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6 Ottobre 2024 02:53

Ecco perché Daniela Santanchè indagata da oltre 8 mesi ha dichiarato di non saperlo

La ministra del Turismo Daniela Santanché, come rivelato dal «Corriere della Sera » nel novembre 2022, risulta indagata da mesi per falso in bilancio. Ma la notifica dell’inchiesta, che risale a marzo 2023, ad oggi non le è ancora stata notificata dall' ufficiale giudiziario

La circostanza imbarazzante che Santanché sia indagata per falso in bilancio nelle comunicazioni 2016-2020 di Visibilia Editore spa è infatti noto sin da quando lo scrisse il CORRIERE DELLA SERA il 2 e 3 novembre 2022) non in virtù di un eventuale riuscito scoop, ma semplicemente perché tra gli atti della richiesta trasmessi dalla Procura di Milano al Tribunale Fallimentare di staccare la spina e mettere in liquidazione ben quattro società del gruppo Visibilia dell’imprenditrice, indebitate principalmente con il Fisco, sulla base di una relazione di servizio del 30 settembre 2022 del Gruppo Tutela Mercati della Guardia di Finanza di Milano che indicava ai pm milanesi “la sussistenza del reato di false comunicazioni sociali“. Quindi nessuno scoop del quotidiano Il Domani.

La ministra del Turismo nel negare l’evidenza dei fatti si è aggrappata nella sua audizione parlamentare dinnanzi ai parlamentari intervenuti nell’informativa in Senato di mercoledì 5 luglio, alle note lungaggini burocratiche-giudiziare di proroga delle indagini che è stata utilizzata dal ministro Daniela Santanchè nella sua esposizione di chi finge di non sapere che il ministro sia indagata da mesi per falso in bilancio , a partire da lei che fingendo di scandalizzarsene nel leggerlo qua e là adesso, e chi vuole denunciare la “stampa a orologeria” che in questo caso non esiste minimamente.

All’inizio di novembre 2022 Santanchè sbandierò una certificazione di routine della Procura all’istanza dei suoi legali contemplata dall’articolo 335 del codice di procedura, attestante che “non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazione” per provare a smentire la notizia , chiunque conosca un pò la procedura penale capì immediatamente che si trattava di una possibile applicazione dei pm all’articolo 3 bis di quell’art.335, cioè alla facoltà in caso di indagini complesse di ritardare (per un massimo di 3 mesi) la comunicazione dell’iscrizione.

Gli avvocati della Santanchè, la quale non lo ammetterà mai, proprio in quei giorni, e poi più volte durante lo svolgimento delle udienze fallimentari, avevano avuto con la Procura interlocuzioni esplicite nelle quali era un dato noto ed assodato che la Santanchè risultasse indagata sia per falso in bilancio che per concorso in bancarotta, motivo per il quale la ministra si è ben guardata dal richiedere di nuovo la certificazione del 335, in maniera tale da poter proseguire ad affermare di non aver notizia formale di indagini giudiziarie nei suoi confronti a proprio carico.

Un qualsiasi avvocato di diritto penale sa molto bene che dopo sei mesi dall’iscrizione nel registro degli indagati è previsto un altro passaggio procedurale, cioè quello che consente ai pm, qualora abbiano bisogno di altro tempo per indagare, di chiedere al giudice delle indagini preliminari a pena di inutilizzabilità delle successive acquisizioni, una proroga delle indagini , che il Gip deve notificare la proroga all’indagato il quale quindi così viene informato delle indagini a suo carico. Se l’indagato ha già nominato un difensore, quella notifica avviene in breve con una comunicazione di posta elettronica certificata (Pec) al legale.

La Santanchè che ha avuto in passato altri procedimenti penali a Milano, in relazione all’indagine sul falso in bilancio della società Visibilia, in realtà non aveva mai conferito un formale mandato a un avvocato penalista, ed il difensore il civilista che la assiste e patrocina nelle udienze fallimentari delle società non aveva quindi alcun titolo ad essere informato. In casi come questi la richiesta della proroga delle indagini va notificata al domicilio dell’indagato, e se ne ha prova documentale soltanto quando al Gip torna la «cartolina» attestante la riuscita consegna della notifica dall’Ufficiale Giudiziario (Ufficio Unep) .

Nel caso della Santanchè, da quel rapporto della Guardia di Finanza chiunque avrebbe potuto dedurre che fosse stata indagata sin dalla fine di settembre 2022i cui sei mesi sono scaduti lo scorso 30 marzo, cioè quando la Procura di Milano ha richiesto al Gip la proroga delle indagini, la cui notifica però non è stata completata ed è ancora in corso a mezzo ufficiali giudiziari. Probabile quindi che a questo punto la “cartolina” di notifica , completi il proprio viaggio e arrivi per ironia della sorte soltanto nei prossimi giorni.

Quindi nessuno “scoop” del quotidiano Il Domani e tantomeno nessuna “persecuzione” come asserisce la ministra del Turismo.

Oltre al ministro del Turismo Daniela Garnero Santanchè risultano indagati sua sorella Fiorella Garnero, il suo compagno-convivente Dimitri Kuntz (unico a depositare già la nomina degli avvocati Salvatore Sanzo e Nicolò Pelanda) il quale è stato presidente di Visibilia Editore, gli ex consiglieri di amministrazione di Visibilia Massimo Cipriani Davide MantegazzaMassimo Cipriani, Davide Mantegazza e l’ex sindaco del collegio sindacale Massimo Gabelli.

Il consulente della Procura di Milano Nicola Pecchiari, nelle sue relazioni del 25 gennaio e 3 maggio 2023 inviate ai pm Laura Pedio e Maria Giuseppina Gravina (subentrata dopo che l’iniziale pm Roberto Fontana era stato eletto al Csm), ha evidenziato che “indubbiamente la presentazione di bilanci inattendibili, a partire quantomeno dal 2016, abbia ritardato l’emersione di un dissesto patrimoniale significativo, ancora evidente in capo a Visibilia al 30 giugno 2022″.

Leggendo i resoconti dei media Giorgia Meloni – che durante l’informativa era infatti in viaggio da Varsavia -non avrebbe apprezzato la difesa della ministra. Con l’occasione, si potrebbero, non subito, aprire le porte per un mini-rimpasto ed i rumors iniziano già a ipotizzare come neo-ministro del Turismo Valentino Valentini: berlusconiano doc, attuale vice-ministro alle Imprese, con grande esperienza nelle relazioni internazionali il cui nome circola già da giorni .

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