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15 Novembre 2024 01:41

Arrestato Gerardo Biancofiore. Aveva inviato una scatola di biscotti con 20mila euro al sindaco di Cerignola

Dietro alla scatola di biscotti con i 20mila euro vi era l'interesse di due imprenditori Rocco Bonassisa e l' arrestato Gerardo Biancofiore di venire favoriti nell'approvazione di un progetto di finanza legato alla realizzazione del sesto lotto della discarica di rifiuti per l'impianto SIA di Cerignola

ROMA – Gerardo Biancofiore il presidente regionale dell’ANCE, l’ Associazione Nazionale Costruttori Edili, in esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale foggiano con l’accusa di “tentata corruzione” per ottenere l’approvazione del sesto lotto della discarica presso l’impianto Sia di Cerignola.  Dopo le formalità di rito, Biancofiore, 51 anni,  è stato accompagnato presso la sua abitazione agli arresti domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Le indagini per l’ipotesi di  reato di tentata corruzione coordinate dal pm Andrea Di Giovanni della procura di Foggia, sono partire il 7 dicembre 2016, a seguito di una denuncia presentata dal sindaco di Cerignola Franco Metta , il quale  aveva ricevuto una scatola di biscotti contenente la somma di 20mila euro, soldi che servivano per agevolare la realizzazione di un lotto per un impianto dei rifiuti (un’ opera da cento milioni di euro), ma il sindaco presentò una  denuncia alla dirigente del commissariato locale della Polizia di Stato di Cerignola per il tentativo di corruzione subìto,  che ha consentito di far emergere gravi elementi nei confronti del Biancofiore per l’ipotesi di reato di “istigazione alla corruzione” .

Il sindaco di Cerignola Franco Metta, che è anche un avvocato penalista, fece estrarre i filmati delle telecamere di sorveglianza del Comune che avevano immortalato la scena della consegna del pacco e li consegnò alla Polizia, raccontando poi l’accaduto sulla sua pagina Facebook, così : “Una persona fisica, che ho immediatamente denunciato, ripreso dalle telecamere del Comune, mi ha consegnato quello che credevo fosse un pacco di biscotti natalizi, che invece conteneva del denaro. Cinque minuti dopo ho denunciato il fatto alla Polizia , che è immediatamente intervenuta. La persona, con tanto di nome e cognome, è stato da me denunciata ed è indagata dagli inquirenti”.

Secondo l’ipotesi investigativa della Procura di Foggia, dietro alla scatola di biscotti con i 20mila euro dentro, inviata al sindaco di Cerignola, si celava l’interesse di due imprenditori Rocco Bonassisa titolare della ditta Agecos e l’ arrestato Gerardo Biancofiore, per essere “favoriti” nell’approvazione di un progetto di finanza legato alla realizzazione del sesto lotto della discarica di rifiuti per l’impianto SIA di Cerignola.

Gli indizi a carico dei due imprenditori indagati sono emersi a seguito di molteplici  elementi fra i quali hanno avuto un “peso” negativo le dichiarazioni discordanti rese in sede di interrogatorio dai due imprenditori dinnanzi al pm Di Giovanni , e dal contenuto di testo degli sms scambiati fra gli stessi prima e dopo il fatto di reato denunciato alla Procura dal sindaco di Cerignola.

L’avvocato Raul Pellegrini difensore di  Biancofiore , è convinto che  il suo assistito in sede di interrogatorio di garanzia davanti al Gip riuscirà a fornire tutte le spiegazioni: “Come abbiamo già dichiarato al pubblico ministero, Biancofiore si dichiara estraneo a quell’offerta di denaro che materialmente è stata avanzata da un noto imprenditore di Foggia“.

Gerardo Biancofiore era stato rieletto all’unanimità esattamente un anno fa Presidente delle Pmi dell’Ance Comitato Estero, l’Associazione nazionale dei costruttori edili. Nato a Cerignola (Foggia) è a capo della Sedir srl, operante sia nel settore pubblico che in quello privato per la realizzazione di costruzioni, infrastrutture, opere complesse e ristrutturazioni di beni ad alto valore artistico e architettonico. Impegnato anche nel settore delle energie rinnovabili e delle utilities, Biancofiore ha operato e opera in paesi europei ed extraeuropei, con particolare presenza in Albania e Tunisia. Ha una lunga esperienza associativa nel sistema confindustriale e degli enti paritetici,. Dal 2008 al 2012 è stato Presidente del Formedil Foggia, mentre dal 2012 è Presidente di Ance Foggia e Vice Presidente di Confindustria Foggia. Alla Presidenza delle Pmi dell’Ance Comitato Estero è stato eletto per la prima volta nel 2014. Nel corso del suo mandato, ha guidato numerose missioni oltre confine. Dal 2016 è Presidente di Ance Puglia Dal 2009 è componente di Aspen Institute.

Ma dietro questa denuncia c’è qualcosa che desta più di qualche sospetto. Infatti come rivela il sito l’Immediato , il sindaco di Cerignola nel 2015 venne eletto a sorpresa sbaragliando la concorrenza del PD. Il giorno successivo, il 16 giugno 2015, Metta rilascià un’intervista a l’Immediato in cui raccontava chi aveva appoggiato e sostenuto la sua scalata a Palazzo di Città: “Altri non ce ne sono stati, eccetto l’appoggio forte in zona industriale. Gli imprenditori si sono preoccupati. Oggi ho salutato Gerardo Biancofiore, che ha sostenuto la mia campagna elettorale”.

I destini di Biancofiore e Metta si erano quindi incrociati nella campagna elettorale che aveva portato il candidato con una propria lista civica  alla poltrona di Sindaco. Entrambi infatti erano molto “vicini” all’ex vescovo Felice Di Molfetta. Quest’ultimo aveva dato la propria benedizione e sostegno alla lista i-Cattolici, che raccoglieva ambienti della curia e delle confraternite per sostenere elettoralmente la coalizione civica del “Cambiamento” guidata da Metta. Biancofiore, peraltro è stato per lungo tempo l’imprenditore più attivo negli ambienti della Curia sopratutto per quanto riguarda la costruzione di chiese e l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei luoghi di culto.

Questa la ricostruzione de  l’ Immediato:

Giugno 2015. Franco Metta promette: “Perché non sarò più sindaco di Cerignola se si avvieranno i lavori per la realizzazione, un’altra volta a Cerignola, del sesto lotto della discarica. Il sesto lotto non si farà mai fino a quando io sarò sindaco di questa città!”. Queste le parole pronunciate dal neo eletto sindaco durante la cerimonia di insediamento dopo una campagna elettorale in cui lo slogan principe era stata l’opposizione ai rifiuti.

Aprile 2016. Ad un anno dalle promessa di dimettersi in caso di realizzazione del VI lotto di discarica, Metta cambia idea. È tutto scritto nei verbali del Consorzio di cui è presidente: “La situazione del VI lotto mi esporrà ad attacchi ed accuse fino a quando la cittadinanza stessa non comprenderà l’importanza strategica del VI lotto. È necessario guardare in prospettiva, fino al 2018”. In 12 mesi il Sindaco di Cerignola non soltanto si rimangiava una promessa (“non sarò Sindaco se si farà il sesto lotto”) ma rigira la frittata sui cittadini “che non capiscono l’importanza del sesto lotto”. Da qui i destini di Metta e Biancofiore tornano ad incrociarsi. Questa volta però pericolosamente.

23 settembre 2016. L’associazione temporanea di impresa composta dal gruppo Bonassisa (Rocco sostiene di non farne più parte attualmente ), dalla Sedir di Biancofiore e la Riccoboni di Parma inviano una manifestazione di interesse per un progetto di finanza per la costruzione del VI lotto. Sul tema cala il silenzio da parte del sindaco di Cerignola e di tutti i sindaci del Consorzio. Anche le associazioni ambientaliste, in prima battuta, nicchiano, salvo poi fissare incontri in commissione puntualmente disertati dai vertici SIA srl. L’idea era abbastanza chiara e nota a tuti: scorporare in due tronconi la Sia. Il primo riguardava la raccolta, il secondo -rivolto ai privati- riguardava l’impiantistica

Novembre 2016.  Il sindaco Franco Metta sul proprio profilo Facebook afferma che SIA srl non avrà un progetto di finanza che affidi la gestione ai privati, scrivendo:  “Non succederà mai”.

7 dicembre 2016. Rocco Bonassisa si sarebbe recato in Comune per allungare un pacco di dolci contenente 20 mila euro. Metta denuncia l’accaduto. La settimana successiva, però, insieme a Gerardo Biancofiore, spiegò il sindaco, avrebbero dovuto parlare di quel progetto di finanza che Metta aveva avallato in prima battuta ed a cui aveva chiuso all’improvviso le porte soltanto il mese prima.  Così, in quei giorni, diceva il sindaco Metta al quotidiano La Repubblica: “Avevo preso nei giorni scorsi questo appuntamento, dopo averne parlato con il socio. Dobbiamo fare dei lavori in discarica e questi signori (Bonassisa e Biancofiorendr) avrebbero un project financing pronto, dovevo capirne i dettagli, poteva essere qualcosa di utile per la mia città. Insomma bisognava parlarne”. Il 7 dicembre 2016 arrivano i biscotti con 20mila euro in Comune.

31 ottobre 2017Dopo le dichiarazioni di Biancofiore rese al pm, ritenute “discordanti”, e acquisiti gli sms intercorsi con il sindaco Metta, la polizia arresta Gerardo Biancofiore. Ora l’imprenditore si trova ai domiciliari, a quasi un anno dalla denuncia del primo cittadino di Cerignola.

Il sindaco Metta  contattato telefonicamente non commenta, limitandosi a dire: “non ho intenzione di rilasciare alcuna dichiarazione. La Magistratura farà il suo corso”. Peccato perchè il Sindaco di Cerignola avrebbe potuto raccontare e chiarire anche qualcos’ altro…. come ad esempio quell’episodio in cui Michele Emiliano, ritenendo di dover dare una “buona notizia” a Franco Metta, durante la “convention” delle liste civiche di Capitanata, si era rivolto dicendogli  “abbiamo liberato il PD di Cerignola” (vedi Video QUI) . Inquietante la risposta del sindaco di Cerignola: “una mano te l’ho data pure io“…  ed Emiliano imbarazzato , perché le parole di Metta fanno vedere le sue mani nella marmellata contro il suo stesso partito (pur di osteggiare i suoi rivali interni)  non smentì il sindaco, ma gli rispose: “non lo dire questo fatto… !

Ma questa storia non è finita, e secondo gli inquirenti potrebbe riservare ancora delle sorprese.

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