Oggi ci viene quasi automatico collegare il primo giorno di questo mese alla ricorrenza. Ma la scelta di celebrare questa giornata proprio oggi affonda le proprie radici nelle lotte di fine dell Ottocento, in un periodo in cui stava crescendo la consapevolezza relativa ai diritti dei lavoratori. Ufficialmente si fa risalire «l’invenzione» del Primo maggio al congresso della Seconda internazionale, che si è tenuto a Parigi nel 1889 (la data e il luogo sono stati scelti per ricordare il centenario della presa della Bastiglia). In quella occasione si è deciso di promuovere una manifestazione globale (e simultanea) per consentire ai lavoratori di chiedere all’unisono più equità nel lavoro.
La scelta è ricaduta proprio su questa data in ricordo di un grave incidente verificatosi a Chicago nel 1886, quando un gruppo di lavoratori aveva deciso di manifestare per ottenere tutele. In quel periodo, infatti, era accettato che le persone lavorassero anche oltre 16 ore al giorno (l’idea delle canoniche 8 ore di lavoro al giorno nasce proprio alla fine dell’Ottocento), in condizioni igienico sanitarie disastrose e rischiando la vita per quelle che oggi sono mansioni considerate sicure. La protesta durò tre giorni, venne repressa nel sangue con un bilancio di undici morti.
Il diritto al lavoro e i diritti legati al lavoro sono una conquista moderna che, nel caso italiano, è entrata anche nelle primissime parole della nostra Costituzione: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro». Per celebrare con familiari e amici questa importante giornata, abbiamo raccolto alcune frasi celebri per ricordare le conquiste dei lavoratori.
Lavoro e merito

Questa frase è originariamente attribuita a Indira Gandhi, figlia del primo ministro Jawaharlal Nehru e premier indiana lei stessa. La citazione è stata riportata effettivamente in un articolo di giornale del 1959, ma una versione precedente di questa frase è attribuibile all’imprenditore e diplomatico Dwight Morrow e compare per la prima volta nella sua biografia, scritta nel 1935.

La famiglia Olivetti e la celebre azienda di Ivrea hanno lasciato un segno importante nella storia del lavoro in Italia, in particolare nel secondo dopoguerra. Ad Adriano Olivetti in particolare si deve la teorizzazione del principio secondo cui il profitto aziendale deve essere reinvestito a beneficio della comunità.

Al giornalista e “firma” del Corriere della Sera, Enzo Biagi si deve anche un’altra frase sull’importanza (letteralmente vitale) del lavoro nella vita dell’uomo: “Per uccidere un uomo, non serve togliergli la vita, basta togliergli il lavoro”.

Concerto 1 maggio 2025 a Taranto
Non solo Roma. Concerto del 1 maggio 2025 oggi anche a Taranto, con Uno Maggio Taranto che si conferma una mobilitazione partecipata, con migliaia di persone a celebrare la Festa dei Lavoratori. Quest’anno, i direttori artistici Antonio Diodato, Michele Riondino e Roy Paci, insieme al Comitato ‘Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti‘, hanno scelto di dare al concerto dedicato al compianto Massimo Battista un’impronta elettronica, richiamando gli storici raduni internazionali. La line up degli artisti sul palco è ricca e variegata: Paolo Rossi, Giancane, Teatro degli Orrori, Pop X, Motta, Fido Guido & Rockin’Roots Band, La Nina, Mille, Ascanio Celestini, Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo, Lamante, Denaldo e Acquachiara (vincitrice di Musica Contro Le Mafie). Oltre alla musica, spazio anche alla danza, con performer che si concentreranno sul potere aggregativo del movimento, ispirandosi all’atmosfera delle Love Parade.