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18 Aprile 2024 19:25
18 Aprile 2024 19:25

Antonello de Gennaro assolto a Roma. Quando esistono magistrati e giudici seri ed onesti, la verità trionfa sempre !

Il processo si è concluso con l'assoluzione richiesta dal pm di udienza che ha trovato piena condivisione dal giudice dr. Romano della 5a Sezione Penale del Tribunale di Roma, il quale ha giudicato e fatto prevalere l'innocenza piena e totale del deGennaro assolvendolo ai sensi dell' art. 530 "per non aver commesso il fatto" e "perchè il fatto non sussiste"
CdG Antonello de GennaroOggi è un giorno di grande soddisfazione per tutti noi del  Corriere del Giorno, per tutti i nostri giornalisti e collaboratori. Come i nostri lettori ben sanno il nostro direttore Antonello de Gennaro (nella foto a destra) è sotto attacco e pressione a causa di un provvedimento  allucinante emesso dai magistrati della Procura di Taranto che fiancheggiano la” macchina del fango” pseudo-giornalistica che avevamo da tempo pre-annunciato,  organizzata quasi scientificamente da un gruppetto di “delinquenti” e diffamatori che verranno denunciati nei prossimi giorni alla Procura della Repubblica di Roma ed a quella di Potenza, quest’ultima competente sui reati commessi dalla Procura di Taranto.
Non scendiamo nei particolari al momento solo per il rispetto che portiamo per il Gip dr. Giuseppe Tommasino del Tribunale di Taranto, che nei prossimi giorni dovrà esprimersi sulla richiesta di revoca del “folle” ed illegittimo provvedimento interdittivo dell’attività giornalistica richiesto dalla Procura nei confronti del nostro Direttore. Anche perchè nella richiesta della procura di Taranto che abbiamo spesso definito nei nostri articoli la procura della diossina e dei conflitti d’interesse, era contenuto un articolo su un processo al nostro direttore Antonello de Gennaro, giornalista professionista da oltre 30 anni, che si è concluso proprio oggi.

nella foto l'avvocato Giuseppe Campanelli

Il direttore de Gennaro assistito egregiamente dall’ avv. Giuseppe Campanelli del Foro di Roma ( a sinistra nella foto), venne denunciato nel 2008 accusato  per un’asserita diffamazione e tentata estorsione, con delle fantomatiche avances di natura sessuale che avrebbe effettuato secondo l’accusa, nei confronti della showgirl televisiva Cecilia Capriotti coinvolta nell’inchiesta “Vallettopoli” in cui fu rinviata a giudizio dal pm Henry JohnWoodcock e dal Gip drIannuzzi del Tribunale di Potenza per “concorso in associazione a delinquere a scopo estorsivo insieme a Lele Mora e Fabrizio Corona” .

Schermata 2016-04-29 alle 12.57.08Il processo a carico del nostro direttore, durato oltre 5 anni, ha  visto sfilare in Tribunale a Roma, come “testi” della difesa di deGennaro, il pm  Henry John Woodcock, l’alto dirigente della Polizia di Stato Questore Giobbi , l’ ex direttore di RAIDUE  ora presidente di RAI PUBBLICITAAntonio Marano, l’ex direttore di RAISPORT Fabrizio Maffei, il Presidente dell’ ENDEMOL-gruppo Mediaset Paolo Bassetti ecc.

Schermata 2016-04-29 alle 13.00.43

Il processo si è concluso ieri con l’assoluzione richiesta dal Pm di udienza a fronte delle gravi accuse rivolte a de Gennaro, ed ha trovato piena condivisione nella decisione del giudice dr. Romano della 5a Sezione Penale del Tribunale di Roma, che ha giudicato e fatto prevalere  l’innocenza piena e totale di Antonello deGennaro assolvendolo ai sensi dell’ art. 530  “per non aver commesso il fatto” e “perchè il fatto non sussiste“, decisione questa del giudice che ha prevalso persino sulla intervenuta ed imminente prescrizione di alcuni reati addebitati ingiustamente al nostro Direttore.

Ho sempre avuto fiducia nella giustizia – dice de Gennaro –  e creduto sin dalla prima udienza che la verità sarebbe venuta a galla, avendo piena fiducia al corso della giustizia,  sopratutto quella giusta, lontana da pressioni, condizionamenti ambientali. Sono molto felice di essere stato assolto nel merito, senza dovermi arrampicare nella prescrizione”. 

Oggi –  aggiunge de Gennaro si è messa la parola fine ad una vicenda inesistente, che qualche avvoltoio a Taranto aveva pensato e cercato di utilizzare a mio danno. Ora ne risponderà in sede penale e civile, e dovrà risarcirmi delle diffamazioni ed aggressioni mediatiche che ho subito negli ultimi due anni da gentaglia frustrata e  fallita socialmente, umanamente ed anche professionalmente.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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