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6 Maggio 2025 20:06

Sequestrati 30 chili di cocaina scoperti su una nave nel porto di Taranto. Due giorgiani arrestati

La nave era arrivata dalla Colombia, diretta verso la Grecia. La droga nascosta tra i container, avvistati tre uomini con borsoni sospetti che hanno tentato la fuga in mare. Scattato l’allarme. All’arrivo delle pattuglie della Polizia, sono stati arrestati due giorgiani Lasha Kiknadze e Nika Jankarashvili . Il terzo ancora ricercato.

Un carico di cocaina purissima dal valore milionario è stato intercettato nelle ultime ore nel porto di Taranto, in quello che si configura come uno dei sequestri di droga più ingenti mai registrati nella provincia jonica. All’interno dei loro borsoni è stata scoperta la droga, suddivisa in panetti per un peso complessivo di 35 chili di stupefacente ad altissima purezza. L’operazione di arresto è stata condotta dalla Squadra Mobile di Taranto in stretta collaborazione con la Guardia Costiera, che ha presidiato l’area del porto durante l’intervento.

Tutto è iniziato quando tre uomini, di nazionalità georgiana, sono stati notati mentre si muovevano rapidamente sulla banchina del molo, appena scesi da una nave portacontainer che trasportava container refrigerati. Il loro comportamento nervoso trascinando pesanti borsoni ha insospettito le forze dell’ordine, che li hanno fermato per un controllo ed è quindi scattato l’allarme. All’arrivo delle pattuglie della Polizia, due giorgiani Lasha Kiknadze e Nika Jankarashvili hanno tentato una fuga disperata, gettandosi in mare nel tentativo di seminare gli agenti. Inseguiti e bloccati poco dopo, sono stati arrestati.

Nel frattempo, i borsoni lanciati in acqua sono stati recuperati, portando alla luce l’enorme quantità di cocaina che contenevano. Il carico di droga sequestrato rappresenta un operazione di traffico internazionale di droga con una rotta ben definita. La nave era partita dalla Colombia, aveva fatto scalo in Spagna e avrebbe dovuto raggiungere la Grecia, ma per motivi ancora da accertare ha fatto scalo nel porto di Taranto. Gli investigatori stanno cercando di capire se vi siano stati complicità all’interno dell’equipaggio, che dopo le prime verifiche al momento risulta estraneo ai fatti.

Le indagini ora si concentrano sui movimenti della nave, sulle modalità di occultamento dello stupefacente ed analizzando i contatti dei tre georgiani con i rispettivi telefoni. Le autorità stanno valutando il coinvolgimento di reti criminali internazionali e non escludono nuovi sviluppi nelle prossime ore.

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