ROMA – Dall’inizio dell’anno, più di 800 morti sulle strade italiane, un tragico dato in aumento costante che ha fatto di questi primi sette mesi di quest’anno il periodo peggiore dal 2001. Applicate 3.000 sanzioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per l’uso del cellulare alla guida. Il ministro dell’Interno Marco Minniti è corso ai ai ripari contro l’aumento dei morti sulle strade italiane che lo stesso Dipartimento di Pubblica Sicurezza definisce un “allarmante segnale“, emanando una Direttiva che ha un’obiettivo chiaro: prevenire e contrastare i comportamenti che rappresentano le principali cause degli incidenti stradali e sono alla base della crescita esponenziale degli incidenti mortali. Dal mancato uso dell’auricolare a quello delle cinture, dalla guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, fino al mancato utilizzo del casco.
I numeri purtroppo sono molto chiari ed evidenti: dal 1 gennaio al 16 luglio si sono verificati 39.049 incidenti, il 3,5% in meno del 2016, quando nelle stesso periodo furono 40.466. Ma nonostante questo, l’aumento del numero dei morti è costante. Al 16 luglio si attesta a +2,9% ma se si prendono i dati dei primi sei mesi, l’aumento è del 7,4%, con le vittime passate da 745 a 800. Anche il numero degli incidenti mortali, dal 1 giugno al 30 giugno, è passato dai 695 dello stesso periodo dell’anno scorso ai 727 del 2017. E c’è un altro dato a preoccupare, l’uso del telefono alla guida che rimane, per gli esperti della Polizia Stradale, la prima causa di distrazione. Infatti a fronte di una diminuzione del 10,5% del totale delle infrazioni, con un calo del 26,8% di quelle relative all’eccesso di velocità, sono aumentate del 15,1% quelle per l’uso del cellulare alla guida (dalle 23.011 elevate dal 1 gennaio al 30 giugno 2016 si è passati alle 26.948 del 2017).Un valido motivo diventato una priorità per cui occorre intervenire immediatamente, “con un’azione coordinata di tutte le forze di polizia”, sottolinea il Dipartimento, . La Direttiva firmata dal Ministro Minniti è stata emanata lo scorso 21 luglio e punta a favorire l’impiego diffuso della tecnologia non solo a fini sanzionatori ma, appunto, con l’obiettivo di ridurre drasticamente gli incidenti stradali. Spetterà ai prefetti dare attuazione alla direttiva.

La Polizia Stradale ha testato un nuovo strumento di rilevazione per le infrazioni degli automobilisti: il telelaser trucam. Oltre agli eccessi di velocità e all’utilizzo di telefono alla guida, il nuovo telelaser trucam può rilevare anche i sorpassi proibiti e i passeggeri che guidano o viaggiano senza cintura, grazie alle telecamere ad alta definizione. In grado di rilevare la velocità fino a 320km/h, può riprendere i mezzi in avvicinamento fino a 1200 metri di distanza ed è in grado di operare anche di notte. Inoltre può essere montato su una postazione fissa, come gli autovelox “tradizionali”, ma poiché pesa solo 1,5kg è utilizzabile anche da un operatore di polizia.
Si tratta di un congegno che riserverà molte brutte sorprese per gli automobilisti indisciplinati: chi gli passerà davanti si accorgerà dell’infrazione solo ben oltre il rilevamento, perché la grande distanza rende impossibile l’avvistamento in anticipo della pattuglia della Polizia Stradale. Le nuove modalità consentiranno la contestazione immediata delle infrazioni: gli agenti saranno anche in grado di mostrare ai guidatori pizzicati a infrangere le regole il video appena ripreso direttamente sulla strada. Il nuovo autovelox, già operativo sulla Pontina e sulla statale 131 in Sardegna, è in dotazione a ben 382 comandi della Polstrada in tutto lo Stivale.
Allegate al documento ci sono poi una serie di interventi per migliorare collocazione e utilizzo degli strumenti per il controllo degli eccessi di velocità, alla luce delle novità tecniche e normative. Si va dal costante monitoraggio da parte dei prefetti sulla collocazione dei sistemi di rivelazione della velocità, affinché servano esclusivamente ad esigenze di sicurezza stradale, alla verifica annuale delle apparecchiature. Si prevede inoltre la possibilità di effettuare riprese frontali da remoto, purché si proceda all’oscuramento automatico del veicolo e quindi al non riconoscimento delle persone a bordo, e regole più puntuali per segnalare e rendere visibili le postazioni di controllo della velocità.
Le spese di accertamento degli incidenti, che dovranno essere ben circostanziate e documentate, infine, graveranno sul trasgressore .





