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29 Marzo 2024 07:43
29 Marzo 2024 07:43

GIORNATA DELLA MEMORIA DEI CADUTI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA

Messaggio dell’Autorità Delegata per la sicurezza della Repubblica

di FRANCO GABRIELLI*

Il 22 marzo è la giornata in cui la Comunità di intelligence nazionale celebra i propri Caduti. Ed è per me una data particolarmente significativa. In primo luogo perché un tratto importante della mia esperienza professionale si è svolto proprio nel mondo dell’intelligence. Ma, elemento ancor più importante, perché ho conosciuto personalmente uno dei nostri caduti, Nicola Calipari, cui mi legava una profonda stima.

E sono addolorato che la grave pandemia, che ancora oggi attanaglia il nostro Paese, non ha reso possibile attribuire a questa ricorrenza il valore che avremmo voluto conferirle.

Una giornata che condensa in sé molteplici significati. E’, innanzitutto, l’occasione per ribadire la nostra gratitudine a Vincenzo Li CausiNicola CalipariLorenzo D’Auria e Pietro Antonio Colazzo, che hanno compiuto il sacrificio estremo, anteponendo il servizio alla Nazione alla loro stessa vita. Ma è anche l’occasione per abbracciare idealmente le famiglie dei caduti, che hanno pagato il prezzo più alto e ancora oggi vivono il vuoto di una ingiusta sottrazione.

CADUTI-DELLINTELLIGENCE-ITALIANA

Ma coloro che hanno vissuto il dolore profondo della perdita di un proprio congiunto, caduto in Paesi lontani per difendere con altruismo ed abnegazione gli ideali in cui credeva, deve essere consapevole che la sua memoria non andrà persa: costituisce la straordinaria eredità morale che guida il nostro agire.

Per tutti gli appartenenti al DIS, all’AISE, all’AISI, e, più, in generale al Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica il nostro quotidiano lavoro si alimenta del loro esempio. Ne è riprova l’afflato che percorre l’intera Comunità intelligence nella Giornata della Memoria: un sentimento corale che vuole essere un sincero omaggio ai quattro Caduti, in una Giornata che vede quest’anno anche il varo di un’iniziativa volta a ricordare il percorso umano e professionale di Pietro Antonio Colazzo attraverso l’indizione di un Premio a lui intitolato.

Una memoria, dunque, che non è solo patrimonio esclusivo delle donne e degli uomini dei nostri Organismi informativi, ma diviene patrimonio di tutta la comunità nazionale.

La testimonianza di vita di Vincenzo Li Causi, Nicola Calipari, Lorenzo D’Auria e Pietro Antonio Colazzo è un luminoso punto di riferimento che orienta ogni giorno noi tutti, spronandoci ad affrontare con coraggio le difficoltà del nostro tempo.

*prefetto e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega ai Servizi Segreti

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