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19 Aprile 2024 07:41
19 Aprile 2024 07:41

E’ morto Maurizio Costanzo. Si spegne un uomo libero, un grande giornalista

Ha portato tanta allegria e leggerezza nelle case degli italiani ma anche tanto impegno sociale , come le campagne contro la mafia affiancando il suo amico Giovanni Falcone, spesso ospite nei suoi programmi , subendo il 14 maggio 1993 un attentato mafioso (fallito), quando un’auto imbottita con 90 chili di tritolo esplose mentre passava a bordo dell’auto blindata che lo conduceva in teatro, assieme a sua moglie.
di Antonello de Gennaro

La notizia è appena stata battuta dalle agenzie, e non avrei mai voluto darla, ma purtroppo si è spento oggi Maurizio Costanzo,  aveva 84 anni, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore, per il quale ho avuto l’onore e la fortuna di lavorare a “Buona Domenica” su Canale5, ed a cui devo molti insegnamenti di giornalismo, etica e professionalità. La triste notizia è stata data dal suo ufficio stampa.

Nato a Roma il 28 agosto 1938, figlio di un impiegato al ministero dei Trasporti e di una casalinga, nato il 28 agosto 1938 a Roma, a 18 anni diventa cronista nel quotidiano romano Paese Sera per poi assumere l’incarico, a soli 22 anni, di caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia. Pochi anni più tardi esordisce come autore radiofonico e nel 1966 è coautore del testo della canzone ‘Se telefonando’, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina

Maurizio Costanzo è anche co-ideatore del personaggio di Fracchia, creato e portato al successo da Paolo Villaggio, attore da lui scoperto nel 1967 in un cabaret di Roma. A partire dalla metà degli anni Settanta è ideatore di numerosi spettacoli televisivi. Il grande successo arriva nel 1976 con il talk-show “Bonta’ loro”. Seguiranno “Acquario“, “Grand’Italia“, “Fascination“. Nel 1982 realizza il suo spettacolo televisivo più famoso, celebrato e longevo, il “Maurizio Costanzo Show” (40 anni di puntate e quasi 55.000 ospiti intervistati),

Costanzo è stato un gigante della televisione. Per diversi anni è stato l’autore e conduttore più importante della televisione italiana. ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali (“Il marito adottivo”, “Vuoti a rendere” ecc.). Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show “Bontà loro”. Ma il suo nome è legato sopratutto al “Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset. Tra i suoi programmi più noti, anche “Buona domenica“. Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l’Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022). Dal 1995 era sposato con Maria De Filippi.

È suo il primo talk show della tv italiana, un genere che diventerà poi tanto imprescindibile quanto inflazionato: Bontà loro (Rai1, 1976 – 1978) è il primo di una serie di programmi che avranno la loro fioritura finale nel 1982 con il Maurizio Costanzo Show, in scena dal Teatro Parioli di Roma.

E’ stato un vero talent scout dello spettacolo, offrendo la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare Enrico Brignano, Gioele Dix, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, David Riondino, Daniele Luttazzi, Alessandro Bergonzoni, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Platinette, Giampiero Mughini, Vittorio Sgarbi, Fiorello… portando tanta allegria e leggerezza nelle case degli italiani ma anche tanto impegno sociale , come le campagne contro la mafia affiancando il suo amico Giovanni Falcone, spesso ospite nei suoi programmi , subendo il 14 maggio 1993 un attentato mafioso (fallito), quando un’auto imbottita con 90 chili di tritolo esplose in via Fauro (vicino al Teatro Parioli) mentre passava a bordo dell’auto blindata che lo conduceva in teatro, assieme a sua moglie. Un attentato che Costanzo riteneva come una “medaglia” al suo impegno antimafia di cui era fiero. In seguito all’omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, realizzò con Michele Santoro una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile la scena in cui Costanzo bruciava in diretta una maglietta con scritto “Mafia made in Italy“.

In un’intervista Maurizio Costanzo ha voluto rievocare due momenti di quella lunghissima esperienza: “Il bello è la sensazione che provi quando fai una cosa concreta: come quando gli spettatori nel 1994 hanno raccolto i soldi per ricostruire un ponte distrutto nell’alluvione del Piemonte o quando hanno contribuito a mettere in piedi ospedali per Emergency o a finanziare progetti per neutralizzare le mine antiuomo“.

Non smetterò mai di ringraziarlo per i suoi consigli, il suo aiuto, i suoi insegnamenti. Ciao caro Direttore ti ho voluto bene e sarai sempre nel mio cuore.

La Direzione, redazione e tutti i collaboratori del nostro giornale si associano al lutto dei figli di Maurizio Costanza ed abbracciano con il cuore Maria De Filippi.

Il cordoglio per la scomparsa di Costanzo

La scomparsa di Maurizio Costanzo ha commosso il mondo dello spettacolo, della politica e della cultura. Tra i primi personaggi noti a rivolgere un saluto al giornalista scomparso, Emma Marrone (che scrive “Ciao Mauri” con un cuore spezzato), Antonella Clerici (“Ciao Maurizio”). “Un dolore immenso non so come farò senza di lui” ha commentato Pierluigi Diaco, conduttore e fedele collaboratore di Costanzo.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Maurizio Costanzo, “giornalista, autore e sceneggiatore, che ha contribuito grandemente al rinnovamento dei generi televisivi, ideando nuovi format e nuovi linguaggi. Volto noto e familiare del piccolo schermo non esitò a schierarsi con coraggio contro la criminalità mafiosa, che reagì rabbiosamente organizzando un attentato contro di lui”.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano,nel ribadire il cordoglio per la scomparsa di Maurizio Costanzo, grande giornalista che, con acume, garbo e professionalità ha attraversato decenni di cultura italiana, ha disposto le esequie solenni, che avranno luogo lunedì 27 febbraio, alle 15, a Roma, nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo“.

“Grande innovatore. Ha rinnovato la radio con `Chiamate Roma 3131´, ha portato in Italia il talk show, è riuscito a fare una commissione di persone che non avrebbero mai accettato di incontrarsi. È stato un nostro `padre´ per tutti noi. Uomo completo, ha scritto canzoni, ha diretto giornali, è stato efficiente fino alla fine”. Così Bruno Vespa a LaPresse ricorda Maurizio Costanzo scomparso oggi a 84 anni. “Ci siamo scambiati cortesie andando entrambi come ospiti alle nostre trasmissioni celebrative – ha aggiunto VespaSiamo andati in onda a reti unificate durante la guerra del Kosovo. Un grande giornalista e un grande conoscitore degli italiani”.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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