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21 Ottobre 2025 00:59

Il testo integrale della bozza della Manovra 2026

Nel testo consultabile in pdf, ci sono tutte le principali misure annunciate in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri di venerdì scorso

Questa la prima bozza della Manovra fiscale per il 2026.composta da 137 articoli e rappresenta la prima stesura della legge di Bilancio, attesa in Parlamento la prossima settimana.  Nel testo consultabile in pdf, ci sono tutte le principali misure annunciate in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri di venerdì scorso: dal taglio dell’aliquota intermedia dell’Irpef (dal 35% al 33%) alla nuova rottamazione delle cartelle. Compare la revisione al rialzo della tassa sui paperoni, la spending review per i ministeri e un pacchetto di misure per la famiglia e il contributo per banche e assicurazioni.

bozza-Legge-bilancio-18-10-25

La tassa per i super ricchi che spostano la residenza in Italia

Tra le varie misure, compare la revisione al rialzo della tassa sui paperoni, cioè  i super ricchi che spostano la residenza in Italia: la flat tax per i grandi capitali arriva a 300 mila euro dai 200 mila attuali,  la spending review per i ministeri e un pacchetto di misure per la famiglia e il contributo extra per banche e assicurazioni.

La pace fiscale e le date della nuova rottamazione

Per la nuova pace fiscale con i contribuenti, il pagamento delle somme della rottamazione 5 per regolarizzare i debiti con il fisco dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 può essere effettuato in unica soluzione entro il 31 luglio 2026 o nel numero massimo di 54 rate bimestrali, di pari ammontare, con scadenza per la prima, la seconda e la terza, rispettivamente, il 31 luglio 2026, il 30 settembre 2026 e il 30 novembre 2026. E’ quanto si legge nella bozza del ddl Bilancio.  La nuova rottamazione delle cartelle inciderà sulle somme dichiarate ma non versate: sono escluse le somme richieste a seguito di accertamento. L’ultima rata è prevista per il 31 maggio 2035 (54 rate bimestrali): durerà in pratica dieci anni. 

Il taglio della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%

La seconda aliquota Irpef cala dal «35 per cento» al «33 per cento», come spiegato dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dopo il Consiglio dei ministri di venerdì scorso.  Per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 200.000 euro, si legge ancora nel documento, “l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante in relazione ai seguenti oneri è diminuito di un importo pari a 440 euro”. Ovvero, viene “sterilizzato” l’intervento di riduzione della seconda aliquota Irpef, il cui scopo è di tagliare le tasse al “ceto medio”. Qui, le simulazioni del guadagno in busta paga con la riduzione dell’Irpef: tutti i numeri per classi di reddito.  

Banche e assicurazioni: 11 miliardi contributo in tre anni

Revisione del contributo straordinario e affrancamento della riserva, incremento dell’aliquota Irap per gli enti creditizi e le imprese di assicurazione per quest’anno e per il prossimo biennio, sospensione della deduzione dei componenti negativi connessi alle Dta: si compone così, secondo quanto si legge nella bozza della legge di bilancio, l’intervento su banche e assicurazioni da cui il governo si attende 11 miliardi in 3 anni. L’aliquota dell’imposta sostitutiva per svincolare le riserve, si legge, è stabilita nella misura del 27,5% cento per l’affrancamento delle riserve esistenti al termine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2025 e del 33 per cento per l’affrancamento delle riserve esistenti al termine dell’esercizio successivo. Inoltre, per quanto riguarda l’Irap, “per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2025 e i due successivi“, le aliquote “sono incrementate di due punti percentuali. Nella determinazione dell’acconto dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2025 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata applicando le disposizioni di cui al presente articolo”. Come lo scorso anno, si interviene infine con un differimento dei crediti d’imposta. 

Più risorse a Fondo per donne vittime violenza

La manovra assegna più risorse al Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, che era stato istituito nel 2020. La dotazione del Fondo viene incrementata di 500 mila euro per l’anno 2026 e di 4 milioni di euro l’anno a decorrere dall’anno 2027.

500 milioni nel 2026 e 2027 per la carta “Dedicata a te”

La dotazione del fondo che sostiene la carta «Dedicata a te» per gli acquisti alimentari di prima necessità è incrementata di 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Lo si legge nella prima bozza in circolazione della legge di bilancio approvata in Cdm. 

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