Arrivata una pesantissima sanzione milionaria da circa 256 milioni di euro comminata dall’ Autorità garante della concorrenza e del mercato alla compagnia aerea irlandese Ryanair, proprio a ridosso delle festività, ritenendo che il vettore low cost abbia sfruttato in modo improprio la propria forza sul mercato italiano per limitare l’attività delle agenzie di viaggio nella vendita dei biglietti aerei.
Secondo l’Antitrust, Ryanair avrebbe messo in atto, a partire dalla primavera del 2023, una strategia progressiva di chiusura nei confronti degli intermediari. In un primo momento, le difficoltà di accesso al sistema di prenotazione si sarebbero manifestate in modo sporadico, per poi diventare sempre più frequenti fino ad arrivare, in alcuni periodi, a un vero e proprio blocco delle operazioni da parte delle agenzie. Un comportamento che, per l’Autorità, ha alterato le normali dinamiche concorrenziali, penalizzando gli operatori turistici e riducendo la libertà di scelta dei consumatori.
A rafforzare la contestazione c’è anche il peso che Ryanair avrebbe sul mercato nazionale: la compagnia trasporta tra il 38 e il 40% dei passeggeri sulle rotte da e per l’Italia, una quota considerata sufficiente a garantire un potere significativo, tale da consentire al vettore di imporre le proprie condizioni senza subire reali pressioni dalla concorrenza. Proprio questo squilibrio avrebbe permesso, secondo l’Agcm, di dettare regole restrittive anche dopo la firma, all’inizio del 2024, di accordi selettivi con alcune agenzie online e tradizionali, accordi che limitavano la possibilità di abbinare i voli Ryanair ad altri servizi turistici.
La situazione, sempre secondo l’Autorità, sarebbe stata normalizzata solo nella primavera di quest’anno, quando la compagnia ha reso disponibile una soluzione tecnica che consente alle agenzie di integrare correttamente le offerte di volo nei propri sistemi, ripristinando condizioni di concorrenza più equilibrate.





