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2 Maggio 2024 14:52
2 Maggio 2024 14:52

Blustar TV chiude il 30 aprile

Dal 1 maggio, festa dei lavoratori, cesseranno le attività dell'emittente tarantina. Inutili le agitazioni sindacali.

E’ stata rinviata al prossimo 9 aprile la trattativa azienda-sindacati in merito alla vertenza che riguarda l’emittente televisiva tarantina Blustar Tv, di proprietà della famiglia Quaranta, che ha annunciato la chiusura a far data dal prossimo 30 Aprile con il conseguente licenziamento dei 16 dipendenti . L’azienda al momento non ha voluto fornire notizie circa la trattativa avviata per la cessione di una parte dell’attività .

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La situazione per i 16 lavoratori non è delle più piacevoli, dal momento che il pregresso non corrisposto ammonta a 5 mensilità arretrate oltre alla tredicesima 2014 , due ratei della tredicesima 2013 . La procedura di mobilità è stata avviata dalla proprietà lo scorso 14 gennaio motivata dalla rottamazione delle frequenze radiotelevisive (come anticipato esclusivamente dal Corriere del Giorno)  oltre ovviamente alla crisi che ha investito il comparto dell’editoria. 

Inutili le trattative sindacali, che purtroppo ancora una volta consistono in dichiarazioni, interviste dinnanzi ai “riflettori”  ma non risolvono nulla. In particolar modo quelle dell’ Assostampa di Puglia, il sindacato giornalistico, che come i casi di Antenna Sud, Telenorba ecc. non ha alcun peso sindacale. L’unico “peso” è la quota di adesione prelevata dalle tasche dei poveri giornalisti iscritti, a vantaggio delle carriere dei giornalisti-sindacalisti. Loro il posto di lavoro non lo perdono mai, anzi fanno anche carriera !

CdG Confcommercio TA

In passato Blustar TV era stata ceduta ai proprietari di Studio 100, i fratelli Cardamone, ma all’ultimo momento saltò tutto e vi fu un contenzioso che costò loro circa un milione di euro. Precedentemente anche la Confcommercio di Taranto tramite la società controllata Comunicare srl  provò a rilevare l’emittente televisiva in questione. Ma anche in questo caso le trattative non si conclusero. E fu un bene . Anche perchè la finanze dell’associazione dei commercianti, (contributi  degli enti pubblici a parte !)  scarseggiano. Non bastano neanche a pagare gli stipendi dei loro dipendenti !

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