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29 Marzo 2024 09:49
29 Marzo 2024 09:49

Guerriglia a Napoli con gli ultrà dell’Eintracht. Scontri con le forze dell’ ordine e tensione anche dopo la partita di Champions League

Scontri tra tifoserie. In fiamme anche un'auto della polizia. Lanci di petardi e fumogeni prima e dopo la partita di Champions League vinta dalla squadra di Spalletti al Maradona. Berlino: "La violenza distrugge lo sport". La Lega: "Il governo tedesco paghi i danni"

Dopo le violenze che hanno preceduto la partita vinta dagli azzurri allo stadio Maradona contro l’Eintracht, ancora fibrillazioni a Napoli. Lancio di petardi e fumogeni sul lungomare. Gruppi di tifosi da due lati limitrofi agli alberghi, subito dopo il match, hanno gettato i petardi e poi sono stati dispersi verso via Chiatamone e lungo via Partenope. Ad agire persone vestite di nero e con il volto coperto. La polizia ha risposto sparando fumogeni. Sul posto anche gli idranti.

Prima della partita di Champions la città di Napoli è stata ostaggio di violenze e devastazioni. Piazza del Gesù, a Napoli, e la vicina via Calata Trinità maggiore, prima delle 18 di mercoledì pomeriggio erano un tappeto di vetri, immondizia, residui di fumogeni e lacrimogeni, acqua degli idranti utilizzati dalle forze dell’ordine.

A scatenare le violenze è stata la calata in città di centinaia di ultrà dell’Eintracht Francoforte che si sono ribellati al divieto della vendita di biglietti ordinata dal Viminale e a poche ore dal ritorno degli ottavi di Champions al Maradona hanno cercato lo scontro con gli odiati rivali partenopei.

Circa 400 supporter tedeschi erano arrivati ieri sera a Salerno, e da quella città avevano preso il treno per Napoli. Sono senza biglietto, vista la battaglia finita anche davanti al Tar che ha reso definitivo il divieto di vendita per loro a causa degli scontri in Germania dell’andata, quando il Napoli vinse 2-0. Ma tutti hanno regolarmente pagato un albergo nel capoluogo campano. E’ passata la mezzanotte da 30 minuti quando in piazza Bellini un gruppo di dieci ultrà dell’Eintracht Francoforte con il volto coperto e vestite di nero ha scagliato bottiglie di vetro contro il bar Alkymya Bellini che era chiuso, e quindi il lancio è senza conseguenze se non piccoli danni. Sul posto sono arrivati i Carabinieri, allertati dai militari dell’Esercito in servizio di vigilanza in piazza.

Successivamente vi è stato sono un corteo e due episodi di tentata aggressione ai tifosi tedeschi con protagonisti gruppi di ultrà del Napoli. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno notato in piazza Dante la presenza di circa 100 tifosi partenopei della curva B divisi in piccoli gruppi; uno di questi, quando ha visto la volante della Polizia, si è dileguato abbandonando 5 aste di bandiera in plastica, due fumogeni e un razzo. 

Nelle ore successive, circa 150 tifosi della curva A, molti dei quali a volto coperto e armati di aste di bandiere, dopo essersi riuniti sempre in piazza Dante, si sono recati in corteo in direzione dell’albergo sul lungomare napoletano che ospitava i tifosi tedeschi, ma sono stati fermati. Sempre nell’area dell’albergo, nel corso della notte, sono stati allontanati altri gruppi di tifosi napoletani armati di pietre, bottiglie e aste di bandiere.

Gennaro Montuori ‘Palummella’

‘Palummella’: “Tedeschi provocano, potrebbe succedere guerra”

“Non solo i tedeschi non sarebbero dovuti venire a Napoli, ma non meritano nemmeno di entrare nello stadio. E’ una sconfitta per lo Stato, per noi; poi dicono che siamo noi i cattivi, questi ci stanno venendo a sfidare in città. Chi li ha fatti entrare si assuma le responsabilità. C’é una guerra in atto, chi aveva l’autorità per fermarli e non lo ha fatto ha commesso un errore grave. Stiamo mandando messaggi distensivi, ma qui c’é gente colpita senza motivo, picchiano i bambini, tolgono i cellulari di mano alla gente, lanciano razzi. E’ una cosa assurda quella che sta succedendo, si sta facendo male al calcio, alle persone a un popolo”. Gennaro Montuori, il ‘Palummella‘ del gruppo storico del Napoli “Commando Ultrà Curva B“, ha così commentato all’Adnkronos dallo stadio ‘Maradona’ i disordini creati dai tifosi dell’Eintracht arrivati dalla Germania per la partita di Champions.

A me è sembrato un tranello quello che stanno facendo, qui tutti ci vogliono colpire, invidiano la tifoseria, la squadra. Allo stadio non c’é nessun tedesco e speriamo di non vederli proprio: gridano ovunque ‘Napoli vaff… ‘ – racconta Palummella – hanno dato fuoco a una macchina della Polizia. Ma si ricordino che una manciata di scugnizzi mandò via da Napoli un esercito di tedeschi con bombe e carri armati. Oggi stiamo dimostrando grande civiltà, perché se reagiamo veniamo chiamati teppisti e ci siamo stancati. Stanno venendo a comandare a casa nostra ma si fermano i napoletani, non i tedeschi. Qua potrebbe succedere una guerra perché dopo una giornata a provocare, la gente è arrabbiata. Quando andammo noi in Germania in Coppa Uefa per un fumogeno arrestarono dieci ragazzi e dovemmo pagare la penale, addirittura ci sequestrarono le felpe”.

Il grosso del gruppo dei tifosi tedeschi è in albergo, ma alcuni potrebbero essere usciti. La scaramuccia è durata poco tempo. A lanciare i petardi potrebbero essere stati anche ultrà partenopei. Al momento in cui scriviamo i gruppi dovrebbero essere dispersi.

Arrivato il giorno, la tensione è salita. Alle 13 oltre seicento tifosi dell’Eintracht Francoforte  hanno lasciato  come in corteo il loro albergo sul lungomare ed hanno attraversano tutto il centro per arrivare fino in piazza del Gesù, ‘marciando’ lungo la Riviera di Chiaia, passando per via Calabritto, piazza dei Martiri, via Chiaia, attraversato piazza Trieste e Trento, piazza Municipio e via Monteoliveto. I reparti mobili della la Polizia hanno seguito il corteo , mentre la zona veniva sorvegliata dall’alto da un elicottero. In piazza i tifosi tedeschi, sembravano solo voler mangiare pizza e bere birra, circondati e protetti da un cordone delle forze dell’ ordine in tenuta antisommossa, con camionette, la zona cinturata e l’elicottero che continuava a sorvolare la zona interessata da possibili scontri. 

Arrivate le ore 17 la situazione è letteralmente precipitata. Dalla zone più popolari di Napoli sono arrivati verso via Calata trinità maggiore decine di persone, pronte a coprirsi il volto. Di sicuro hanno fuochi d’artificio, non potenti, anzi innocui, e qualcuno comincia a spararli in orizzontale verso gli ultrà dell’Eintracht. Immediata la reazione rabbiosa dei tifosi tedeschi che hanno afferrato e lanciato in ogni direzione sedie bottiglie, pietre. di tutto e di più. La Polizia riusciva a tenere separate i due gruppi delle rispettive tifoserie. Partiti i lacrimogeni, attivato in funzione l’idrante. Il parapiglia è totale. Turisti e passanti hanno cercano rifugio nei negozi e nella chiesa del Gesù nuovo, la cui facciata restaurata è stata restituita alla città soltanto ieri. I commercianti hanno chiuso in fretta e furia le porte dei negozi.

Un’auto della polizia di Stato è finita viene incendiata. Molte i mezzi danneggiati e con i vetri in frantumi. Vetrine rotte anche per le attività commerciali della zona. Paura, colluttazioni, grida, scene da guerriglia urbana indegne per una partita di calcio. Le forze dell’ ordine sono riuscite a riportare la calma, ed a gestire i tifosi tedeschi, facendoli salire su bus dell’Anm che li hanno riportato in albergo. Un rientro di non facile, con gruppi di tifosi napoletani che in alcuni tratti del percorso stradale hanno lanciato pietre contro gli autobus che trasportavano i tifosi tedeschi. Nessuno sembra essersi fatto male, sia in piazza che a bordo dei bus. Il lungomare, intorno ai due alberghi è blindato.

La Lega: “Il governo tedesco paghi i danni”

La Lega ha difeso la scelta di Piantedosi di vietare la trasferta da Francoforte. “Che sia il governo tedesco a pagare i danni. Aveva ragione il ministro Piantedosi a chiedere di vietare la trasferta a questi teppisti”, dichiarano fonti leghiste.  

Berlino: la violenza distrugge lo sport 

La ministra dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, ha condannato “con la massima fermezza” gli incidenti avvenuti prima della partita di ritorno degli ottavi di Champions League tra Napoli e Eintracht. “Questa violenza deve essere condannata con la massima fermezza. Criminali violenti e che creano caos distruggono lo sport”, ha scritto in un tweet

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