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19 Marzo 2024 04:34
19 Marzo 2024 04:34

Il parroco ai funerali delle due ragazze investite a Roma : “Il senso della vita non è bere e fumarsela”

Un rispettoso silenzio ed un mare di lacrime con le foto delle ragazze all'ingresso della parrocchia. Oltre ai familiari centinaia di persone per l'ultimo saluto a Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann nelle loro bare bianche . "Ci sentiamo onnipotenti e poi non riusciamo a seguire le regole base della convivenza. Ci riscopriamo tutti un po' palloni gonfiati" ha detto il parroco nella sua dura omelia. Il 2 gennaio interrogatorio di garanzia e convalida per l arresto dell'investitore, Pietro Genovese, posto da ieri agli arresti domiciliari

ROMA – “Siamo abituati a vivere tra tecnologie e innovazione eppure brancoliamo nel buio ed è quello su cui dobbiamo riflettere: su questa ora buia”  ha esordito il parroco don Gianni Matteo Botto nel corso della sua omelia funebre celebrata nella parrocchia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore in via Flaminia Vecchia, a Roma, rimarcando “da giorni ci chiediamo il perché. Ci interroghiamo sull’insensatezza di quanto accaduto. Brancoliamo nel buio. Ecco, quello di oggi é il grande abbraccio che diamo ai genitori di Gaia e Camilla, in questa ora così buia“.

Sono state parole forti quelle di don Matteo nella sua omelia : “Il senso della vita, lo aveva chiesto giorni fa Camilla alla sua famiglia. Ecco, magari quando sei sbronzo o sei fatto ti metti a guidare? Questa è la vita? In fondo ci sentiamo onnipotenti e poi non riusciamo a seguire le regole base della convivenza. Ci riscopriamo tutti un po’ palloni gonfiati. Il senso della vita non è bere e fumarsela“.

All’ingresso della chiesa sono state collocate due foto delle ragazze. Moltissimi amici e parenti, e i compagni della Terza C del liceo linguistico De Sanctis, classe in cui studiavano Gaia e Camilla.

Le due bare bianche di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli le due 16enni travolte e uccise la notte del 22 dicembre da un’auto su corso Francia, erano circondate dal silenzio rispettoso e dalle lacrime versate da migliaia di persone presenti al funerale. I giornalisti come richiesto dalle famiglie, sono rimasti all’esterno del complesso dove si trova la chiesa.

Giorgia Romagnoli, la sorella di Camilla ha voluto ricordarla così: “Eri la piccola di casa. Tu che trovavi imbarazzo ogni volta che si parlava di te, non ti piaceva sentirti gli occhi addosso. Ti sentivi imperfetta. E invece si è persa una delle fondamenta della nostra famiglia” continuando “Oggi le nostre notti sono la cosa peggiore della giornata. Tempo fa avevi chiesto a tavola, quale fosse il senso della vita e non ti ho saputo rispondere . Oggi una risposta ce l’ho: il senso della mia vita sei tu“.

La messa funebre si è concluse poco prima delle 13 e le  bare all’uscita  dalla chiesa salutate con un applauso interminabile sulle note delle canzoni preferite delle due ragazze: “A te” di Lorenzo Jovanotti e “Ti voglio bene” di Tiziano Ferro. Momenti di dolore straziante per tutti, le serrande dei negozi di via Flaminia  dove sono transitati i feretri di Gaia e Camilla, sono state abbassate in segno di lutto. Il papà di Gaia si è soffermato a lungo  davanti alla bara della figlia accarezzandola, quasi a non volersene distaccare, mente e una parente che ha un malore ed è stata soccorsa e portata via in ambulanza.

Al termine della funzione ha preso la parola anche la zia di Gaia: “Camilla e Gaia non ci hanno lasciati. Sono nel vento, nel profumo dei fiori, la loro voce è nel canto degli uccelli. Hanno raggiunto i nostri avi e riposeranno con loro“. E un’amica delle due giovani: “Sedici anni sono troppo pochi per morire, non riesco a crederci. Bisogna vivere il dolore per capirlo. Resterà un enorme vuoto dentro di me, una cicatrice che resterà per sempre” .

I genitori di Gaia , Gabriella Saracino e Edward Von Freymann, attraverso il loro legale Giulia Bongiorno hanno dichiarato: “Chi perde il coniuge è vedovo, chi perde i genitori è orfano. Chi, come noi, perde una figlia non ha nemmeno un nome che lo definisca: la morte di un figlio è talmente innaturale da aver reso la nostra condizione indicibile, è letteralmente ‘qualcosa che non può essere detto” aggiungendo  “Anche per questo non abbiamo finora parlato con nessuno e oggi chiediamo rispetto per il nostro dolore e il nostro silenzio. Quando troveremo le parole giuste parleremo, e diremo la nostra sulle tante ricostruzioni che in questi giorni sono state diffuse dai media con troppa leggerezza. Per il momento, invitiamo alla prudenza e alla scrupolosità chi scrive di questa tragedia. Gaia era piena di gioia di vivere, ma era anche matura e responsabile. Ci manca moltissimo. Per questo desideriamo ringraziare chi ha pianto con noi, chi ci ha offerto conforto e sostegno“.

Il 20enne Pietro Genovese che le ha travolte ed uccise mentre era alla guida di un Suv, in condizioni non certamente di sobrietà,  da ieri si trova  agli arresti domiciliari, per “omicidio stradale plurimo. Questa l’accusa con cui è stato arrestato ieri il 20enne che, nella notte tra sabato e domenica scorse, era alla guida dell’auto che ha travolto e ucciso a Roma due sedicenni a Corso Francia, a Roma. Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, che si trova ora ai domiciliari.

L’ordinanza gli è stata notificata al termine dei primi accertamenti condotti dalla Polizia Locale di Roma Capitale e in base alla relazione trasmessa alla Procura. La posizione del ragazzo si era aggravata già immediatamente dopo l’incidente mortale costato la vita alle sedicenni Camilla Romagnoli e Gaia Von Freyman. Le analisi alle quali era stato sottoposto, infatti, avevano rivelato un tasso alcolico tre volte superiore al consentito e tracce di sostanze stupefacenti.

Nel passato di Genovese secondo quanto emerge dall’ ordinanza del Gip, ci sarebbero anche due episodi di possesso di droga, in relazione ai quali sembra gli sia stata sospesa la patente, restituita solo di recente. A convincere i pubblici ministeri a chiedere la misura cautelare, infatti, ci sarebbe proprio la positività del ragazzo ai drug test.

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