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29 Aprile 2024 12:25
29 Aprile 2024 12:25

Governo Meloni: la fiducia al Senato. Sì al taglio del cuneo fiscale, no al salario minimo.

Il premier Meloni a Palazzo Madama per la fiducia al Governo: "La priorità è fermare gli speculatori sul caro energia". E annuncia: "Riprendere l'estrazione del gas italiano". Poi promette il taglio del cuneo fiscale

Dopo la fiducia ottenuta ieri alla Camera, oggi è il giorno della fiducia dell’aula del Senato per il governo guidato da Giorgia Meloni. La discussione generale è iniziata alle 13 poi la replica del presidente del Consiglio che non ripete il discorso ed intorno alle 19 circa la chiama per il voto .  Alle 17.40 è arrivata la replica del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel dibattito sulla fiducia al governo. “Ringrazio tutti i senatori che sono intervenuti per un dibattito franco, rispettoso e soprattutto composto. Dovremo fare una grande operazione di verità sull’Italia che ereditiamo da quelli che ne denunciano le condizioni”.

“Sono stata criticata da vari interventi per aver ieri cercato di segnare un manifesto programmatico. Alcuni hanno contestato la scelta dicendo che gli italiani non si aspettavano questo ma risposte concrete. Sono d’accordo in parte. Senza che vi sia una visione, un manifesto programmatico a monte, senza un’idea di Italia da disegnare, anche le risposte che si danno rischiano di non essere efficaci. Lo abbiamo visto con governi in cui c’erano partiti che avevano visioni contrapposte che non stavano insieme” ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica al Senato.

“Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. penso all’estrazione di gas naturale, penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno” ha continuato Giorgia Meloni nella sua replica al Senato.

“Il tema dell’energia è una delle nostre grandi priorità. Per contrastare la situazione molto complessa nella quale ci troviamo bisogna lavorare su tre livelli diversi. Il primo è il contrasto alla speculazione, per noi priorità assoluta. E se l’Europa non darà risposte siamo pronti a lavorare a un disaccoppiamento crescente anche sulla base di quelle che saranno le determinazioni a livello europeo”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato dopo la discussione sulla fiducia al governo. “Tutto quello che si potrà fare per fermare la speculazione siamo pronti a farlo” aggiunge.

“Noi abbiamo sempre riconosciuto il valore della scienza, ma non abbiamo condiviso decisioni prese senza il supporto di evidenze scientifiche, non abbiamo condiviso che si scambiasse la scienza con religione” ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica al Senato. “Per esempio è stato un errore impedire a ragazzi di 12 anni non vaccinati di non fare sport quando la comunità scientifica non era unanime su questo. Lo sport gli avrebbe fatto bene”, ha aggiunto.

“Il contrasto al lavoro povero è per tutti noi una priorità, ma capiamoci su come combatterlo. Io penso che il salario minimo legale rischi di non essere una soluzione ma uno specchietto per le allodole perché sappiamo tutti che gran parte dei contratti di lavoro dei dipendenti è coperto dai Contratti nazionali che già prevedono salari minimi. Allora il problema per me è estendere la contrattazione collettiva. Ma perché in Italia i salari sono così bassi? Perchè la tassazione è al 46%. Per questo serve un taglio del cuneo fiscale”. ha detto il premier Giorgia Meloni nella sua replica al dibattito sulla fiducia al governo.

La premier si è rivolta al Pd parlando della “flat tax” e rispondendo alle critiche su questo punto del programma del centrodestra, ha affermato “La tassa piatta va bene solo per gli ipermilionari e non per le partite Iva?” aggiungendo “Vado random da un tema all’altro ma cerco dare risposte. Tetto al contante. In questi anni abbiamo assistito a una discussione ideologica, collegandolo al tema dell’evasione fiscale. Lo dirò con chiarezza, non c’è correlazione fra l’intensità del limite al contante e la diffusione dell’economia sommersa. Ci sono paesi in cui il limite non c’è e l’evasione è bassissima, sono parole di Piercarlo Padoan. ministro dei governi Renzi e Gentiloni, governi del Pd

“Non vogliamo stravolgere il Pnrr, non abbiamo mai detto che andasse riscritto. Ma rivederlo sulla base dell’articolo 21 del Next generation Eu che consente agli Stati di fare degli aggiustamenti se cambiano gli scenari e di valutare quegli scenari. Il Pnrr è stato scritto in un tempo in cui non c’era la guerra e gli aumenti dei costi dell’energia. È lecito ragionare se quegli interventi sono validi ancora oggi o no?”. ha ribadito il presidente del Consiglio durante la sua replica al Senato.

“Confermo che metteremo mano al tetto al contante che tra l’altro, penalizza i più poveri, come emerge anche dai richiami alla sinistra da parte della Bce. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica dopo la discussione sulla fiducia al Senato, sottolineando anche che da un lato “rischia di non favorire la nostra competitività visto che paesi come Austria o Germania non ce l’hanno“.

“Nella mia vita ho organizzato centinaia di manifestazioni, non ho mai organizzato una manifestazione per impedire a qualcun altro di dire quello che voleva dire. E’ un suo diritto farlo: ieri non erano manifestanti pacifici, ma manifestavano per impedire a ragazzi che non la pensano come loro di di dire come la pensano. La democrazia è rispetto, se qualcuno della mia parte tentasse di bloccare una manifestazione io sarei la prima a condannarlo, non l’ho mai fatto in vita mia” ha detto il presidente del Consiglio rispondendo alla senatrice Ilaria Cucchi che era intervenuta sugli scontri di ieri all’Università La Sapienza.

“La pace non si fa sbandierando le bandiere arcobaleno”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando della guerra in Ucraina e ribadendo di non poter accettare l’aggressione della Russia. “Non credo ci convenga un mondo con una guerra di aggressione” osserva Meloni, “la pace si fa sostenendo Kiev”.

Il leader M5s Giuseppe Conte aveva attaccato il ministro della Difesa Guido Crosetto, accusandolo di conflitto di interessi: “Lei ha indicato alla Difesa chi fino al giorno prima ha fatto gli interessi dell’industria bellica”. Oggi, per rispondere a Conte, la Meloni, nella sua replica al Senato, estrae un foglietto e decide di interrompere il discorso a braccio. Meloni afferma in aula: “Il M5s fa polemica sul ministro della Difesa. Fa sorridere che lo facciate voi e Conte. Perché quando era presidente del Consiglio non ha venduto le aziende della difesa italiane che producono armi?“.

Nella sua replica al Senato Giorgia Meloni è stata molta dura e chiara:Al senatore Scarpinato dovrei dire che mi dovrei stupire di un approccio così smaccatamente ideologico. Ma mi stupisce fino a un certo punto perché l’effetto transfert che lei ha fatto tra neofascismo, stragi e sostenitori del presidenzialismo è emblematico del teorema di parte della magistratura, a cominciare dal depistaggio e dal primo giudizio sulla strage di via d’Amelio. E questo è tutto quello che ho da dire”.

“Sconcertano le parole di Scarpinato al suo esordio in Senato. Ed è motivo di riflessione il fatto che abbia ricoperto a lungo incarichi di vertice nella magistratura“, dice da parte sua Maurizio Gasparri vice presidente dei senatori di Forza Italia. “Penso che sarà opportuno nel corso della legislatura ricordare in Aula circostanze riguardanti anche Scarpinato. L’Italia – continua il senatore forzista – dovrà riflettere su vicende che alcuni ignorano, taluni accantonano, ma alcuni di noi conoscono e avranno modo di illustrare all’Aula e agli italiani”

Il governo guidato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ottenuto la fiducia al Senato. In Aula, 200 presenti. I votanti sono stati 199. I favorevoli sono stati 115, i contrari 79. Gli astenuti sono stati 5. Ieri il Governo aveva ottenuto la fiducia alla Camera.

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