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28 Aprile 2024 13:38
28 Aprile 2024 13:38

Arrestati dal Ros Carabinieri i latitanti Marco Raduano e Gianluigi Troiano

L’arresto ha origine da un’indagine del R.O.S. che si è concentrata sulle dinamiche criminali riconducibili sotto il profilo organizzativo alla figura di vertice di Marco Raduano e di Gianluigi Troiano quale sottocapo e organizzatore, personalità forti rivelatesi capaci di attrarre a loro soggetti in grado di agevolare gli scopi dell’organizzazione mafiosa.

I Carabinieri del R.O.S., col supporto in fase esecutiva della Gendarmeria Francese e della Unidad Central Operativa della Guardia Civil Spagnola territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ai mandati di arresto europeo emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Bari, su richiesta della locale D.D.A, a carico di Marco Raduano e di Gianluigi Troiano, condannati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’attività dell’associazione operante da almeno un decennio nel comprensorio di Vieste, già nota alle cronache giudiziarie come “clan Raduano“.

L’arresto ha origine da un’indagine del R.O.S. che si è concentrata sulle dinamiche criminali riconducibili sotto il profilo organizzativo alla figura di vertice di Marco Raduano e di Gianluigi Troiano quale sottocapo e organizzatore, personalità forti rivelatesi capaci di attrarre a loro soggetti in grado di agevolare gli scopi dell’organizzazione mafiosa.

Marco Raduano si era reso protagonista di una plateale evasione il 24 febbraio dello scorso anno2023, calandosi con lenzuola annodate dall’alto muro di cinta del penitenziario di Badu e Carros (Nuoro). Il boss di Vieste è stato localizzato e catturato in Corsica, giovedì, 1 febbraio, dal ROS Carabinieri insieme alla Gendarmeria Francese, mentre cenava in un elegante ristorante nella città di Bastia, in Corsica in compagnia di una ragazza. Raduano conosciuto negli ambienti criminali del Gargano e di Foggia come “Pallone” o ‘Woolrich‘” era considerato uno dei tre italiani inserito nella lista dei latitanti più pericolosi presenti nel sito della Europol con Enfast, la rete europea delle Unità Ricerche Attive Latitanti. Oltre a tutto ciò, Marco Raduano è imputato (il processo è in corso) per l’omicidio di Giuseppe Silvestri avvenuto in Monte Sant’Angelo (FG) il 21 marzo 2017, e per l’omicidio di Omar Trotta, avvenuto a Vieste (FG) il 27 luglio 2017, delitto quest’ultimo per il quale è anche imputato, in concorso, il Troiano.

Raduano è inoltre accusato anche dell’agguato fallito a Giovanni Caterino, l’uomo condannato in via definitiva all’ergastolo perché considerato il basista della banda autrice della strage di San Marco in Lamis, messa a segno il 9 agosto del 2017 nei pressi della vecchia stazione del centro garganico quando vennero giustiziati il boss della mafia di Manfredonia, Mario Luciano Romito, ed il suo autista e cognato Matteo De Palma e i due i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, contadini innocenti testimoni involontari della strage. 

Gianluigi Troiano detto “U’ Minorenn” numero due della mafia garganica, era evaso dagli arresti domiciliari che scontava a Campomarino (CB) nel settembre 2021 e che da quel momento aveva fatto perdere le proprie tracce, invece è stato rintracciato ed arrestato dai ROS con la collaborazione della Unidad Central Operativa della Guardia Civil Spagnola a Otura, piccolo centro nei pressi di Granada in Spagna mentre si recava all’ufficio postale a ritirare un pacco, ed adesso dovrà scontare la pena di 9 anni e 2 mesi di reclusione. Troiano è stato arrestato mercoledì pomeriggio “dopo un pedinamento per strada – ha spiegato il comandante dei Ros di Bari, Massimo Corradettiera solo e non armato“.

I commenti delle istituzioni

Il ministro Piantedosi: “Duro colpo alla criminalità organizzata”

“La cattura all’estero di due pericolosi latitanti, Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, ad opera dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata – ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi grazie alle capacità investigative delle nostre forze dell’ordine e alla cooperazione con le autorità francesi e spagnole, è stato possibile chiudere il cerchio sui due criminali, assicurandoli alla giustizia. Proseguono, con i due arresti, gli importanti risultati fatti segnare da questo Governo nel contrasto alla criminalità organizzata ed ai suoi collegamenti internazionali grazie ad una intensa e proficua collaborazione di polizia“.

Colosimo: “Efficace la cooperazione tra le diverse forze di polizia”

Le catture eccellenti dei latitanti Raduano e Troiano rappresentano un duro colpo alla mafia garganica. Un plauso ai carabinieri del Ros che, con la collaborazione della Gendarmeria francese e la Guardia Civil spagnola, hanno condotto l’operazione. Questo dimostra quanto sia efficace e positiva la cooperazione tra le diverse forze di polizia. Fenomeni internazionali, infatti, hanno bisogno di risposte globali». ha dichiarato Chiara Colosimo, presidente della Commissione Antimafia, su `X´. “Un ringraziamento particolare agli inquirenti della Dda di Bari che sono impegnati senza sosta a contrastare un fenomeno criminale per troppo tempo sottovalutato – conclude – come presidente della Commissione Antimafia continuerò il mio impegno a favore di un territorio che non può e non deve essere lasciato solo“.

La Regione Puglia è al fianco dei cittadini

“L’arresto oggi dei latitanti Marco Raduano e Gianluigi Troiano è un segnale molto importante per i cittadini del Foggiano e per tutti i pugliesi: nessuno dei più pericolosi latitanti resterà impunito perché la professionalità dei nostri inquirenti è superiore a qualsiasi caratura criminale. Per questo ringrazio i carabinieri del Ros e le Procure antimafia che hanno collaborato per giungere a questo risultato” ha dichiarato Michele Emiliano presidente della Regione Puglia, aggiungendo ” La Regione è al fianco dei cittadini che hanno dovuto soffrire per le azioni criminali dei clan e, anche grazie alle politiche di antimafia sociale che promuoviamo nel solco di quanto tracciato da Stefano Fumarulo, lavoriamo per prevenire l’occupazione mafiosa dei territori in stretta sinergia con le istituzioni, la magistratura, le forze dell’ordine, le scuole e gli operatori sociali”.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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