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14 Giugno 2025 05:24

GOVERNO CONTE: PER RENZI UN “MERCATO INDECOROSO DI POLTRONE”

"Lei ha avuto paura di salire al Colle perché ha scelto un arrocco che spero sia utile per lei ma credo sia dannoso per le istituzioni. La crisi istituzionale non è aperta ma l'Italia vive una crisi sanitaria ed economica", ha detto Matteo Renzi leader di Italia Viva nel suo intervento in aula a Palazzo Madama, sottolineando come l'Italia sia il Paese con il "più alto numero di morti di Covid in rapporto alla popolazione".

di REDAZIONE POLITICA

Matteo Renzi nel suo intervento al Senato è andato all’attacco del premier . “Signor presidente , se lei parla di crisi incomprensibile, le spiego le ragioni che hanno portato la nostra esperienza al termine – ha detto il leader Iv -. Non è il governo più bello del mondo: pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione del ‘gli altri paesi ci copiano. Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale perché lei non si è dimesso“. 

“Lei ha avuto paura di salire al Colle perché ha scelto un arrocco – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio – che spero sia utile per lei ma credo sia dannoso per le istituzioni. La crisi istituzionale non è aperta ma l’Italia vive una crisi sanitaria ed economica“, spiega Renzi sottolineando come l’Italia sia il Paese con il “più alto numero di morti di Covid in rapporto alla popolazione“.

“Sono mesi che chiediamo una svolta, non è vero che siamo stati irresponsabili, siamo stati fin troppo pazienti” ha proseguito Renzi nel suo intervento in aula al Senato “questo è un “kairos”, un momento opportuna, ora o mai più si può fare una discussione“.

“Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni, ha governato con Matteo Salvini – ha aggiunto ancora Renzi -. Oggi so che è il punto di riferimento del progressismo e ne sono contento, ma ha firmato i decreti Salvini e Quota 100. Ora si accinge alla terza maggioranza diversa ma ci risparmi di dire che l’agenda Biden è la sua agenda dopo aver detto che l’agenda di Trump era la sua sua agenda. Se va all’assemblea generale dell’Onu e rivendica il sovranismo, non può dirsi antisovranista, se va alla scuola di Siri e si dice populista, ora non può dirsi antipopulista. Non può cambiare le idee per mantenere la poltrona“. 

“Quando si fa politica si può anche rinunciare a una poltrona non a un’idea – ha detto ancora l’ex-presidente del consiglio Renzimi auguro che metta al centro le idee e non lo scambio di poltrone perché il Paese non si merita un mercato indecoroso“. 

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