MENU
13 Luglio 2025 09:39

La Cassazione ha deciso sulle richieste della prima moglie di Pino Daniele: niente più soldi dal defunto

Da anni l'indimenticabile cantante napoletano era in causa con la sua prima moglie Dorina Giangrande, che era stata anche una corista della sua band musicale, per la riduzione dell'assegno.

ROMA – Dorina Giangrande, la prima moglie e madre di Alessandro Daniele e di Cristina Daniele, figli avuti dal musicista napoletano, con cui alla fine degli anni Settanta convidise dischi e concerti,  dopo la sua separazione  coniugale  riceveva un assegno di mantenimento da 75 mila euro l’anno. Pino Daniele ancora in vita, aveva chiesto la riduzione dell’assegno ma la Giangrande, invece non era d’accordo, e richiedeva persino l’aumento anche dopo la morte dell’artista. L’ ex moglie ha però avuto la peggio.

Prima che la Suprema Corte potesse pronunciarsiPino Daniele è morto come noto improvvisamente, ma ciò nonostante l’ex moglie aveva insistito per avere una pronuncia definitiva, opponendosi alla richiesta di dichiarazione di cessazione delle materia del contendere. La Cassazione ha quindi dovuto dirimere una questione controversa, oggetto di contrasto nella stessa giurisprudenza della Suprema Corte. L’ indirizzo precedente della prima sezione civile della Cassazione sosteneva che la morte “nelle more del giudizio“del soggetto obbligato non determina la cessazione della materia del contendere, permanendo l’interesse della controparte a vedersi riconoscere gli eventuali arretrati. Ma secondo un altro indirizzo più solido e condiviso, la morte invece “travolge” qualsiasi decisione accessoria alla separazione e al divorzio. Da qui la decisione della sospensione dell’assegno da 75 mila euro l’anno.

Nella propria sentenza definitiva la Corte di Cassazione, sostiene che  “l’obbligo di contribuire al mantenimento dell’ex coniuge è personalissimo e non trasmissibile, proprio perché si tratta di una posizione debitoria inscindibilmente legata a uno status personale“. Da questo deriva che l’azione per il riconoscimento dell’assegno di divorzio non può essere portata avanti nei confronti degli eredi dell’ex coniuge ed, allo stesso tempo, che questi ultimi non possono ottenere la restituzione delle somme versate sulla base di provvedimenti non definitivi. A volte chi troppo vuole rischia di perdere tutto.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Arrestato in Colombia Giuseppe Palermo, il re del narcotraffico
Continua il "boom" del turismo: nei primi cinque mesi nel 2025 oltre 500mila nuove presenze
Commissioni buoni pasto ridotte dal 1° settembre: ecco cosa cambia per lavoratori e negozianti
Novità in aeroporto, non servono più i documenti d'identità all'imbarco
Torna a Bari l’evento “La Ripartenza, liberi di pensare”, alla nona edizione ideato da Nicola Porro
Palinsesti Mediaset 2025, Striscia la Notizia tagliata, Simona Ventura alla conduzione di un nuovo Gf
Cerca
Archivi
Arrestato in Colombia Giuseppe Palermo, il re del narcotraffico
La svolta di Sinner e le riflessioni di Djokovic
Continua il "boom" del turismo: nei primi cinque mesi nel 2025 oltre 500mila nuove presenze
Commissioni buoni pasto ridotte dal 1° settembre: ecco cosa cambia per lavoratori e negozianti
Novità in aeroporto, non servono più i documenti d'identità all'imbarco

Cerca nel sito