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12 Ottobre 2025 12:38

Elezioni Regionali Toscana: urne aperte fino alle 23, vota anche domani

Sono circa tre milioni gli elettori toscani chiamati al voto per eleggere il presidente e i 40 consiglieri della Regione. Lunedì lo scrutinio alla chiusura delle urne, alle 15. Chi sono i candidati
di Ilaria Cerulla

La Toscana oggi, domenica 12 ottobre, al voto per le elezioni regionali 2025. I seggi resteranno aperti fino alle 23 mentre domani, lunedì 13 ottobre, sarà possibile votare dalle 7 alle 15. Lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo, nel corso del pomeriggio, mentre l’eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 26 ottobre e lunedì 27 ottobre.Sono circa 3 milioni – per l’esattezza 3.007.106 – i toscani chiamati alle urne per eleggere il presidente della Toscana e i 40 consiglieri della Regione. I diciottenni al voto sono circa 17 mila. 3.922 le sezioni in tutta la regione, tra cui 29 ospedaliere.

Nel 2020 affluenza più bassa in 50 anni

Cinque anni fa, alle consultazioni regionali del 2020, con poco meno di tre milioni di elettori chiamati alle urne a votare furono 1.870.283 toscani (il 62,6%): nel 2015 l’affluenza più bassa nei cinquant’anni di storia della Regione, poco oltre il 48 per cento, ben lontana dal 95,9 per cento del 1970 quando le Regioni sono nate. Dal 1970 ad oggi è la dodicesima volta che i toscani sono chiamati ad eleggere i loro rappresentanti in Consiglio regionale. Dal 2005 eleggono direttamente anche il presidente della giunta. Di presidenti ce ne sono stati finora otto

I candidati alla presidenza

A contendersi la carica di governatore della Toscana tre candidati. Il presidente della Regione uscente, candidato del campo largo di centrosinistra, Eugenio Giani ‘governatore uscente’, che si ricandida per il centrosinistra con l’appoggio del Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e la lista civica ‘Eugenio Giani Presidente – Casa Riformista’. Giani fu eletto presidente della Regione Toscana nel 2020, succedendo a Enrico Rossi. Per il centrodestra è candidato governatore il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi , sostenuto da Fratelli d’ItaliaForza ItaliaLegaNoi Moderati e la lista civica “È Ora! – Tomasi Presidente”. Nel 2017 è stato eletto sindaco di Pistoia e rieletto poi nel 2022 al primo turno, è coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Antonella Bundu con il sostegno di Toscana Rossa, la lista che mette insieme Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Possibile. La Bundu, nel corso della sua carriera politica, è stata consigliera comunale e si è candidata a sindaca di Firenze nel 2019. Se nessuno raggiungerà almeno il 40 per cento dei voti si andrà tra due settimane al ballottaggio: un’eventualità che nessuna delle legge elettorali delle altre Regioni contempla.

Come si vota e chi può votare

Ai seggi occorre presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Se smarrita, un duplicato può essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali saranno per questo aperti anche oggi. I toscani che vivono all’estero (o anche in un’altra regione) dovranno tornare a casa se vorranno votare. Sono previsti rimborsi per il viaggio: fino a 103 euro per chi arriva da un Paese europeo, 206 per chi si muove da un altro continente, autostrade gratuite ed agevolazioni su treni, aerei e traghetti.

Due voti

Una scheda ma due voti. Ci sarà una sola scheda, di colore arancione, ma due sono i voti: uno per il presidente, l’altro per una delle liste in appoggio e dunque per la composizione della futura assemblea regionale. Due voti che possono essere anche disgiunti, come già si poteva fare dal 2010. Sulla scheda i simboli sono incolonnati sulla sinistra e, a fianco, è indicato il candidato presidente collegato, il cui nome, in caso di coalizione, si trova all’interno di un rettangolo ampio corrispondente alle liste che lo sostengono. Accanto a ogni simbolo si trova sulla scheda l’elenco dei candidati consiglieri della circoscrizione con una casella a fianco da contrassegnare per indicare la preferenza.

Di circoscrizioni ce ne sono tredici in tutta la Toscana: quattro per la città metropolitana fiorentina e una per ciascuna altra provincia. I nomi dei candidati consiglieri, come l’ordine delle liste, variano da circoscrizione a circoscrizione. Non era obbligatorio neppure presentarsi in tutte: a ciascuna lista per essere ammessa ne bastavano nove. In questa tornata elettorale tutte le liste sono comunque presenti in ogni circoscrizione.

Voto disgiunto e preferenze

Il voto disgiunto, possibile dal 2010. Il voto a una lista automaticamente si trasferisce al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. È possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto “voto disgiunto” per l’appunto). Lo si può fare indicando anche uno o due aspiranti consiglieri.


Le preferenze, uomo e donna se due.Tornate nel 2015, rimangono infatti le preferenze:
ovvero la possibilità di votare per uno o due candidati consiglieri di una stessa lista anzichèsu elenchi bloccati, salvo nel caso del listino regionale (possibilità consentita dalla legge ed utilizzata, nell’attuale tornata elettorale, solo da Pd e Lega). Se la lista raccoglie un numero sufficiente di voti per entrare in Consiglio regionale i candidati del listino regionale bloccato – tre per il Pd e uno per la Lega – saranno i primi ad essere eletti: i loro nomi non sono riportati sulla scheda, ma sono presenti nei manifesti ufficiali delle elezioni.

Sulla scheda, in presenza di listino bloccato, sotto il simbolo è riportata la dicitura “lista regionale presente”. Tutti gli altri nomi dei candidati di collegio sono riportati e basterà spuntare la casella. Nel caso un elettore esprima due preferenze, una dovrà riguardare un candidato uomo e l’altra una candidata donna (o viceversa) , naturalmente tutti e due sempre della medesima lista. Nel caso di assenza di alternanza di genere la seconda preferenza in ordina di lista sarà annullata. Con oltre tre nomi indicati tutti i voti di preferenza saranno annullati. I consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e saranno sostituiti dai primi non eletti.

In caso di ballottaggio

Ballottaggio, solo se nessuno al 40 per cento. Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane: tra le Regioni la Toscana è l’unica che lo prevede. Ma a differenza della regola che riguarda le elezioni comunali, dove la soglia sotto cui si ricorre al ballottaggio èil 50 per cento più uno dei votanti, nel caso delle regionali toscane l’eventualità si concretizzerà solo se nessun candidato presidente raccoglierà almeno il 40 per cento dei voti validi. La possibilità di un turno suppletivo èstata introdotta nel 2015.Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati.

Tra il primo e il secondo turno non sono ammessi ulteriori collegamenti tra le liste: le coalizioni rimangono invariate. Cinque anni fa Eugenio Giani, candidato del centrosinistra, raccolse al primo turno il 48,62 per cento dei consensi contro il 40,46 per cento di Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra. Alle urne si reco’ il 62,6 per cento degli elettori, un’affluenza più alta e in controtendenza rispetto al 2015 (quando fu il 48,28 per cento, la più bassa di sempre).

La nuova giunta. I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito della Regione attraverso il portale nazionale Eligendo. Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà alla Corte di appello proclamare il nuovo presidente: di solito nei dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell’occasione il neo presidente comunicherà i componenti della nuova giunta, che nella legislatura in corso ha contato otto assessori (quattro donne e quattro uomini).

Le province e i comuni toscani al voto

Tra le province con più elettori c’è in testa quella fiorentina (781 mila), seguita da Lucca (quasi 356 mila, ma un settimo vive all’estero), Pisa (341 mila), Livorno (287 mila), Arezzo (quasi 274 mila) e Pistoia (quasi 247 mila). Le province con meno elettori sono Siena (208 mila), Prato (182 mila), Grosseto (177 mila) e Massa-Carrara (quasi 171 mila).

Firenze, tra i 273 comuni toscani, è quello con il maggior numero di iscritti nelle liste elettorali (288 mila). Sul podio, uniche altre città con più di centomila elettori, ci sono anche Livorno (137 mila) e Prato (132 mila). Tra i comuni con meno elettori il primato va a Capraia Isola (368 all’ultima revisione semestrale di giugno) e Sassetta (378): ambedue in provincia di Livorno, si scambiano nelle posizione rispetto a cinque anni fa. Terzultimo si conferma Montemignaio (460) in provincia di Arezzo. Sono tutti comuni con una sola sezione elettorale, come Orciano Pisano, Fosciandora, Ortigiano Raggiolo, Chitignano, Careggine, Guardastallo e Casale Marittimo.

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