MENU
28 Aprile 2024 21:23
28 Aprile 2024 21:23

Bari. Finisce in prima pagina perché figlia di un indagato

Un comunicato stampa della procura di Bari pubblica il nome e cognome della giovane ragazza nonostante lei non sia accusata di alcun reato

La  Procura della Repubblica di Bari, si è dotata di un ufficio stampa, utilizzata a diventare la “voce” dei pubblici ministeri nella diffusione delle informazioni relative alle indagini.  La giustizia e i media si incontrano, si scontrano e purtroppo molto spesso nel mezzo finiscono i cosiddetti “terzi non indagati”.  Infatti, come accaduto nell’ultimo comunicato, datato 28 giugno emesso nell’ambito dell’indagine su Vito Longo, l’ ex direttore amministrativo della Fondazione del Teatro Petruzzelli. viene dato risalto all’esecuzione di un decreto di sequestro alla disponibilità di Longo, sui suoi conti bancari, un immobile a lui intestato e la sua auto. Ma nel comunicato stampa si legge ben altro: “Quanto a Longo Silvia viene sequestrata l’autovettura marca Audi A1 Sportback, per un valore di euro 19.500“.

 

Schermata 2016-07-04 alle 11.21.54

 

In questa ennesima vicenda pugliese di corruzione e appalti truccati – su cui è bene ricordare che il giudice di merito deve ancora esprimersi – “Longo Silvia” è soltanto la figlia diciannovenne di Vito Longo, al quale il padre indagato aveva regalato e intestato un’auto. Solo che Silvia è persona estranea ai fatti contestati, ed il cui nome è stato arbitrariamente inserito in una informazione da dare in pasto alla stampa, con tanto di specifica di prezzo e modello dell’auto sequestrata. Un bell’esempio di privacy…

 

Schermata 2016-07-04 alle 11.19.18
uno stralcio del comunicato stampa della Procura di Bari
nella foto Silvia Longo e l'autovettura sequestratale
nella foto Silvia Longo (non indagata) e l’ AUDI sequestratale

Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria,  il procedimento si trova attualmente ancora nella fase delle indagini preliminari e Vito Longo risulta indagato per corruzione, mentre il comunicato stampa della procura definisce “accertato” l’operato corruttivo che viene ipotizzato nelle accuse dalla Procura di Bari che oltre a dar conto della “complessa attività d’indagine, articolatasi anche con operazioni di intercettazione telefonica ed ambientale”  puntualmente finite sui quotidiani baresi   inoltre viene indicato al centesimo il valore dell’Audi A1 e l’ammontare delle somme sequestrate a Longo e alla moglie, oltre all’auto intestata alla figlia. Il sequestro effettuato è previsto dall’articolo 12 sexies della legge 356 del 1992 che disciplina la cosiddetta “confisca allargata” e che prevede “la confisca del denaro, dei beni o delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza e di cui, anche per interposta persona fisica o giuridica, risulta essere titolare o avere la disponibilità a qualsiasi titolo”. In poche parole, il sequestro può essere effettuato anche su beni non di proprietà diretta dell’indagato, ma è sufficiente che lui ne possa disporne.

Il direttivo della Camera penale barese giustamente si chiede se “lo scopo è quello di perpetuare il principio secondo cui le colpe dei padri ricadono sui loro figli?” . Appare arduo, in realtà, capire quale possa essere l’interesse pubblico a conoscere questa specifica informazione, all’interno del contesto dell’ipotesi accusatoria. Molto più facile invece capire quale possa essere il reale interesse giornalistico: la gente chiacchiera e conoscere il valore ma soprattutto il fatto che quell’auto nuova fiammante sia stata sequestrata è notizia da gossip, quindi attrae i lettori.  C’è da sperare che, quando Giovanni Legnini  il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura ha auspicato che ogni ufficio giudiziario si doti di un ufficio stampa, non intendesse questo.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Lello Falco il re delle rapine ai tir incontrò mentre era ai domiciliari l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri. Adesso è in carcere
La Commissione Parlamentare Antimafia ascolterà il procuratore Roberto Rossi ed il governatore Michele Emiliano
Dietro le quinte della vicenda che vede coinvolto l' assessore regionale Lopane in Puglia: il nulla !
I Carabinieri di Bari mettono fine al racket estorsivo nel porto di S. Spirito
Al plenum del Csm continua il valzer "lottizzato" fra le correnti, di poltrone ed incarichi per le toghe
Giudice cassazionista e la compagna poliziotta condannati per il giro di prostitute nella casa-vacanze di Lecce
Cerca
Archivi
Patto stabilità, partiti uniti nell' astensione ma in silenzio
Giorgia Meloni: "Mi candido alle Europee, mandiamo sinistra all'opposizione anche in Ue"
Avranno i magistrati "sinistrorsi" della procura di Taranto il coraggio di indagare Michele Riondino per "vilipendio a carica istituzionale" ?
La kermesse di Fratelli d'Italia a Pescara. Attesa l'annuncio della candidatura di Meloni alle Europee
Ancora piogge al Centro-Nord, nel weekend migliora

Cerca nel sito