Si è spento oggi Papa Francesco. Il Pontefice aveva 88 anni. “Questa mattina alle 7.35 il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre”, ha reso noto il cardinale Kevin Farrell nella dichiarazione pubblicata dal Vaticano sul suo canale Telegram. Soltanto eri il Papa si era affacciato da San Pietro per la benedizione urbi et orbi pasquale. Papa Francesco sarebbe morto a causa di una emorragia cerebrale e non per una crisi respiratoria. I polmoni di Bergoglio – riferiscono fonti qualificate facendo riferimento a quanto riportato da chi ha potuto vederlo questa mattina presto – non evidenziavano criticità o problemi respiratori eccessivi.

Papa Francesco era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per oltre un mese dallo scorso 14 febbraio per una polmonite bilaterale. I problemi respiratori del Pontefice si erano ripetuti con frequenza da quando il 29 marzo 2023 si era sentito male dopo un’udienza generale ed era stato ricoverato d’urgenza sempre al Gemelli. Era stato lui stesso a spiegare che si era trattato di una “polmonite acuta e forte nella parte bassa dei polmoni”. Al Santo Padre all’età di 21 anni venne asportato il lobo superiore del polmone destro dopo una grave polmonite. Dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli di Roma, il Pontefice era tornato nella residenza di Santa Marta.

Ieri in carrozzina alle 12 dopo aver incontrato a sorpresa il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance è apparso al mondo dal loggione delle benedizioni senza i naselli per l’ossigeno ma in tutta la sua fragilità. Ha detto poche parole: ‘Cari fratelli e sorelle, Buona Pasqua’ poi ha affidato la lettura del messaggio a mons. Diego Ravelli ma nel testo pasquale c’era tutto Bergoglio Nelle ultime settimane, una serie di apparizioni pubbliche a sorpresa. Ieri, la benedizione “Urbi et Orbi” per la Pasqua, con un bagno di folla in piazza san Pietro con la papamobile tra i fedeli: l’ultimo abbraccio.

Nella giornata di oggi, con il decesso di Bergoglio, il primo atto è toccato al medico personale del Papa, che ha avuto il compito di constatare ufficialmente il decesso. Una volta accertata la morte, il medico ha informato il Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Questa figura chiave, il cui ruolo è centrale durante la Sede Vacante, ha avuto il compito di annunciare ufficialmente la morte del Papa e presiede il rito della deposizione della salma nella bara.
La causa del decesso è stata certificata dal Direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, Andrea Arcangeli: “Certifico che Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, Residente nella Città del Vaticano, Cittadino Vaticano, è deceduto alle ore 7.35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per: ictus cerebri; coma; collasso cardiocircolatorio irreversibile in soggetto affetto da Pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica multiple; Ipertensione arteriosa Diabete tipo II. L’accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica. Dichiaro che le cause della morte secondo la mia scienza e coscienza, sono quelle su indicate“.
Questa sera verranno apposti i sigilli agli appartamenti del Papa: non solo quello al secondo piano di Casa Santa Marta ma anche quello al terzo piano del Palazzo apostolico, anche se Papa Francesco praticamente non l’ha mai usato, se non per gli Angelus della domenica. La sala stampa vaticana ha diffuso il testamento del Papa che era pronto dal 29 giugno 2022, “sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna“, scriveva già allora Bergoglio.

Nato Jorge Mario Bergoglio, era stato eletto al soglio pontificio il 13 marzo del 2013, diventando a 76 anni il primo Papa arrivato dalle Americhe. Nato a Buenos Aires in Argentina il 17 dicembre 1936, era figlio di emigranti piemontesi: suo padre Mario fa il ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si occupavs della casa e dell’educazione dei cinque figli.
Dalle ricerche effettuate si è scoperto che le origini di Papa Francesco sono da collocarsi tra i comuni di Passerano Marmorito e Cocconato d’Asti, sulle colline del Basso Monferrato. Il nonno, la nonna e il padre del pontefice lasciarono l’Astigiano per l’Argentina nel febbraio del 1929. Secondo l’albero genealogico del pontefice ricostruito dal Comune di Asti, il trisnonno Giuseppe Bergoglio era nato nel 1816 a Schierano, frazione di Passerano Marmorito, mentre la trisnonna Gioacchino Maria, figlia di Antonio, era nata nel 1819 a Cocconato d’Asti. Dopo il matrimonio, i Bergoglio andarono a vivere più vicino ad Asti, a Montechiaro, dove nel 1857 nasceva Francesco, che si sarebbe sposato con Maria Bugnano, nativa di San Martino Alfieri. Di lì a poco la famiglia si sarebbe trasferita a Bricco Marmorito, una frazione del Comune di Asti nei pressi di Portacomaro.
“La traslazione della salma del Santo Padre nella Basilica Vaticana per l’omaggio di tutti i fedeli potrebbe avvenire mercoledì mattina, 23 aprile, secondo le modalità che verranno stabilite e comunicate domani, a seguito della prima Congregazione dei Cardinali”, fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. I funerali si svolgeranno in Piazza San Pietro, presieduti dal Decano del Collegio Cardinalizi; partecipano cardinali, vescovi, capi di Stato e rappresentanti di altre religioni. Papa Francesco Bergoglio aveva chiesto di essere sepolto nella Basilica di S. Maria Maggiore a Roma.
Da Palazzo Chigi alla Camera al Senato, i palazzi delle istituzioni hanno esposto bandiere a mezz’asta in segno di lutto per la scomparsa di Papa Francesco. “Con Papa Francesco si riusciva a parlare con grande semplicità, era come parlare con il proprio parroco. Era una persona con la quale davvero ti sentivi bene, ti sentivi a tuo agio”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, commossa, in collegamento telefonico con il Tg1, aggiungendo “Papa Francesco aveva una grande personalità, questo carattere molto forte che però era sempre accompagnato da un straordinario senso dell’umorismo“

Papa Francesco è morto di “ictus cerebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile“. E’ quanto si legge nel certificato medico. Francesco Bergoglio aveva spiegato che voleva essere sepolto nella basilica romana di Santa Maria Maggiore e non nella basilica di San Pietro. E ha fatto mettere, nero su bianco, anche le nuove regole per le esequie, in generale, di tutti i Pontefici. Tra le novità introdotte c’è la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella, la deposizione immediata dentro la bara, l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, l’eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere.
Un altro elemento di novità consiste nell’introduzione delle indicazioni necessarie per l’eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana. Tra le novità più rilevanti c’è anche la semplificazione dei titoli pontifici. La prima stazione «nella casa del defunto» prevede le novità della constatazione della morte nella sua cappella privata, anziché nella camera, e la deposizione della salma nell’unica bara di legno e in quella interna di zinco, prima di essere traslato in Basilica (è stata eliminata la prima traslazione nel Palazzo Apostolico). La seconda stazione «nella Basilica Vaticana» considera un’unica traslazione in San Pietro, la chiusura della bara e la messa esequiale. Nella Basilica Vaticana il corpo del Papa defunto è esposto direttamente nella bara e «non più su un alto cataletto». Infine, la terza stazione «nel luogo della sepoltura» include la traslazione del feretro al sepolcro e la tumulazione.

I funerali
I funerali si svolgeranno in Piazza San Pietro, presieduti dal Decano del Collegio Cardinalizi; partecipano cardinali, vescovi, capi di Stato e rappresentanti di altre religioni. Il Papa ha chiesto di essere sepolto nella Basilica di S. Maria Maggiore. La data sarà decisa domani dalla Congregazione dei cardinali e – come prevede il testo liturgico – la cerimonia dovrebbe avvenire tra il quarto e il sesto giorno dalla morte. Quindi tra venerdì 25 e domenica 27 aprile. La Sala stampa del Vaticano ha spiegato anche che nella giornata della morte sono stati posti sigilli sia a Santa Marta che al terzo piano del Palazzo apostolico dove si svolge l’Angelus
Le regole del conclave
Chi succederà a Papa Francesco? La lista dei “papabili” è già pronta ma a decidere il nome sarà l’esito del conclave. L’arrivo a Roma dei cardinali elettori, la messa nella basilica di San Pietro prima dell’ingresso nella cappella Sistina e l’«extra omnes» che dà ufficialmente il via alle elezioni. Il conclave, la cui etimologia è ovviamente latina – da ‘cum clave‘ cioè (chiuso) ‘a chiave’ – è il rito che da secoli accompagna la ‘nascita’ dei nuovi Papi, dalle votazioni sotto lo sguardo degli affreschi di Michelangelo fino all’iconica fumata bianca che precede il tradizionale ‘habemus papam‘.