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16 Dicembre 2025 09:26

Fuga di notizie su Emiliano: a processo Nicola Pepe ex giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno

Pepe dovrà rispondere a processo di favoreggiamento personale nei confronti dell'ex governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Pepe, all’epoca dei fatti dipendente della Gazzetta del Mezzogiorno, dovrà rispondere a giudizio dell’accusa di aver rivelato al presidente Emiliano che all’epoca dei fatti indagato per finanziamento illecito ed abuso d’ufficio in relazione alla campagna elettorale per le primarie del Pd, accuse dalle quali è stato poi assolto dal Tribunale di Torino, della imminente perquisizione domiciliare e negli uffici della presidenza regionale, con sequestro ed acquisizione di documenti, da parte della Guardia di Finanza.

Secondo l’accusa, rappresentata dalla pm Savina Toscani, il 9 aprile 2019 Nicola Pepe, che è assistito dagli avvocati Roberto Eustachio Sisto e Rosario Cristini, si recò negli uffici della presidenza della Regione Puglia e avvertì Emiliano di quanto aveva appreso poco prima nella redazione barese della Gazzetta del Mezzogiorno, dove lavorava all’epoca dei fatti, rivelandogli l’imminenza di una perquisizione. Non si è ancora capito però chi sia stata la fonte infedele a rivelare l’imminente perquisizione . Emiliano, lo stesso giorno in cui gli venne riferito il tutto da Pepe della rivelazione, denunciò i fatti alla magistratura.

Nicola Pepe era stato condannato lo scorso settembre 2022 per diffamazione in quantoledeva l’immagine delle società “LEDI SRL” e “LADISA SRL”, entrambe controllate dalla holding “FINLAD SRL “, corrente in Bari, e offendeva la reputazione di LADISA Sebastiano e SEBASTIO Francesco, il primo socio delle dette società, il secondo Presidente del CdA e rappresentante legale della “LADISA SRL” nonché Amministratore Unico della “LEDI SRL‘, società, quest’ultima, editrice della testata giornalistica “La Gazzetta del Mezzogiorno” fino alla data del 31 luglio 2021, epoca in cui veniva sospesa la pubblicazione cartacea del quotidiano“.

Il giudice del Tribunale di Bari Valentina Tripaldi, al termine dell’udienza predibattimentale, ha disposto la prosecuzione del giudizio per l’ex giornalista Nicola Pepe, che dovrà rispondere a processo di favoreggiamento personale nei confronti dell’ex governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano. Il processo inizierà il 3 aprile 2026 davanti al giudice monocratico Patrizia Gramegna.

Un processo pressochè inutile in quanto il reato di favoreggiamento personale (Art. 378 c.p.) di cui risponde Pepe si prescrive in 6 anni, calcolati sul massimo della pena edittale (che può arrivare fino a 4 anni) ma mai inferiori ai 6 anni, con un possibile aumento massimo di un quarto (7 anni e 6 mesi) a causa di atti interruttivi (come interrogatori, richieste di rinvio a giudizio, sentenze), seguendo l’Art. 157 c.p.. Ed il processo partirà quindi 6 mesi prima dell’intervenuta prescrizione. E qualcuno la chiama anche giustizia… !

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