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28 Marzo 2024 11:55
28 Marzo 2024 11:55

Ecco chi sono i 58 delegati-grandi elettori delle Regioni

Tutti i rappresentanti-delegati delle Regioni presenti a Roma per eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Tra i rappresentanti scelti, la maggioranza è del centrodestra, poche le donne: solo sei

di Redazione Politica

I 58 delegati regionali che da oggi lunedì 24 gennaio hanno indossato l’abito “buono” per vestire i panni dei Grandi elettori, per eleggere il prossimo presidente della Repubblica, votato dal Parlamento in seduta comune con la partecipazione appunto dei delegati eletti dai Consigli regionali. In totale, i Grandi elettori sono 1.009: 321 senatori, 630 deputati (tra questi c’è anche la new entry Cecilia D’Elia del Pd scelta alle suppletive di Roma centro che ha preso il seggio della Camera lasciato libero dal sindaco Roberto Gualtieri) e 58 delegati regionali (tre per ogni Regione, generalmente due di maggioranza e uno di opposizione, a eccezione della Valle d’Aosta che ne avrà uno, garantendo anche la rappresentanza delle minoranze).

Tattiche, sgambetti negli stessi schieramenti soprattutto nel centrodestra alleanze in bilico. In Lombardia la Lega ha nominato due delegati mentre il Pd è stato estromesso a favore del M5S. Cosa che invece non è successa nel Lazio: qui il Pd ha retto nonostante le insistenze dei grillini che volevano uno dei loro al posto del secondo dem scelto (oltre a Zingaretti).

Questa la mappa completa dei 58 Grandi elettori designati dalle Regioni. Il centrosinistra arriva a 25 delegati rispetti ai 33 del centrosinistra. Quasi irrilevante la presenza femminile: solo su 58.

Valle d’Aosta  

La Valle d’Aosta, cui secondo l’articolo 83 della Costituzione spetta un solo delegato, sarà rappresentata dal presidente della Giunta Erik Lavevaz (Union Valdotaine).

Trentino Alto Adige 

Maurizio Fugatti (Lega), Josef Noggler (Svp) e Sara Ferrari (Pd) sono i tre delegati della Regione Trentino Alto Adige che partecipano all’elezione del presidente della Repubblica. Li ha eletti il consiglio regionale lunedì 17 gennaio. Fugatti, presidente della Provincia di Trento e della giunta regionale, ha ottenuto 33 voti su 61 espressi. Noggler, presidente del consiglio regionale del Trentino Alto Adige e vicepresidente del consiglio provinciale di Bolzano, ha ottenuto 29 preferenze. Mentre la dem Sara Ferrari, consigliera provinciale di Trento e consigliera regionale, ne ha prese 22.

Liguria 

La squadra ligure dei Grandi elettori è composta dal governatore Giovanni Toti, centrista, il presidente del consiglio, il leghista Gianmarco Medusei, e il consigliere del Pd Sergio Rossetti.

Piemonte 

Il Piemonte ha scelto i suoi delegati: tutti uomini e due del centrodestra. Si tratta del governatore Alberto Cirio di Forza Italia, del presidente leghista del Consiglio regionale Stefano Allasia e dell’ex capogruppo Pd nella passata legislatura Domenico Ravetti. I tre sono stati votati martedì scorso a scrutinio segreto dal Consiglio regionale, riunito da remoto, dopo l’annullamento della prima votazione nella quale era stata registrata una discrasia fra il numero dei votanti e il numero di voti pervenuti dalle Pec dei consiglieri per lo scrutinio. Cirio ha ottenuto 30 voti, Allasia 28 e Ravetti 16.

Lombardia 

La scelta dei delegati lombardi non è stata così semplice. Il Pd è stato fatto fuori e scelto un esponente del M5S, una mossa che testimonia quanto l’alleanza tra Pd e 5S sia sempre in bilico. In quota opposizione, infatti, è stato scelto il grillino Dario Violi votato soprattutto dal centrodestra. Sconfitto il dem Fabio Pizzul. Il Partito democratico lombardo con una nota ha parlato di “accordo sottobanco” per aggiungere quel voto ai sostenitori di Silvio Berlusconi. Ma il diretto interessato, Violi, ha negato. Alla fine, per Roma partono il governatore leghista, Attilio Fontana, il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi (con un passato in Forza Italia e poi passato con Salvini) e il grillino Dario Violi.

Veneto 

Due leghisti e un dem. In Veneto la scelta dei delegati-Grandi elettori è stata senza sorprese. A votare il successore di Mattarella, sono il governatore leghista Luca Zaia, il presidente del consiglio, altro leghista Roberto Giambetti e il capogruppo del Pd, Giacomo Possamai.

Friuli Venezia Giulia 

Il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin di Forza Italia, il presidente leghista della Regione Massimiliano Fedriga e il dem Sergio Bolzonello dell’opposizione. Sono i tre grandi elettori del Friuli Venezia Giulia che a Roma, dal 24 gennaio, parteciperanno alle votazioni per il nuovo presidente della Repubblica. Tutti i 49 consiglieri eletti (29 di maggioranza, se comprendiamo due dei tre esponenti del Gruppo Misto, e 20 di opposizione) hanno partecipato giovedì scorso al voto a scrutinio segreto, che consentiva di esprimere un massimo di due preferenze. È stato il presidente Zanin a ottenere il maggior numero di consensi (31, più del totale dei voti della maggioranza), seguito dal governatore Fedriga (27) e da Bolzonello (16).

Emilia Romagna

Anche la Regione Emilia-Romagna ha eletto i tre delegati regionali che partecipano a Roma alle votazioni per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica. La maggioranza ha premiato le due massime cariche, il presidente della Regione Stefano Bonaccini del Pd e la presidente dell’Assemblea Emma Petitti (anche lei del Pd). Il centrodestra ha puntato invece sul capogruppo della Lega Matteo Rancan. Critiche di Fratelli d’Italia sul voto telematico avvenuto tramite app (metodo utilizzato per ridurre i rischi di contagio in aula).

Toscana

Alla fine sono stati scelti il governatore pd Eugenio Giani (che ha ottenuto 25 voti), il presidente dem del consiglio regionale Antonio Mazzeo (per lui 27 preferenze) e il consigliere della Lega Marco Landi (13 voti). Non è stata eletta, ma ho ottenuto due preferenze la 5 Stelle Irene Galletti.

Umbria 

Dall’Umbria sono partiti per Roma la governatrice leghista Donatella Tesei, il presidente del consiglio regionale Marco Squarta di Fratelli d’Italia e Fabio Paparelli del Pd.

Marche 

A rappresentare le Marche sono il governatore di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, il presidente del Consiglio regionale Dino Latini (Udc) e Maurizio Mangialardi (Pd). Su 29 votanti il presidente della Regione ha ottenuto 12 preferenze, il presidente del consiglio regionale 9 ed il capogruppo del Pd 8.

Abruzzo 

Tra le pochissime donne scelte come delegato regionale c’è la grillina abruzzese Sara Marcozzi. Insieme a lei parteciperanno alle votazione anche il governatore di Fdi, Marco Marsilio e il presidente del consiglio regionali, il forzista Lorenzo Sospiri. L’Abruzzo è stata la prima regione a scegliere i propri rappresentanti già dallo scorso 27 dicembre.

Molise 

Il Consiglio regionale del Molise ha eletto il governatore Donato Toma di Forza Italia, il presidente dell’ Assemblea  Salvatore Micone (Udc) e il consigliere Andrea Greco (M5S).

Lazio 

A differenza della Lombardia, nel Lazio tra Pd e M5S alla fine ha vinto il primo. Oltre al governatore dem Nicola Zingaretti, il futuro presidente della Repubblica sarà votato da Marco Vincenzi anche lui del Pd. Per il centrodestra all’opposizione è stato scelto Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia. Il Pd ha retto, nonostante le insistenze dei grillini che volevano uno dei loro al posto di Vincenzi.

Campania 

Sgambetti tra forzisti in Campania. Sicuro in quota opposizione era stato dato l’azzurro Stefano Caldoro – sfidante di Vincenzo De Luca alle regionali – ma a sorpresa tra i Grandi elettori è stata eletta Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale che ha fatto sapere che il suo voto andrà al leader del suo partito, Silvio Berlusconi. Gli altri due Grandi elettori campani sono il governatore Vincenzo De Luca e il presidente del consiglio Gennaro Oliviero, entrambi del Pd.

Puglia 

I tre grandi elettori pugliesi sono il governatore del Pd Michele Emiliano che ha ricevuto 31 voti, la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone (sempre Pd) che ne ha ricevuti 30, e il vicepresidente del Consiglio regionale Giannicola De Leonardis (Fdi) che ha ottenuto 15 voti. Non ci sono state sorprese nel centrosinistra rispetto alle indicazioni iniziali, mentre nel centrodestra alla fine ha prevalso la linea di Fratelli d’Italia, primo partito di opposizione mentre Paolo Pagliaro eletto nella lista civica “La Puglia domani”, ma di fatto dalla Lega, ha dovuto fare un passo indietro.

Basilicata 

Per la Basilicata a partecipare all’elezione del successore di Mattarella saranno tre uomini, due del centrodestra e un democratico. Ossia: il governatore forzista Vito Bardi, il presidente del Consiglio regionale il leghista Carmine Cicala e Roberto Cifarelli, quest’ultimo consigliere regionale in quota Pd.

Calabria 

Dalla Calabria la schiera che voterà il nuovo capo dello Stato è tutta maschile. I tre delegati indicati dal Consiglio regionale per partecipare all’elezione del presidente della Repubblica sono il presidente della giunta Roberto Occhiuto di Forza Italia, il presidente del Consiglio Filippo Mancuso (Lega) e il consigliere dell’opposizione e capogruppo del Pd Nicola Irto. Un riconoscimento del partito a Irto, che fu fatto fuori nella corsa a governatore.

Sardegna 

Per la Sardegna ci sono i presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Christian Solinas (Psd’Az) e Michele Pais (Lega), e il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau.

Sicilia 

L’Assemblea regionale siciliana ha eletto il presidente Nello Musumeci (Diventerà Bellissima), il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè di Forza Italia e Nunzio Di Paola (M5S).

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