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8 Ottobre 2025 17:08

Alcolici: un giovane su quattro tra i 25 e i 35 anni ha smesso di comprarli

Il 71% degli europei beve meno del passato: le nuove generazioni preferiscono alternative più sane, il comparto sta attraversando un riassetto struttural
di Ilaria Cerulla

Lo ha rilevato una ricerca condotta nei sei maggiori mercati del continente in vista del Beverage Forum Europe di Londra. Brutte notizie per i grandi e piccoli produttori di bevande alcoliche: 7 europei su 10 per la precisione il 71%, ne acquistano, conservano o consumano di meno rispetto all’anno scorso, e quasi un giovane su quattro tra i 25 e i 35 anni abbia addirittura smesso di comprarle. Di fatto “una nuova generazione di consumatori si sta gradualmente allontanando dall’alcol in favore di alternative innovative e più sane“. Lo ha reso noto la società di ricerche Circana sulla base degli esiti di una ricerca condotta nei sei principali mercati del continente (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito) e presentata martedì al Beverage Forum Europe . 

L’ analisi recita che “Il futuro della crescita è saldamente nelle mani dell’innovazione analcolica“. L’attuale valore del settore nei Paesi sopra citati, ammonta 166 miliardi di euro, dei quali la maggior parte ( 97 miliardi) proviene proprio dalle bevande di questa categoria: +5,1% rispetto a dodici mesi fa, mentre viceversa il ricavato delle vendite dei prodotti alcolici (che contribuisce con i restanti 68 miliardi) risulta in calo dell’1,8% quindi una  tendenza contrapposta, ed al momento non si intravede un’inversione di tendenza.

Come evidenziato dagli autori della rilevazione, sono numerosi i motivi che stanno spingendo i consumatori a “passare dall’alcol ad alternative come le bevande funzionali, quelle a base proteica, la kombucha e le opzioni a ridotto o nullo contenuto alcol con effetti benefici sull’umore”. Tra le motivazioni più citate, il loro essere “più rinfrescanti” (55%), “più sane con ingredienti di origine vegetale” e “migliori nel gusto” (27%), genericamente “migliori per me” (22%) e “adatte al mio stile di vita” (21%). 

A commento dei risultati del report Ananda Roy, senior vice president di Circana ha dichiarato che “ la crescita non verrà da rimedi a breve termine, ma da una reinvenzione strategica. Dato che nuovi consumatori, esigenze e occasioni di consumo stanno ridefinendo il mercato, la leadership di categoria apparterrà a coloro che rafforzeranno le proprie capacità, innovando con un obiettivo, integrando la sostenibilità e coinvolgendo gli acquirenti in modi credibili e duraturi“.

E’ chiaro come le conseguenze di simili cambiamenti siano destinate a prodursi non solo sul fronte economico, ma anche su quello sanitario. E in positivo. Come spiegato anni fa dall’immunologa Antonella Viola, che, “l’unica dose di alcol che non fa male è zero”Questi (vedi link) i dieci principali motivi per cui sarebbe sempre bene non esagerare. 

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