
Il Fondo di garanzia, partito con una dotazione di 650 milioni di euro, si conferma una utile opportunità di accesso al credito per l’acquisto dell’abitazione principale. Ad oggi le richieste sono giunte in prevalenza da giovani di età inferiore a 35 anni (circa il 63%), pur se non sussistono limiti di età per poterne usufruire

Il Mef e l’Abi sottolineano come il Fondo rappresenti un importante esempio di collaborazione tra banche e istituzioni pubbliche, al servizio delle famiglie che aspirano ad acquistare l’abitazione principale. Le banche che utilizzano le garanzie del Fondo non possono richiedere ulteriori garanzie, oltre a quella ipotecaria.
Il Fondo di garanzia prima casa prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto (anche con interventi di ristrutturazione e per l’accrescimento dell’efficienza energetica), degli immobili adibiti a prima casa. La garanzia può essere richiesta per l’acquisto di immobili di qualsiasi metratura, purché non di lusso, da soggetti, senza alcun limite di reddito e di età, che alla data di presentazione della domanda non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli ricevuti per successione o che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Il Fondo di garanzia prima casa, così come il Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate dei mutui che si rivolge alle famiglie in difficoltà economiche, è stato oggetto della campagna #casaconviene realizzata dal MEF con la collaborazione di tutte le altre istituzioni coinvolte, pubbliche e private.
Le 174 banche e intermediari finanziari aderenti al Fondo di garanzia che rappresentano più del 70% in termini di sportelli bancari sono impegnati a promuovere una informazione capillare sull’iniziativa. La lista è consultabile presso il sito di Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici, che gestisce il Fondo, dal quale è possibile scaricare (vedi QUI) anche l’apposito modulo di domanda