanti d’armi dell’area metropolitana barese . Analogo provvedimento è stato notificato in carcere all’ex giudice De Benedictis che si trova detenuto dal 24 aprile scorso per corruzione in atti giudiziari. 

L’esistenza del nascondiglio dell’arsenale in un luogo segreto nella disponibilità dei due indagati era emerso grazie da un colloquio, intercettato fra De Beneditis ed il Serafino, che secondo le indagini, discutevano spesso di armi e di come procacciarsele e nasconderle. Si è così arrivati alla masseria di proprietà dell’imprenditore Antonio Tannoia ad Andria in provincia di Bari. Le intercettazioni effettuate nei confronti degli indagati, hanno consentito nel tempo gli investigatori ad ipotizzare che fosse proprio l’imprenditore andriese a custodire celare nella sua proprietà, l’importante quantitativo di armi e munizioni nella loro disponibilità. In occasione del suo arresto Tannoia sostenne e dichiarò che il luogo in cui erano state trovate le armi era nella disponibilità di De Benedictis.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Inchiesta Milano, revocati arresti domiciliari a Tancredi. Liberi anche Marinoni e Pella
Video privati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli finiscono online
Monzino cambia versione sull' audio di Bova: "Corona mi ha preso le chat con una telecamera nel cappellino, senza il mio consenso"
Mercoledì 13 agosto sarà la giornata di maggiore allerta con 16 città 'roventi'
Le nuove norme per chi getta rifiuti dall'auto: rischio arresto e multe fino a 18.000 euro
Firmata al Mimit l’intesa sulla decarbonizzazione dell' ex Ilva di Taranto
Cerca
Archivi
Inchiesta Milano, revocati arresti domiciliari a Tancredi. Liberi anche Marinoni e Pella
Dopo il caro spiagge, anche il caro hotel colpisce duro: +38,6% in 4 anni
Video privati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli finiscono online
Monzino cambia versione sull' audio di Bova: "Corona mi ha preso le chat con una telecamera nel cappellino, senza il mio consenso"
Mercoledì 13 agosto sarà la giornata di maggiore allerta con 16 città 'roventi'

Cerca nel sito