LMDV Capital, la holding degli investimenti personali di Leonardo Maria Del Vecchio, ha reso noto di avere sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 30% de Il Giornale, storico quotidiano nazionale fondato nel 1974 da Indro Montanelli e recentemente ceduto dalla famiglia Berlusconi alla Finanziaria Tosinvest, società della famiglia Angelucci– L’ingresso di LMDV Capital – si afferma in una nota – “avviene in qualità di investitore di lungo periodo, al fianco dell’azionista di riferimento, con l’obiettivo di rafforzare il progetto industriale del quotidiano e sostenerne l’evoluzione digitale, preservandone al contempo identità, autonomia e linea editoriale”.
Del Vecchio dopo avere provato inutilmentea rilevare il gruppo Gedi che pubblica, tra gli altri i quotidiani la Repubblica e La Stampa (offrendo 140 milioni per tutto il gruppo comprese le radio ed i siti) , ha comprato per una cifra attorno ai 30 milioni, la quota del 30% dalla finanziaria della famiglia Angelucci che esercitando il diritto di prelazione, a sua volta ricomprerà il 25% detenuto da Paolo Berlusconi. L’operazione è stata seguita per conto di Leonardo Maria Del Vecchio dai suoi stretti collaboratori Marco Talarico , Ceo di LMDV Capital ed il consigliere di amministrazione Gabriele Benedetto.

L’operazione “si inserisce nel più ampio percorso avviato da LMDV Capital nel settore dei media e si affianca all’esclusiva recentemente sottoscritta per l’acquisizione della maggioranza di un gruppo editoriale italiano, attivo su quotidiani e piattaforme digitali a diffusione nazionale e locale. Le due iniziative delineano il primo perimetro del polo editoriale italiano che Leonardo Maria Del Vecchio intende sviluppare come base del proprio futuro piano industriale nei media“. Del Vecchio sarebbe in trattative esclusive per l’acquisto del gruppo editoriale QN dalla famiglia Riffeser Monti.a cui fanno capo i quotidiani Il Giorno, La Nazione ed Il Resto del Carlino.
“In una fase di profondo riassetto del settore LMDV Capital conferma la volontà di investire nel lungo periodo sull’informazione italiana mettendo a disposizione capitale, competenze manageriali e know-how sulla trasformazione digitale”. Il progetto – si spiega – prevede “la costruzione di una piattaforma editoriale integrata, fondata su: la valorizzazione dei brand storici della stampa italiana; l’accelerazione della trasformazione digitale (siti, app, podcast, video, prodotti premium e modelli di abbonamento); l’utilizzo responsabile di dati e intelligenza artificiale a supporto del lavoro delle redazioni, senza sostituire il ruolo, l’indipendenza e il valore dei giornalisti né ridurre la centralità delle scelte editoriali; risorse professionali, persone che operano all’interno della struttura editoriale che rappresentano il capitale umano su cui si fondano crescita, credibilità e identità del gruppo“.
Da sabato scorso, 13 dicembre, Osvaldo De Paolini già vice direttore del ‘Giornale’ è stato nominato condirettore, affiancando così alla conduzione del quotidiano il nuovo direttore responsabile Tommaso Cerno, in carica dal 1° dicembre, e il direttore editoriale Vittorio Feltri.





