La stima sull’impatto economico è il frutto di diverse analisi. Da quella di Unimpresa alla Luiss. Tutte concorde verso un’unica valutazione: l’evento più importante per il mondo della vela è un grande affare, una occasione irripetibile. L’America’s Cup a Napoli vale da 1,2 a 2,5 miliardi. La più importante regata al mondo, che si terrà al largo di Castel dell’Ovo, tra la primavera e l’estate del 2027, è una opportunità straordinaria per Napoli. Non soltanto per le ricadute su turismo e commercio, ma anche per le piccole e medie imprese, lo sviluppo delle infrastrutture, l’indotto e per l’immagine stessa del Sud e dell’Italia. La Coppa America porterà un mare di soldi a Napoli: 700 milioni di euro subito, tra impatto diretto e indotto, e fino a 2,5 miliardi se si gestiranno al meglio gli investimenti pubblici negli anni a venire. Previsti, secondo Unimpresa, tra 1,5 e 1,7 milioni di visitatori nei 60 giorni dell’evento, con 400-500mila turisti internazionali dedicati alla regata. Clientela di livello elevato e dunque considerata molto pregiata. Per arrivare a queste cifre gli esperti hanno adattato al contesto campano l’edizione di Barcellona 2024, che ha generato un impatto economico complessivo di circa 1,034 miliardi, attirando 1,8 milioni di visitatori, di cui 460.819 specificamente per l’evento.
Secondo l’opinione del prof. Michele Costabile, docente alla Luiss e direttore del Centro di Ricerca LuissXite, che si occupa proprio di valutare l’impatto economico dei grandi eventi, è una stima ragionevole quella che indica in 2 miliardi il possibile beneficio, ma si può anche arrivare a 2,5 miliardi. “A patto – precisa il professore, tra i massimi esperti mondiali del settore – che Stato, Regione e Comune gestiscano al meglio gli investimenti diretti, seguendo un modello virtuoso. Bisogna infatti considerare anche l’impatto mediatico dell’ America’s Cup che sarà vista da un miliardo di persone e che sarà un fattore di attrazione del turismo non solo nel breve periodo, pronuovendo Napoli e l’Italia nel mondo“.

Le nuove competenze
L’evento, aggiunge, contribuirà a creare anche nuove competenze e professionalità con un ulteriore effetto trascinamento economico positivo. “Stimiamo – aggiunge il professore Costabile – che i turisti esteri, che potranno spendere in media circa 2.500 euro, dovrebbero essere circa un milione, ma le immagini della regata attireranno altri flussi nei mesi successivi“. “Per Napoli – spiega Ivo Allegro, economista di Iniziativa – questa manifestazione è una grande sfida, ma sarà necessario che l’effetto economico sia prolungato nel tempo, implementando l’economia locale, lo sviluppo immobiliare, la capacità di accogliere nuovi flussi turistici, come accaduto a Milano con Expo“. Insomma serve una strategia di sistema, che possa guardare lontano. A queste cifre si sommano i circa 60 milioni legati all’organizzazione locale dell’evento e i 22-26 milioni derivanti dalle spese dei team velici presenti in città per oltre tre mesi.
L’indotto collegato agli investimenti pubblici e privati (bonifiche, porti, fan zone) si aggira, secondo Unimpresa, su 165 milioni di euro , mentre l’effetto moltiplicativo sul reddito in base a un coefficiente 1,1 vale oltre 62 milioni. Si stimano poi investimenti pubblici e privati tra 150 e 200 milioni, di cui circa il 60% speso localmente, per un totale di 105 milioni. Inoltre, circa 300-350 fornitori locali beneficeranno di contratti per beni e servizi, come catering, sicurezza e logistica, per un valore di 50-70 milioni. L’impatto indiretto complessivo è quindi stimato in circa 165 milioni. Sul fronte occupazionale, si prevedono 10 mila-12mila posti di lavoro temporanei durante l’evento, in linea con Barcellona, e 1.000-2.000 posti permanenti nei settori del turismo, della nautica e dei servizi, contribuendo così allo sprint del Pil regionale e di tutto il Meridione