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28 Marzo 2024 11:00
28 Marzo 2024 11:00

Il Csm a seguito di diversi esposti i trasferisce il pm Savasta “Incompatibile” dalla Procura di Trani a Roma

Al magistrato trasferito era stato contestato di far parte di una “rete di conoscenze” con avvocati, amministratori locali, imprenditori che influenzerebbero le indagini. A capo della procura di Trani era l’attuale procuratore capo di Taranto, Carlo Maria Capristo

Il Csm-Consiglio superiore della magistratura ha trasferito dalla Procura di Trani il pm tranese Antonio Savasta, assegnandolo al Tribunale di Roma con funzioni di giudice. Il provvedimento è stato adottato su richiesta dello stesso magistrato, il quale” al fine di rimuovere le eventuale situazione di incompatibilità”   aveva presentato al Csm l’11 novembre 2016 domanda di trasferimento a Roma, per qualsiasi destinazione, in Corte d’appello, in tribunale o al tribunale di sorveglianza, o in alternativa Foggia .

Il pm Savasta, che coordina l’indagine sul disastro ferroviario fra Andria e Corato, è sotto processo a Lecce per concussione per induzione nei confronti di un imprenditore, indotto a vendere un terreno adiacente alla propria masseria.


La richiesta ha ricevuto il parere favorevole della prima commissione
, che aveva già aperto la procedura di trasferimento d’ufficio “per incompatibilità ambientale e funzionale”, dopo una serie di esposti in cui Savasta, assieme al suo collega Luigi Scimè della stessa Procura, veniva accusato di essere inserito in una “rete di conoscenze” con avvocati, amministratori locali, imprenditori e persone appartenenti alle forze dell’ordine che influenzerebbero le indagini.

Tutto questo sarebbe accaduto mentre a capo della Procura di Trani vi era l’attuale procuratore capo di Taranto, Carlo Maria Capristo che evidentemente non si è accorto di nulla di quanto accadeva accanto a sè in Procura a Trani . La delibera con cui la terza commissione  del CSM proponeva il trasferimento del pm  Savasta al tribunale di Roma  è stato approvata questa mattina dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura.

L’iniziativa viene avviata al termine di una prima istruttoria effettuata dal Csm che in questi mesi ha avuto per protagonista gli uffici giudiziari tranesi, al centro di una rete fitta e incrociata di veleni a tutti i livelli. La vicenda ha avuto inizio un un paio di anni fa quando Roberto Oliveri del Castillo, un giudice per le indagini preliminari che  in passato era in servizio a Trani, dà alle stampe un romanzo, Frammenti di storie semplici”‘ nel quale venivano raccontati fatti e misfatti che avvengono negli uffici giudiziari di provincia.

Intanto corre voce che qualcuno starebbe preparando un nuovo libro analogo a quello che è costato il posto e ruolo a Savasta, ma questa volta tutto accade nella città di Taranto, dove secondo bene informati, quello che accadeva a  Trani in confronto è nulla….

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