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19 Maggio 2024 12:19
19 Maggio 2024 12:19

Varato il primo yacht Benetti a Taranto.

Una sfida cantieristica quella tarantina, che meriterebbe ben altro supporto e sostegno finanziario dagli enti pubblici territoriali, a partire dalla Regione Puglia, l ' Autorità Portuale di Taranto che avevano aperto i cordoni della borsa "pubblica" arrivando a destinare 179 milioni di euro alla Ferretti di Rimini, società controllata dal governo cinese, un investimento complessivo che il senatore Mario Turco del M5s voleva far realizzare nell’area di Taranto e prevedeva un intervento pubblico (soldi del contribuente) aggiuntivo di 137,6 milioni di Euro necessari ad assicurare il pieno recupero ambientale dell’area, e prevedeva anche una partecipazione diretta della Regione Puglia per 41,5 milioni di Euro destinati alla bonifica dell’area ex Yard Belleli.

E’ stato incarrellato venerdì scorso lo scafo e il primo ordine di sovrastruttura dell’Fb616, il 50 metri di Benetti in acciaio e in alluminio e primo yacht costruito a Taranto che sarà varato domani nelle acque del Mar Piccolo, prospicenti il cantiere Sgm. “Per le altezze dei capannoni non potevamo imbarcare anche il restante dei ponti – spiega Pasquale Di Napoli, direttore generale di Sea Style Company -. Stamattina siamo quindi usciti con la barca, che è andata in posizione e con una gru abbiamo montato gli Sb con il rollbar e l’albero. Ora la barca è pronta e domattina alle 10 inizieranno le operazioni di messa in acqua.

Pasquale Di Napoli, direttore generale di Sea Style Company

Si tratta di un grande evento per la città di Taranto, in attesa di conoscere a fine mese il destino dell’area Ex Belleli, avrebbe dovuto riavviare nel porto tarantino lo sviluppo della cantieristica. Intanto c’è chi non ha mai desistito nell’intenzione di costruire superyacht nel capoluogo pugliese, come Pasquale di Napoli, che in collaborazione con Maurizio Abbatematteo (dei cantieri Sgm nei quali è stato costruito il Benetti) e con l’azienda tarantina Costruzioni Generali, ha portato avanti il progetto di costruzione di questo Fb616.

Alla cerimonia del varo di domani mattina abbiamo invitato tutte le istituzioni civili, religiose e militari. Si tratta appunto di un evento storico per la città di Taranto, città porto dove non è mai stato costruito uno yacht – sottolinea Di Napoli -. Siamo orgogliosi del lavoro svolto: abbiamo iniziato il lavoro sul Fb616 il 10 di maggio 2023, nella ricorrenza del patrono di Taranto, San Cataldo, e a nemmeno un anno da quella data lo avevamo già terminato. Consideriamo infatti che in quest’ultimo mese ci siamo dedicati alla sabbiatura e all’impermeabilizzazione“.

Le operazioni prevedono nel giorno successivo al varo l’incontro con il Rina per verificare la navigabilità dello yacht per rilasciare il certificato alla Capitaneria di Porto e, il giorno 9, alle 4 del mattino, la partenza del convoglio con destinazione cantiere Benetti . “Un’ora dopo la messa in acqua, alle 5 del mattino, ci sarà l’apertura straordinaria del ponte girevole: un ponte che a Taranto divide in due la città, e che per la sua arcata massima di 12 metri non consentirebbe il passaggio dello yacht con il rollbar montato” – spiega Di Napoli – “Abbiamo quindi chiesto la sua apertura, che comporterà la deviazione del traffico in arterie diverse, per una questione di sicurezza .”.Il 50 metri Fb616, una volta giunto al cantiere Benetti, inizierà la fase di allestimento impianti, arredi e accessori, al termine della quale verrà consegnato al suo armatore.

Una sfida cantieristica quella tarantina, che meriterebbe ben altro supporto e sostegno finanziario dagli enti pubblici territoriali, a partire dalla Regione Puglia, l ‘ Autorità Portuale di Taranto che avevano aperto i cordoni della borsa “pubblica” arrivando a destinare 179 milioni di euro alla Ferretti di Rimini, società controllata dal governo cinese, un investimento complessivo che il senatore Mario Turco del M5s voleva far realizzare nell’area di Taranto e prevedeva un intervento pubblico (soldi del contribuente) aggiuntivo di 137,6 milioni di Euro necessari ad assicurare il pieno recupero ambientale dell’area, e prevedeva anche una partecipazione diretta della Regione Puglia per 41,5 milioni di Euro destinati alla bonifica dell’area ex Yard Belleli. In pratica 179 milioni di euro di soldi pubblici.

| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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