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20 Aprile 2024 09:39
20 Aprile 2024 09:39

Il Presidente della Repubblica del Congo Denis Sassou Nguesso incontra l’Ad di Eni Claudio Descalzi

In primo piano i progressi nella valorizzazione e commercializzazione delle risorse di gas nel Paese che, tramite l’utilizzo di impianti galleggianti LNG, consentiranno di esportare circa 1 miliardo di metri cubi di gas nell’inverno 2023-2024 e fino a 4.5 miliardi all’anno a partire dall’inverno 2024-2025. 

Il Presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguesso, ha incontrato oggi a Brazzaville l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, per discutere delle principali attività di business nel Paese e di altre iniziative innovative, in linea con l’impegno dell’azienda per la just transition. All’incontro ha partecipato anche il Ministro degli Idrocarburi, Bruno Jean Richard Itoua

In primo piano i progressi nella valorizzazione e commercializzazione delle risorse di gas nel Paese che, tramite l’utilizzo di impianti galleggianti LNG, consentiranno di esportare circa 1 miliardo di metri cubi di gas nell’inverno 2023-2024 e fino a 4.5 miliardi all’anno a partire dall’inverno 2024-2025. 

Il Presidente e l’AD di ENI si sono focalizzati poi sulle iniziative di agri-feedstock avviate in Congo, che prevedono la coltivazione di ricino e altre oleaginose su terreni abbandonati e degradati, non in competizione con la filiera alimentare, per la produzione di olii vegetali da utilizzare nella bioraffinazione. L’avvio del primo agri-hub per la produzione di olio vegetale è previsto nel 2023, con una capacità di 30.000 tonnellate/anno, in aumento a 170.000 tonnellate/anno nel 2026 fino a raggiungere 200.000 tonnellate/anno nel 2030, con rilevanti sviluppi economici e sociali per le comunità rurali. Tra gli impatti attesi già nel 2023, la generazione di reddito per più di 5.000 famiglie, che saliranno a 90.000 nel 2026 e 100.000 entro il 2030.  

In corso anche studi per implementare progetti di Natural Climate Solutions in ambito forestale, in sinergia con le iniziative di agri-feedstock, che consentono di generare crediti di carbonio e positivi impatti sociali ed economici per le comunità locali promuovendo allo stesso tempo la conservazione della biodiversità.

Le parti, inoltre, hanno fatto il punto sul prossimo progetto di distribuzione di fornelli migliorati, che permetterà di sostituire i tradizionali dispositivi a biomasse, riducendo in maniera significativa l’impatto sul patrimonio forestale e consentendo la generazione di crediti di carbonio. Le imprese locali verranno coinvolte nell’assemblaggio dei fornelli ad alta efficienza, promuovendo l’imprenditoria locale e assicurando lo sviluppo economico.

Infine, è stato fatto il punto sui principali progetti avviati per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile della Nazioni Unite, tra cui il Progetto Integrato Hinda, che garantisce accesso all’acqua, alle cure mediche e all’educazione a circa 25.000 beneficiari. È previsto inoltre l’avvio di un nuovo progetto per assicurare supporto agli istituti tecnici e professionali nei Dipartimenti di Pointe Noire e Plateau per migliorare la formazione, con l’obiettivo di promuovere la creazione di posti di lavoro per i giovani.

Eni è presente in Congo da oltre 50 anni. Ad oggi è l’unica società impegnata nello sviluppo delle ingenti risorse di gas della Repubblica del Congo, e fornisce gas alla Centrale Elettrica del Congo (CEC), che garantisce il 70% della produzione di energia elettrica del Paese.  

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