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7 Maggio 2024 21:44
7 Maggio 2024 21:44

Estorsione ad un assessore per un video hard. Arrestato editore in Basilicata

Il ricatto avvenne dopo un contatto in chat con una donna ancora da identificare attraverso Skype
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nella foto, l’arrestato Giuseppe Postiglione

Un vero e proprio “porno ricatto” per indurre Giovanni Salvia assessore del Comune di Potenza,  alle proprie dimissioni ed ottenere altri vantaggi di natura politica ed economica. Secondo le indagini in corso e quanto accertato sinora dalla Polizia di Stato,  Giuseppe Postiglione,  l’ex proprietario del Potenza Calcio e direttore editoriale di “Radio Potenza Centrale” e del giornale “Le Cronache Lucane” avrebbe minacciato di pubblicare, e diffondere sui socialnetwork, un video su Skype  che vedeva  il politico lucano impegnato in una chat erotica con una ragazza. Per quanto accaduto sono scattati gli arresti domiciliari a Postiglione con l’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso

L’adescamento on line. I contenuti dell’indagine sono stati spiegati  dal Procuratore Capo della repubblica di Potenza Luigi Gay, affinacato dai pubblici ministeri Francesco Basentini e Antonio Natale, e dal dirigente della squadra mobile del capoluogo lucano, Carlo Pagano. La torbida vicenda ha avuto inizio a ottobre dello scorso anno quando Giovanni Salvia assessore comunale di Potenza allo Sport, venne contattato in tarda notte su Facebook da una ragazza che lo convinse poi a trasferirsi in videochat su Skype. Secondo gli inquirenti a quel punto ebbe iniziò una breve conversazione “piccante” con atti di autoerotismo. Il tutto si concluse dopo pochi minuti, con la minaccia successiva da parte della giovane, di pubblicare tutto in rete se l’assessore non avesse fatto “tutto quello che diciamo noi”, come la stessa ha scritto in chat su Skype.

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Al momento la donna non è stata ancora identificata e gli investigatori della Polizia di Stato stanno anche indagando su legami tra la ragazza e i presunti “mandanti” del ricatto: Postiglione, venuto a conoscenza della vicenda, avrebbe però chiesto a Salvia, secondo quanto scrivono i pm, una serie di “concessioni” per evitare la diffusione delle notizie sulla sua emittente.

Le richieste. Prima di tutto chiese le dimissioni da assessore e la “promozione” in giunta di un consigliere comunale (che si sarebbe però opposto). Questo avrebbe permesso quindi al direttore editoriale di “Radio Potenza Centrale” di entrare nel Consiglio comunale in quanto primo dei non eletti nelle consultazioni amministrative del 2014 nella stessa lista – i “Popolari per l’Italia” – dell’ipotetico nuovo assessore. A tutto ciò si aggiunse anche la richiesta di contributi economici per iniziative a sponsorizzare Postiglione e l’affidamento del servizio di trasporto pubblico urbano a una società a lui “amica”.

Il tentativo di estorsione. Ma nulla di tutto questo sarebbe andato in porto, e quindi il tentativo di estorsione è continuato per un paio di mesi coinvolgendo anche altre persone in numerosi incontri e “trattative”, tra le quali un consigliere regionale, Aurelio Pace (Popolari per l’Italia, lo stesso gruppo politico alla quale appartiene anche Salvia), e il sindaco di Potenza, Dario De Luca, i quali avrebbero sempre rifiutato di assecondare le richieste di Postiglione. Nella vicenda risulta indagato in concorso anche il fratello, Antonio Postiglione, amministratore unico della società a cui fa capo l’emittente.

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