Milano ha detto addio a Ornella Vanoni. Nel quartiere di Brera dove viveva la conoscevano tutti e per tutti aveva sempre un sorriso. Il sindaco Beppe Sala ha proclamato per lunedì il lutto cittadino e la ricorda come “una donna libera” come “la sua Milano, che l’ha sempre amata e che non la dimenticherà“. Impossibile dimenticarla dopo 91 anni passati nella stessa città dove è nata e ha iniziato a cantare e a fare teatro, dopo aver conosciuto Giorgio Strehler al Piccolo che la considera “una parte profonda” della sua storia e dove verrà allestita per due giorni la camera ardente. A Milano ha conosciuto ed è stata amica di artisti come Alda Merini e di politici come Bettino Craxi e soprattutto Brera, il quartiere storico della città un po’ chic e un po’ bohemien, è stato il centro della sua vita. Fuori dal Piccolo Teatro Grassi di Milano, dove è stata allestita la camera ardente per Ornella Vanoni, si è formato sulla pedonale via Dante un lungo serpentone di centinaia di persone – che arriva quasi fino a piazza Cairoli – che attende di dare un ultimo saluto alla cantante

Una sua canzone accoglie i visitatori
E’ la voce di Ornella Vanoni che canta “Domani e’ un altro giorno si vedra‘” ad accogliere i visitatori alla camera ardente dell’artista allestita al Piccolo teatro di Milano in via Rovello. Accanto al feretro i gonfaloni del Comune di Milano, dalla citta’ metropolitana e della Regione Lombardia e, alle sue spalle, una corona di rose bianche del Piccolo Teatro d’Europa. Un flusso continuo di visitatori, che fuori dal teatro raggiunge quasi piazza Cairoli, si ferma un istante a depositare un fiore e a dire una preghiera.
Il carro funebre che trasporta il feretro di Ornella Vanoni è arrivato intorno alle 10 di questa mattina al Piccolo Teatro Grassi di Milano, accompagnato dagli applausi dei cittadini che di domenica mattina passeggiano per via Dante. Ad attenderne l’arrivo all’ingresso del teatro, in cui Vanoni ha esordito come attrice, c’erano il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi. Nessun fiore ad adornare il feretro in legno chiaro, semplice, come la stessa cantante aveva richiesto, raccomandando di non spendere troppo per la bara, “tanto andrà bruciata”.

Alla camera ardente circa 5mila persone
“Ho appena parlato con la direzione del Piccolo Teatro che ha stimato un passaggio di oltre 5.000 persone fino alle 13 di oggi” alla camera ardente di Ornella Vanoni a Milano, “la testimonianza di un affetto che proseguirà anche nelle giornata di domani” ha detto Tommaso Sacchi assessore alla Cultura del Comune di Milano fuori dalla camera ardente che è stata aperta poco dopo le 10. «È stata una mattinata di grande commozione. Un pezzo di Milano si è stretto intorno a Ornella Vanoni. Sono andati a renderle l’ultimo saluto fan, cittadini, vicini di casa e tanti artisti italiani e internazionali di tutti i mondi: dalla tv al teatro fino alla musica e al cinema. Un grande tributo a una figura di straordinaria importanza” ha aggiunto Sacchi.
Il necrologio del figlio: “Mamma Ornella ci lascia dopo una vita piena di musica e amore”
“Dopo una vita colma di amore per la musica e per le persone a lei più care, ci lascia Ornella Vanoni”. Con queste parole il figlio, Cristiano Ardenzi, nato dal breve matrimonio con l’impresario teatrale Lucio Ardenzi, ha annunciato oggi la scomparsa della madre in un necrologio pubblicato sul ‘Corriere della Sera’. “Cantante, attrice, madre e nonna straordinaria, ha illuminato con il suo talento e la sua sensibilità le vite di chi l’ha conosciuta“, si legge nell’annuncio, firmato dal figlio e dai suoi “amati nipoti”, Matteo e Camilla. Il legame tra Ornella Vanoni e suo figlio Cristiano è stato vissuto sempre con discrezione e lontano dai riflettori. Il figlio trascorse l’infanzia lontano dalla madre, affidato ai nonni per via degli impegni professionali della Vanoni. Questo distacco segnò profondamente il loro rapporto, che nel tempo fu fatto di silenzi, rimpianti e tentativi di riconciliazione. Cresciuto lontano dalla popolarità della madre, Cristiano ha scelto una vita riservata, costruendo la propria famiglia accanto alla moglie e ai figli. L’affetto che non aveva potuto esprimere da giovane madre Vanoni lo riversò poi sui nipoti, instaurando con Matteo e Camilla un legame profondo, rispettoso degli spazi e della libertà individuale.

Fiori dai cittadini per Vanoni: “Milano non ti scorderà mai”
“Ciao Ornella divina, buon viaggio! Sei un attimo senza fine, Milano non ti scorderà mai”. Il messaggio è stato posato da una cittadina con una rosa rossa sul cancello del palazzo dove viveva Ornella Vanoni. Parole che rimandano il grande affetto di Milano per una delle sue artiste più amate. Il figlio Cristiano Ardenzi è nell’appartamento accanto al corpo della mamma. La cantante ha parlato spesso nelle sue interviste del rapporto con lui: “Con Cristiano non è sempre stato facile. Abbiamo avuto un rapporto difficile come spesso accade con i figli di chi fa questo mestiere – aveva detto a Verissimo -. Come attrice potevo portarlo in giro, come cantante dovevo per forza lasciarlo ai miei, questo non gli ha fatto bene. Non puoi spiegare a un bambino che parti perché devi o vuoi lavorare. Io ho lasciato mio figlio ai nonni, che lo hanno adorato, quindi non a dei mostri però questo non lo ha capito e ci ha fatto soffrire tutti e due”.
A Milano lunedì sarà lutto cittadino
Lunedì, in occasione dei funerali di Ornella Vanoni, per volere del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sarà proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese. I funerali si terranno lunedì nella chiesa di San Marco, nel cuore del quartiere Brera, a Milano alle 14.45.
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