MENU
29 Marzo 2024 07:31
29 Marzo 2024 07:31

Inchiesta Consip, disposta la perquisizione a casa del giornalista Marco Lillo

Quello che ci sentiamo di dire e commentare è che la legge è uguale per tutti, sopratutto per noi giornalisti, e non si possono violare le leggi dello Stato solo per vendere qualche copia in più in edicola di un giornale o di un libro.

ROMA – È stata effettuata questa mattina una perquisizione nell’abitazione romana del giornalista Marco Lillo del “Fatto Quotidiano” in merito alla fuga di notizie sul caso Consip. La perquisizione, effettuata dalla Guardia di Finanza, sarebbe stata disposta dalla Procura di Napoli dopo la denuncia dell’imprenditore Alfredo Romeo. A quanto risulta, sarebbero stati sequestrati al giornalista anche il computer e i telefoni cellulari.

Secondo quanto pubblicato sul sito del Fatto Quotidiano, Marco Lillo non sarebbe indagato e la Procura di Napoli avrebbe disposto la perquisizione per rivelazione del segreto d’ufficio avvenuta attraverso la pubblicazione del libro «Di Padre in Figlio» di cui il giornalista -attualmente in vacanza – è autore. I finanzieri del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Napoli stanno eseguendo la perquisizione alla ricerca di tracce informatiche sull’origine dei suoi scoop sull’inchiesta Consip nel computer e nei cellulari del giornalista. Al momento, secondo  il FattoQuotidiano.it, si indaga contro ignoti, e in particolare contro “un pubblico ufficiale al momento non identificato che, avvalendosi illegittimamente di notizie non comunicabili in quanto coperte dal segreto investigativo, riferibili ad atti depositati presso l’Autorità Giudiziaria di Napoli, le abbia indebitamente propagate all’esterno“.

“Il decreto – si legge ancora sul sito del quotidiano – è firmato dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dal pm Graziella Arlomede, e l’inchiesta per la presunta violazione del segreto d’ufficio è nata sulla base di una denuncia-querela degli avvocati di Alfredo Romeo, l’immobiliarista napoletano al centro del caso Consip. Secondo l’ipotesi accusatoria di Napoli – prosegue il quotidiano – nel lavorare al libro uscito in edicola il 18 maggio scorso Lillo avrebbe attinto a notizie contenute nell’informativa del Noe del 9 gennaio 2017, dall’informativa del febbraio successivo, e da atti di indagine relativi all’inchiesta della Procura di Napoli su Romeo. La Finanza – conclude il quotidiano – sta cercando questi atti, e le tracce informatiche che potrebbero documentare in che modo e tramite quale fonti Lillo se li è procurati”.

Domiciliari a Romeo, atteso bracciale elettronicoSono stati disposti intanto i domiciliari per Alfredo Romeo, arrestato il primo marzo scorso con l’accusa di corruzione assieme all’ex dirigente Consip, Marco Gasparri. Attualmente l’imprenditore napoletano è ancora detenuto nel carcere romano di Regina Coeli in attesa che sia disponibile il braccialetto elettronico.

Quello che ci sentiamo di dire e commentare è che la legge è uguale per tutti, sopratutto per noi giornalisti, e non si possono violare le leggi dello Stato solo per vendere qualche copia in più in edicola di un giornale o di un libro. Un concetto questo che fra il giornalisti del Fatto Quotidiano è evidentemente poco condiviso ed assolutamente sconosciuto.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

La Guardia di Finanza scopre evasione di circa 3milioni di euro di un associazione culturale a Taranto
Lo storico"sinistrorso"Luciano Canfora a processo per aver diffamato la premier Giorgia Meloni
Colpo alla rete del boss Messina Denaro: arrestati 3 insospettabili
Bari. Parte il maxiprocesso per le occupazioni abusive delle case popolari di Arca Puglia
Alfredo Borzillo, commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica finisce sotto processo
Caso Visibilia, la ministra-imprenditrice Daniela Santanchè indagata per truffa sulla cassa integrazione per il Covid
Cerca
Archivi
Canfora e gli insulti spacciati per libertà
L'ex giudice barese Bellomo radiato dalla magistratura
Il tapiro d’oro di Striscia la Notizia al governatore Michele Emiliano
La Guardia di Finanza scopre evasione di circa 3milioni di euro di un associazione culturale a Taranto
Forza Italia vuole sentire Decaro e Emiliano sul caso Bari in Commissione Antimafia . La presidente Colosimo: "Prima gli atti"

Cerca nel sito