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16 Ottobre 2025 23:53

Gianluca Soncin resta in carcere per l’omicidio di Pamela Genini: “Premeditazione e crudeltà”

Il 52enne fermato per l’omicidio volontario pluriaggravato della compagna non ha risposto al gip, il giudice ha riconosciuto tutte le aggravanti. In casa trovati coltelli e pistole scacciacani

Gianluca Soncin resta in carcere. Il gip di Milano Tommaso Perna ha infatti convalidato il fermo per il 52enne fermato per l’omicidio volontario pluriaggravato della compagna Pamela Genini, il quale stamattina si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha riconosciuto tutte le aggravanti tra cui la premeditazione, la crudeltà e i futili motivi.

Le armi trovate in casa di Soncin

Nella casa del 52enne sono state sequestrate oggi una quindicina di armi. Da quanto si apprende si tratta di una decina di coltelli di tipo cutter, cioè una sorta di taglierino, e quattro o cinque pistole scacciacani. Un sequestro che consente di descrivere la personalità dell’indagato.

Nel decreto di sequestro compare anche un mazzo di chiavi che somiglia a quello dell’abitazione di via Iglesias a Milano, chiavi di cui l’uomo era riuscito a farsi una copia all’insaputa dell’ex fidanzata e con cui è entrato nell’appartamento al secondo piano dove ha ucciso – con almeno 24 coltellate – la modella e imprenditrice.

La Procura di Milano ha disposto l’autopsia, che sarà fissata a breve, mentre si cercano eventuali altre denunce della vittima che sicuramente a Milano non aveva mai rivelato alle forze dell’ordine precedenti aggressioni e minacce di cui raccontano invece alcuni amici.

Gip, Soncin può uccidere madre vittima

Gianluca Soncin potrebbe uccidere la madre di Pamela Genini e “prendere di mira” Francesco Dolci,, l’ex fidanzato le cui dichiarazioni sono state decisive per ricostruire gli ultimi istanti di vita della donna e il contesto violento in cui è maturato l’omicidio. Lo scrive il gip Tommaso Perna nel provvedimento di convalida del fermo spiegando che c’è il pericolo di recidiva.

“In tal senso, infatti, denotano le stesse modalità dell’azione, violenta e agevolmente ripetibile. Peraltro, sul punto si evidenzia che ha minacciato di morte anche la madre della vittima, non potendosi allo stato escludere che egli porti a compimento anche tale gesto, preannunciato piu’ volte. Parimenti degno di nota è il pericolo che l’indagato, nella sua follia omicidiaria, possa prendere di mira anche F.D. che oltre ad essere reo di essersi frequentato con la vittima prima di Soncin, ha contribuito in misura significativa alla ricostruzione del contesto”.

Il passato di Soncin

La Procura di Milano sta cercando di mettere ordine nella vita di Gianluca Soncin. Già noto per maltrattamenti in famiglia, sposato e con un figlio maggiorenne, un appartamento in affitto a Cervia, si presentava come imprenditore ma di fatto viveva di espedienti. Nessun lavoro stabile, la passione per le armi, Soncin sognava la grande città e il lusso.

Gli inquirenti ascolteranno la ex moglie per capire la personalità di un uomo che, a lungo, avrebbe minacciato la ventinovenne prima di accoltellarla nel suo appartamento in via Iglesias, una casa in affitto nella periferia nord di Milano. Un rapporto che gli amici della vittima, con il sogno di sfondare nella moda e farsi conoscere nel mondo dello spettacolo, raccontano come tormentato.

“Mi sono consultata con la mia famiglia e non avendo nessuno, alcun rapporto con lui non abbiamo nulla da dichiarare – spiega l’ex moglie di Soncin Mi sento unicamente di dire che siamo addolorati e sgomenti per quello che è accaduto ed esprimiamo la nostra massima vicinanza per la famiglia di Pamela. Non abbiamo null’altro da riferire sulla vicenda anche perché vogliamo al massimo rispettare la memoria della ragazza che non c’è più”.

La legale di Soncin: “Non è consapevole di quanto accaduto”

L’avvocata Simona Luceri, nominata d’ufficio ha così descritto Gianluca Soncin,non lucido e dimesso ed al termine dell’interrogatorio.Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha proceduto solo con la nomina del difensore di fiducia e poi ha dichiarato di non voler procedere con l’interrogatorio”, ha spiegato il difensore d’ufficio, che adesso verrà sostituita con un legale di fiducia, “con cui Soncin deciderà la strategia processuale“.

Il 52enne Soncin ha spiegato l’avvocato Luceri. “non è in condizioni lucidissime. È stato una notte in ospedale, è in isolamento da ieri quando è stato dimesso, non è ancora pienamente consapevole di quello che è successo”, Quanto alle condizioni dell’uomo, che dopo aver ucciso la compagna con 24 coltellate ha rivolto l’arma contro se stesso, “è dimesso, con un vistoso cerotto sul collo.

La testimonianza dell’ex: “Da Soncin botte, schiaffi, pugni sui denti”

“Questo è un mostro, lo dicevo a Pamela. Lui da tempo premeditava quello che ha fatto, minacciava di ammazzare lei, la madre, la famiglia, la sorella incinta”. Così è intervenuto in diretta telefonica questa mattina a ‘Storie Italiane’ su Rai 1 con Eleonora Daniele, Francesco Dolci, ex fidanzato di Pamela Genini, uccisa a Milano con 24 coltellate dal suo fidanzato Gianluca Soncin. “Io ero al telefono con Pamela – ha raccontato l’uomo, ripercorrendo gli ultimi istanti di vita della giovane – si sentiva sicura in casa perché era convinta che non si potesse fare il doppione delle chiavi, lui invece l’aveva fatto di nascosto e si è intrufolato in casa. Ha iniziato a gridare ‘aiuto’ e poi a scrivermi messaggi. Mi ha chiesto di chiamare la polizia, io l’ho chiamata subito, ma alla fine il mostro ha fatto quello che aveva già in mente da tempo di fare”.

Tanti sono stati gli episodi di violenza: All’Isola d’Elba aveva tentato di buttarla giù dal terrazzo e ucciderla solo perché una coppia aveva fatto i complimenti al suo cane Bianca – ha rivelato -. Da quel momento aveva iniziato a girare armato. Ha iniziato un’escalation: botte, schiaffi senza motivo, pugni sui denti. Chiedeva scusa ma era semplicemente un gioco a rialzo per arrivare dove doveva arrivare”. Ed ha aggiunto : “All’inizio di questa relazione, Pamela si era distaccata da tutti, da tutto il resto. Ci stavamo iniziando a preoccupare e nel maggio dell’anno scorso, ha iniziato a raccontarmi alcuni episodi strani. Per esempio gli amici di lui una volta hanno detto: ‘Mi raccomando Gianluca, non fare del male a Pamela, non picchiarla. Lei è brava”. Lei ha guardato lui come a dire ‘ma che dicono questi’”.

“Pamela voleva scappare, stava programmando la fuga – ha raccontato ancora l’ex – Voleva una famiglia, un ragazzo normale, crearsi un futuro e sposarsi, non lo voleva da lui. Era arrivata al punto di andare all’estero, mossa dalla disperazione. Era entrata in un vortice spirale, ma ne stava uscendo finalmente: aveva ricominciato a circondarsi di amici, amiche e le portava a casa perché almeno si sentiva più protetta. Noi le abbiamo detto di denunciarlo tante volte, ma lui le diceva ‘lo sai che ti succede se mi lasci o mi denunci’. Faceva appostamenti, la seguiva, la minacciava. Ha vissuto un incubo, tante cose non le raccontava per vergogna perché non voleva essere giudicata. Stava con uno psicopatico e lei me lo diceva”

Le foto dei lividi

“Mi mandava le foto dei lividi”, ha raccontato un’amica di Genini, Nicole, a Mattino Cinque, mostrando alcuni scatti dell’occhio tumefatto e altre lesioni al viso di Pamela, inviate dalla giovane a febbraio di quest’anno. “Un anno fa per gelosia le lanciò addosso una valigia”. Nel corso della trasmissione, anche la testimonianza dell’amica e socia Elisa Bortolotti, che poche ore prima del delitto aveva pranzato con Pamela. 

“Ieri eravamo a pranzo a Lugano, voleva parlarmi perché aveva intenzione di studiare psicologia all’università, dovevo spiegarle come funzionava la piattaforma online dell’università a cui voleva iscriversi”, ha aggiunto Elisa. “Era molto felice, stava per diventare zia e questo la rendeva molto felice. Con Gianluca il rapporto sembrava essersi stabilizzato e forse è stato questo l’errore, dare fiducia a una persona che non voleva il suo bene. Lei era indecisa se denunciarlo, non so se lo ha fatto, ma questo prima dell’estate, verso febbraio-marzo. Gli scatti d’ira credo fossero improvvisi, se fosse stata una cosa continua Pamela si sarebbe allontanata, era solare e piena di vita, non avrebbe mai rischiato. Lui sarà stato molto bravo a non farle capire che era in pericolo”, ha concluso l’amica.

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