MENU
23 Maggio 2025 07:28

Meloni-Nordio: semaforo verde sulla separazione delle carriere, stop uso distorto intercettazioni

Sul tavolo la separazione delle carriere, stop all'uso distorto delle intercettazioni, un piano carcerario che garantisca la certezza della pena, un cambio di passo per fronteggiare la criminalità diffusa cioè leggi rapina, scippi, spacci.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per discutere dei prossimi provvedimenti in tema di giustizia. “Dare ai cittadini una giustizia giusta e veloce è una priorità assoluta di questo governo e un impegno che abbiamo preso con gli italiani. Siamo determinati a mantenerlo nel più breve tempo possibile“, afferma la Meloni.

Alcuni dei pilastri definiti oggi nell’atteso incontro a Palazzo Chigi, tra la premier Meloni e il ministro Nordio, a cui hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano (che è un magistrato n.d.r.)e quello alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Separazione delle carriere, stop all’uso distorto delle intercettazioni, un piano carcerario che garantisca la certezza della pena, un cambio di passo per fronteggiare la criminalità diffusa cioè leggi rapina, scippi, spacci.

Primo punto, la separazione delle carriere, “che siamo determinati a portare avanti“, assicurano fonti di governo in prima linea sul dossier. Ma Meloni, nel colloquio col Guardasigilli, ha rimarcato anche la necessità di varare un piano carcerario legato inevitabilmente a doppio filo con la certezza della pena, così come un cambio di passo nel fronteggiare la criminalità diffusa “che flagella la vita quotidiana dei cittadini” , avrebbe rimarcato il presidente del Consiglio, “dunque è una priorità“.

Riflessioni anche l’utilizzo delle intercettazioni: non è in discussione lo strumento, ma non possiamo nemmeno accettare un uso distorto che si traduce in gogna mediatica, fughe di notizie, delegittimazione di persone ferite nella loro onorabilità, il ragionamento al tavolo. Il ministro Nordio ha quindi sollevato la questione della cosiddetta paura della firma, rimarcando la necessità di una revisione dei reati contro la Pubblica amministrazione, che consenta agli amministratori di operare con serenità, con certezza, ovvero sapendo se gli atti firmati costituiscono o meno un illecito.

Questo per garantire anche velocità amministrativa, una necessità imposta a maggior ragione dalla sfida che attende l’Italia sul Pnrr: dunque certezza del diritto, stop norme evanescenti che costringono l’amministratore pubblico a lavorare nell’incertezza. Stabilite le priorità nella riunione di oggi, a breve verrà stilato un cronoprogramma: quindì ci sarà presto un nuovo appuntamento, riferiscono le stesse fonti.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Palmisano (Pd) è il nuovo presidente della Provincia di Taranto
Ennesimo ciclone sull'Italia con forte maltempo: previsioni meteo, ecco quando tornerà il bel tempo
Decine di barelle in fila, pazienti parcheggiati per giorni: il pronto soccorso di Taranto come un ospedale da campo. Ma il disastro della sanità non fa più notizia
Elezioni amministrative, urne aperte il 25 e 26 maggio: da Genova a Taranto 117 comuni al voto
Contrasto al fenomeno dei furti di autovetture e riciclaggio a Barletta e Cerignola
Calcio & scommesse illegali. Altre 5 persone arrestate ai domiciliari
Cerca
Archivi
Palmisano (Pd) è il nuovo presidente della Provincia di Taranto
Ennesimo ciclone sull'Italia con forte maltempo: previsioni meteo, ecco quando tornerà il bel tempo
Festival di Cannes 2025, il programma e gli ospiti della nona giornata
Decine di barelle in fila, pazienti parcheggiati per giorni: il pronto soccorso di Taranto come un ospedale da campo. Ma il disastro della sanità non fa più notizia
Elezioni amministrative, urne aperte il 25 e 26 maggio: da Genova a Taranto 117 comuni al voto

Cerca nel sito