La fiamma olimpica di Milano-Cortina è arrivata in Italia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto oggi al Quirinale la Lanterna che custodisce la Fiamma olimpica dei Giochi invernali 2026, accesa ad Atene e consegnata a Petros Gkaidatzis, primo tedoforo, alla presenza di Stefania Belmondo e Armin Zöggeler, in rappresentanza dello sport italiano. La Fiamma è arrivata a Fiumicino, nel pomeriggio di oggi, per giungere al Palazzo del Quirinale, scortata dai Corazzieri in motocicletta da Piazza Venezia ed Il Presidente del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, e l’Ambassador della Fiamma Olimpica, ha consegnato la Lanterna al Presidente Mattarella, che ha posizionato la Fiamma all’interno del Palazzo del Quirinale, dove rimarrà accesa per tutta la notte.


Alla cerimonia erano presenti l’addetta alla Lanterna Jasmine Paolini, il presidente del Comitato organizzatore della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò, il presidente e il segretario generale del Coni, Luciano Buonfiglio e Carlo Mornati, l’amministratore delegato di Fondazione Milano Cortina, Andrea Varnier e i sindaci di Milano e Cortina, Giuseppe Sala e Gianluca Lorenzi.

Domani, 5 dicembre, alle ore 11 sulla piazza del Quirinale, si svolgerà la cerimonia ufficiale di inaugurazione del viaggio della Fiamma in Italia fino all’inaugurazione dei Giochi. “È incredibile, mi sento onorata, è un’emozione grandissima e mi sto godendo questa giornata”, ha detto Jasmine Paolini dopo essere atterrata con la fiamma olimpica di Milano Cortina, all’aeroporto di Fiumicino. “Che messaggio porta la fiamma? Impegno, passione e pace, spero porti tutto ciò in Italia”, aggiunge la campionessa olimpica di doppio a Parigi 2024 al fianco di Sara Errani.
Il presidente della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, dopo la consegna della lanterna al Capo dello Stato ha dichiarato che queste “sono cose che ti ripagano di tutto ciò che uno ha fatto, magari anche sacrificando qualcosa nella propria vita. Non c’e qualcosa di più sacro di portare la fiamma olimpica. È la dimostrazione concreta del fatto che ci stiamo avvicinando in modo prepotente, romantico, iconico e storico. Le aspettative sono molto alte, bisogna tenerne conto. Mancano due mesi, abbiamo bisogno di ogni giorno perché l’organizzazione è molto complessa. Ogni giorno c’e una cosa nuova, ecco perché non si può mai dire che è tutto pronto”.






