D’ora in poi quello dell’influencer sarà un lavoro con regole e responsabilità precise. L’ Agcom ha infatti colmato una lacuna importante approvando una serie di disposizioni che equiparano i “creatori di contenuti” più seguiti a veri editori, con tutti gli oneri che ne conseguono. Si chiude così un’era di deregolamentazione, aprendo un nuovo capitolo per il mondo digitale.
I creator diventano editori: cosa cambia
La novità sostanziale è che chi crea, produce e diffonde contenuti audiovisivi online assume la piena “responsabilità editoriale” di ciò che pubblica. Che si tratti di un reel su Instagram, un video su YouTube o un contenuto su TikTok, l’influencer non potrà più considerarsi un semplice utente, ma un professionista tenuto a rispettare le stesse disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi.
Approvate le linee guida e il codice di condotta
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha dato il via libera definitivo, nella riunione del 23 luglio, a un pacchetto di norme atteso da tempo: le “Linee guida e il Codice di Condotta per gli influencer“. Un traguardo raggiunto dopo un lungo percorso che ha coinvolto associazioni di categoria , esperti del settore e intermediari dell’influencer marketing, culminato in una consultazione pubblica.

Soglia di rilevanza: chi è coinvolto
Le nuove misure non riguarderanno tutti. L’Agcom ha introdotto una soglia precisa per definire gli “influencer rilevanti”: basterà avere almeno 500.000 follower o generare un milione di visualizzazioni medie mensili su una singola piattaforma per rientrare nella categoria. Per questi professionisti sarà creato un elenco ad hoc, pubblicato sul sito dell’Autorità, che garantirà la loro chiara individuabilità.
Nuove regole: trasparenza e tutele
Il Codice di Condotta impone criteri stringenti su più fronti. Gli influencer “rilevanti” dovranno adeguarsi a norme precise in materia di: Comunicazioni commerciali: la pubblicità dovrà essere sempre trasparente e riconoscibile. Tutela dei diritti fondamentali della persona: un argine contro hate speech e disinformazione . Protezione dei minori: maggiore attenzione ai contenuti destinati ai più giovani. Proprietà intellettuale: rispetto del diritto d’autore. Da notare il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, segno di un dibattito interno sulla portata del provvedimento.
Principi fondamentali del Codice
Scendendo più nel dettaglio, il Codice stabilisce una serie di principi che gli influencer devono seguire nella pubblicazione dei loro contenuti:
* Correttezza e imparzialità dell’informazione. Gli influencer devono fornire informazioni accurate e imparziali, evitando la diffusione di contenuti fuorvianti.
* Rispetto della dignità umana. È vietato pubblicare contenuti che possano ledere la dignità delle persone o promuovere stereotipi negativi.
* Contrasto ai discorsi d’odio. Gli influencer sono tenuti a prevenire e contrastare qualsiasi forma di discorso d’odio o discriminazione.
* Tutela dei minori e del diritto d’autore. Devono essere adottate misure per proteggere i minori e rispettare i diritti d’autore nelle pubblicazioni.
* Trasparenza delle comunicazioni commerciali. Le collaborazioni promozionali devono essere chiaramente indicate, in linea con il «Digital Chart», il Regolamento di autodisciplina promosso dall’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP).

Vigilanza e sanzioni per i trasgressori
Per garantire il rispetto delle regole, l’Agcom metterà in campo sistemi di monitoraggio e verifica. In caso di violazioni, scatteranno sanzioni mirate. “Le nuove regole per gli influencer sono un’ulteriore conferma dell’impegno dell’Autorità a tutela dei cittadini e del mercato per un mondo digitale sicuro e affidabile“, ha dichiarato il presidente di Agcom, Giacomo Lasorella, sottolineando la volontà di creare un ecosistema digitale più responsabile e trasparente per tutti.
Sanzioni per le violazioni
Il mancato rispetto delle regole stabilite nel Codice comporta sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 250 mila euro. In caso di violazioni che riguardino la tutela dei minori, le sanzioni possono salire fino a 600 mila euro. Queste misure rappresentano una tappa decisiva nella costruzione di un nuovo equilibrio tra libertà d’espressione, diritti degli utenti e responsabilità dei creatori digitali, segnando così l’ingresso dell’influencer marketing in una stagione di maggiore maturità.