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27 Aprile 2024 03:34
27 Aprile 2024 03:34

La madre di Matteo Renzi rinviata a giudizio a Cuneo

Laura Bovoli verrà processata per concorso in bancarotta documentale a giugno

ROMA – Si apre un processo, il primo, per la mamma dell’ex premier arrivato a seguito del rinvio a giudizio per Laura Bovoli, la mamma di Matteo Renzi, deciso questa mattina  dal giudice per le udienze preliminare del Tribunale di Cuneo,  Emanuela Dufour. La madre di Renzi verrà sottoposta a processo il 19 giugno  per “concorso in bancarotta documentale” per i rapporti  intrattenuti con la società Direkta srl di Mirko Provenzano, con sede a Cuneo,  fallita nel 2014,  attraverso la società Eventi 6 di Rignano sull’Arno (FI) , di cui era amministratrice all’epoca dei fatti (2012)

Secondo il pm Pier Attilio Stea titolare del fascicolo d’indagine nato dall’esposto di uno dei suoi creditori, usufruì di tre note di credito fasulle, pianificate a tavolino con Laura Bovoli, per fronteggiare le richieste di pagamento da parte di quattro cooperative creditrici.

Si conclude così la tormentata udienza preliminare su questa vicenda, la prima dalla quale sono partite le indagini sui coniugi Renzi. Tormentata in quanto inizialmente la stessa giudice si era dichiarata incompatibile. venendo persino ricusate anche dalle difese (per essere stata in passato giudice in un processo collegato), ma la Corte d’Appello di Torino ha invece ritenuto che non ci fosse alcun ostacolo a che decidesse.

Altri imputati nel processo sono Paolo Buono, di San Secondo di Pinerolo, anche lui cliente di Direkta, e Franci Peretta, di Rivalta Bormida il quale teneva la contabilità per Provenzano. Si è costituita parte civile la curatela fallimentare della Direkta attraverso l’avvocato Vittorio Sommacal ed un creditore.   Laura Bovoli, interrogata prima del marito, aveva detto di essersi “dimessa dalla Eventi 6”  il 20 febbraio, società nella quale compariva come amministratrice. Il marito invece ha detto di essersi “cancellato dall’iscrizione agli agenti di commercio”. “Non le amministriamo più, siamo fuori da ogni incarico“, era stata nei giorni scorsi la difesa di entrambi genitori dell’ex premier.

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