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26 Aprile 2024 05:28
26 Aprile 2024 05:28

Operazione “Capolinea” della Guardia di Finanza all’ AMTAB di Bari

Notificate dalle Fiamme Gialle 3 misure interdittive e sequestrati numerosi conti correnti bancari per un valore complessivo di oltre 2 milioni e mezzo di euro

 

nella foto, Pietro Di Paola

Questa mattina  su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari hanno eseguito un provvedimento di sequestro patrimoniale di rilevante valore, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale, dott.ssa Chiara Mastrorilli, e contestualmente notificato tre misure interdittive a seguito di ordinanza del medesimo magistrato. E’ stata data quindi esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, richiesto dal pm Francesco Bretone per un valore complessivo di 2.597.655,64, euro nei confronti di Pietro Di Paola , amministratore, tra le altre, della società OMA SERVICE Srl di Modugno e della OMA snc. Il sequestro è stato operato su numerosi rapporti finanziari nella loro disponibilità.

L’inchiesta è collegata all’affidamento degli appalti per la manutenzione dei mezzi dell’Amtab che, secondo l’accusa di corruzione sarebbe stato concesso da due funzionari della municipalizzata barese all’ OMA SERVICE Srl  in cambio dell’assunzione dei rispettivi figli in una società ritenuta fittizia, la CITYBUS Srl, anch’essa riconducibile allo stesso imprenditore.

Insieme alle misure reali sono state anche notificate tre misure personali “interdittive”: la sospensione dall’esercizio di pubbliche funzioni, per due pubblici ufficiali, Nunzio Lozito, Direttore Generale pro-tempore dell’AMTAB SpA di Bari e Vito Rogazione Stea, già Capo Area Tecnica della stessa società partecipata dal Comune di Bari, la sospensione dall’esercizio di impresa per Pietro Di Paola  .

I provvedimenti sono connessi alle indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Bari, in tema di reati di peculato, truffa, corruzione e falso all’interno di AMTAB e durate oltre un anno, in relazione all’affidamento, alla società OMA SERVICE, del servizio di ricambi tecnici per i mezzi di linea e manutenzione degli stessi. Le attività di indagine hanno permesso di accertare come vi siano state, sin dal 2012, data di inizio del rapporto, una serie di condotte commissive ed omissive, da parte di chi doveva controllare la genuinità delle operazioni commerciali, nel loro quotidiano svolgersi, e quindi in primo luogo Vito Rogazione Stea, quale Capo Area Tecnica, che hanno prodotto di fatto un indebito esborso di danaro a favore della società affidataria quantificato, come detto, in circa 2,6 milioni di euro.

Le omesse verifiche nella somministrazione dei pezzi di ricambio e dei servizi manutentivi, violando tutta una serie di procedure interne all’azienda finalizzate a tale verifica (verbali di collaudo, riscontro dei pezzi di ricambio in magazzino, verifica dei tempi di esecuzione delle lavorazioni per l’applicazione di eventuali penali etc…), hanno fatto sì che l’OMA SERVICE abbia potuto frodare la società pubblica, arrivando persino al punto di attivare un contenzioso legale con AMTAB per il pagamento di fatture (poi  diventate oggetto di una transazione) che  in realtà erano assolutamente irregolari e prive di ogni elemento di controllo diretto a verificarne il fondamento commerciale. Per tali condotte sono indagate cinque persone fisiche  fra le quali compaiono il funzionario Onofrio Soldano e l’ex presidente AMTAB Bari,  Tobia Renato Binetti  (a lato nella foto) ,  indagato in quanto avrebbe firmato, sulla base di un decreto ingiuntivo del Tribunale di Bari, un pagamento (per lavori mai eseguiti )  di oltre 700mila euro in tre rate, e una successiva transazione da 110mila euro per lavori già pagati. Indagate anche due società/persone giuridiche  (la OMA SERVICE Srl e la Citybus Srl.) ,

Sulla base di quanto richiesto dalla Procura della Repubblica, il GIP di Bari, d.ssa Chiara Mastrorilli, ha concesso le descritte misure cautelari personali e reali pur parzialmente e diversamente qualificando alcuni reati,

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