MENU
4 Novembre 2025 13:08

L’ingiustizia “giusta” secondo il procuratore Nicola Gratteri, neo-testimonial del “no” alla riforma sulla giustizia

La Calabria è diventata, anche a seguito delle maxi retate di Gratteri, la prima regione italiana per indennizzi versati per ingiuste detenzioni.Lo Stato infatti ha dovuto sborsare ben 78 milioni di euro , dal 2018 al 2024 per pagare gli indennizzi dovuti ai cittadini vittime di ingiusta detenzione in Calabria. Un numero impressionante, che da solo costituisce il 35% della spesa nazionale, cioè 220 milioni.

Il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri ha assunto le vesti di principale volto del “No” alla riforma della giustizia. Ci sembra a questo punto doveroso è giusto il suo curriculum, infarcito di maxi indagini con centinaia di arresti che successivamente si sono rivelati ingiusti nelle aule di giustizia,. Di seguito alcuni casi: partiamo dalla maxi operazione contro la ’ndrangheta del 2003 a Platì, nella Locride, con 125 misure di custodia cautelare, ma alla fine solo 8 degli arrestati vennero condannati; l’operazione “Circolo formato” del 2011, con l’arresto di 40 persone, tra cui il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica e diversi assessori che in seguito vennero assolti.

Da non dimenticare la maxi operazione “Stige”, con 169 arresti, 100 dei quali imputati a processo sono stati poi assolti , un’operazione che Gratteri all’epoca degli arresti definì “la più grande operazione degli ultimi 23 anni” auto-esaltandola come “un’indagine da portare nella scuola della magistratura“; per passare alla nota operazione “Rinascita-Scott”, avviata con 334 persone colpite nel 2019 di misure cautelari (131 imputati su 338, cioè uno su tre, sono stati assolti in primo grado. Indimenticabile l’inchiesta del dicembre 2018 che ribaltò letteralmente gli equilibri della politica calabrese, con le accuse di corruzione e abuso d’ufficio rivolte contro Mario Oliverio all’epoca presidente della Regione Calabria , il quale venne in seguito assolto da tutte le accuse.

il procuratore di Napoli Nicola Gratteri

Anche l’indagine “Erebo Lacinio” del 2021, che vide 8 persone accusate di associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti, le quale vennero tutte assolte, quando nel frattempo la loro azienda fallì; senza dimenticare l’indagine a carico di Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale della Calabria, in un primo momento colpito dalle accuse infamanti di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso il quale venne poi assolto definitivamente dalle accuse che gli provocarono ingiustamente un mese di arresto ai domiciliari.

La Calabria è diventata, anche a seguito delle maxi retate di Gratteri, la prima regione italiana per indennizzi versati per ingiuste detenzioni.Lo Stato infatti ha dovuto sborsare ben 78 milioni di euro , dal 2018 al 2024 per pagare gli indennizzi dovuti ai cittadini vittime di ingiusta detenzione in Calabria. Un numero impressionante, che da solo costituisce il 35% della spesa nazionale, cioè 220 milioni.

Quando il quotidiano il Foglio pubblicò questi numeri, Gratteri sostenne che si trattava “dati totalmente falsi” (dimenticando (o peggio, omettendo che erano estratti dalla relazione del ministero della Giustizia, e quindi più che veri . Non contento il procuratore parlando di sé in terza persona, sostenne che “non c’è una sola ingiusta detenzione attribuibile a Nicola Gratteri”. Un’altra “bufala”fake news”, come documenta l’incredibile vicenda che riguardò l’ imprenditore Francesco Zito, arrestato nella maxi operazione “Stige” (guidata proprio da Gratteri !) che era stato ristretto per 26 giorni in carcere, venendo detenuto ulteriori 152 giorni ai domiciliari, il quale venne assolto e rimborsato con 47 mila euro per l’ingiusta detenzione .

Adesso non contento Nicola Gratteri attacca la riforma Nordio, accusandola di voler sottomettere il pm all’esecutivo. Un’ affermazione falsa e contraria al vero, in quanto l’articolo 104 della Costituzione continuerà a garantire autonomia e indipendenza all’intera magistratura, giudici e pm. Tanta timidezza giornalistica verso il responsabile della procura partenopea sembra decisamente fuor di luogo.

Nonostante tutti questi disastri giudiziari e tante fake news spacciare ai cittadini il procuratore Gratteri imperversa ogni giorno da tv e giornali grazie al fiancheggiamento dalla solita stampa tanto sinistrorsa quanto “schierata” , per commentare la riforma costituzionale e per parlare di “giustizia giusta”. puntualmente senza contraddittorio. Anche perchè Gratteri secondo noi è l’ultimo che può parlare di giustizia giusta !

Come scrive il quotidiano IL DUBBIO, a dispetto certo della sua volontà,si ha come l’impressione che il procuratore Gratteri incarni ormai un cliché, occupi un preciso spazio politico e ideologico che legge le sue interviste, partecipa ai suoi numerosi convegni in giro per l’Italia, compra i suoi libri, accende la tv nelle sue comparsate in video. Un mondo certo in declino, che ha esaurito (tra gli scandali delle toghe e le troppe assoluzioni) la propria “spinta vitale”, ma che resiste a testimonianza e presidio, forse, della propria stessa esistenza, piuttosto che della vera necessità di scovare le mafie svanite ormai nell’ombra”.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Crollo Torre dei Conti, l'operaio estratto sotto le macerie dopo 11 ore non ce l'ha fatta
Donna accoltellata a Milano, arrestato l'aggressore: Vincenzo Lanni . Si era nascosto in un albergo
L’ Anm propaganda il NO al referendum usando aule giudiziarie in giro per l’Italia: “Questa è casa nostra”
Milano, donna accoltellata in piazza Gae Aulenti
Milano è prima nella classifica delle province più pericolose d'Italia per numero di reati
Malagò: "Olimpiadi Milano Cortina 2026 faranno la storia"
Cerca
Archivi
Crollo Torre dei Conti, l'operaio estratto sotto le macerie dopo 11 ore non ce l'ha fatta
L'ingiustizia "giusta" secondo il procuratore Nicola Gratteri, neo-testimonial del "no" alla riforma sulla giustizia
Donna accoltellata a Milano, arrestato l'aggressore: Vincenzo Lanni . Si era nascosto in un albergo
L’ Anm propaganda il NO al referendum usando aule giudiziarie in giro per l’Italia: “Questa è casa nostra”
Milano, donna accoltellata in piazza Gae Aulenti

Cerca nel sito